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La Sezione Penale del Tribunale di Perugia negli edifici ex Enel

By Redazione

Perugia, 4 Dicembre 2007 – Alla presenza del sindaco Locchi e del Ministro Mastella è stata inaugurata la nuova sede della Sezione Penale del Tribunale, ulteriore passo verso la
razionalizzazione degli uffici giudiziari di Perugia, alla cerimonia hanno partecipato anche la presidente della Giunta regionale, Maria Rita Lorenzetti, l’ assessore al Bilancio, Marco Vinicio
Guasticchi, il presidente della Corte d’Appello, Antonio Buonajuto ed il Presidente del Tribunale di Perugia, Giovanni Morani. Prima dell’ inaugurazione il Ministro Mastella è stato a
Palazzo dei Priori per un breve incontro con il sindaco, la presidente Lorenzetti ed i più alti vertici della Magistratura perugina.

Una giornata importante, quella di oggi, secondo il il Ministro alla giustizia, “sia per aspetti nazionali che locali”, perché “il vero luogo della giustizia è il Tribunale,
mentre mi piace meno – ha detto Mastella – la giustizia spettacolo”. Il Ministro ha anche accennato alla questione del vecchio carcere di piazza Partigiani, argomento sollevato nel corso dell’
incontro a Palazzo dei Priori dal sindaco. “Bisogna creare le condizioni di unità degli uffici giudiziari – ha detto – e speriamo che il cammino in questa direzione possa essere
accelerato”.
Da parte sua Locchi ha sottolineato che con la nuova struttura di Via XIV Settembre “le funzioni della giustizia si arricchiscono di spazi idonei nel cuore della città, facilmente
accessibili dall’ acropoli, ed un altro fatto positivo è che viene recuperato un edificio abbandonato da parecchi anni”. Locchi ha aggiunto che il nuovo Tribunale si inserisce in un’
area che sta vivendo una fase complessiva di risanamento, incluso il terminal del mini metrò, il prossimo rifacimento dei giardini del Pincetto ed il progetto del Mercato coperto”.
“Nuove aule e nuovi uffici, quindi più udienze, possono contribuire ad accorciare il corso della giustizia”, ha detto il Presidente Buonajuto, che ha fatto anche accenno alle carenze di
personale, mentre Morani ha ripreso il tema della sede unica delle funzioni giudiziarie augurando che “il sogno possa avverarsi”.

LA VECCHIA CENTRALE ELETTRICA – Il complesso di edifici meglio noto come ex Enel, in Via XIV Settembre, è stato ristrutturato per diventare la nuova sede della Sezione penale del
Tribunale di Perugia e degli uffici del Giudice per le indagini preliminari. Ci troviamo in una zona a ridosso della seconda cerchia delle mura medievali, al margine sud dell’ antico Campo
Battaglia. Il complesso è costituito da quattro immobili, il più antico dei quali, di circa 1700 mq, risale al 1899 e fu costruito per ospitare una centrale elettrica della
Siemens. Nei primi anni del ‘900 fu realizzata a valle una palazzina di cinque piani e quasi contemporaneamente il corpo più piccolo, ancora più a valle. L’ ultimo nucleo fu
edificato tra il 1940 ed il 1950. Nel 1993 l’ Enel dismise completamente l’ impianto, che nel 1996 fu acquistato dal Comune con fondi del Ministero della Giustizia.

I LAVORI – L’ intervento ha consentito di recuperare circa 3.500 metri quadrati destinati ad aule di udienza e uffici. I lavori sono iniziati nel luglio 2004 e dovevano essere compiuti
in 900 giorni, ma in corso d’opera, soprattutto per le difficoltà riscontrate in cantiere a causa della ristrettezza degli spazi, è stata concessa una proroga a tutto il novembre
2007. L’ importo complessivo del progetto esecutivo approvato dalla giunta comunale nel novembre 2003 era pari a circa 5,5 milioni, finanziato per 4,1 milioni dallo Stato ed il resto dal
Comune.
Uno degli immobili, la palazzina a valle, fu nel 2002/2003 oggetto di un primo stralcio funzionale per realizzare archivi giudiziari, ed è stato in parte utilizzato per gli spazi
tecnologici che servono l’ intero complesso. Il progetto del secondo stralcio, quello appena concluso, ha riguardato lavori nei due maggiori corpi edilizi, ovvero l’ attuale palazzina per
uffici ( dove si è proceduto ad una manutenzione straordinaria e miglioramento sismico) ed il fabbricato più allungato destinato originariamente ad officina ( che è stato
completamente ristrutturato, anche qui con interventi di adeguamento alle norme sismiche). Nel complesso, la ristrutturazione edilizia e funzionale è stata importante, ma tale da
garantire comunque, il rispetto delle prescrizioni della Soprintendenza inerenti la “reversibilità” della struttura. Nella ex officina i setti murari interni sono stati sostituiti da
strutture verticali in cemento armato e strutture orizzontali in acciaio, con l’ ottenimento di un ulteriore piano ammezzato. Nella palazzina uffici è stata realizzata una diversa
distribuzione interna, è stata sostituita la copertura con strutture in legno lamellare, sono stati rifatti intonaci interni ed esterni, pavimenti ed infissi. L’ edificio è
accessibile ai disabili, è dotato di una adeguata accessibilità carrabile, anche per i mezzi per la traduzione dei detenuti, contiene percorsi separati per i magistrati, i
detenuti ed il pubblico, è collegato al suo interno con nuovi corpi scala e ascensori. Qui sono situate le quattro aule penali.

In fase esecutiva è stata apportata una variante alla destinazione d’uso del primo piano dell’ ex officina e dei due ultimi piani della palazzina per utilizzarli come sede del Gip, con
la realizzazione di tre aule per udienze ed una adeguata distribuzione degli uffici di cancelleria. Sono stati rifatti tutti gli impianti tecnologici.
I lavori hanno inoltre consentito una riqualificazione urbanistica dell’ area con la creazione di una piazza pedonale prospiciente l’ ingresso principale dell’ intero complesso, che costituisce
la copertura del piano interrato destinato ad autorimessa.
A memoria della funzione originaria del complesso, nato come centrale elettrica, è stato recuperato un interruttore trifase ad alta tensione, collocato in adiacenza dell’ ingresso
principale.

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