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Inycon 2011: Un’edizione ben diversa dagli altri anni…

Inycon 2011: Un’edizione ben diversa dagli altri anni…

By Redazione

Questa volta, a Menfi, ho trovato un Inycon 2011 ben diverso dagli altri anni, una manifestazione comunque importante per il territorio, ma che, secondo me, ha perso qualcosa.

Innanzi tutto, l’impronta della manifestazione è stata spostata più sul ludico-divertente, ne è principale testimonianza la presenza di Tinto e Fede, conduttori della
trasmissione di Radio 2 Decanter, ma anche il convegno iniziale, tecnico e lungo l’anno scorso e leggero e ricco di battute nell’edizione 2011, nonostante la levatura dei relatori e gli
importanti temi in scaletta.

Fino all’anno scorso, i frequentatori di Inycon, potevano trovare, nei cortili di Via della Vittoria, corso principale di Menfi, tanti piccoli stand, uno per cantina, coi vini in degustazione
ed un rappresentante dell’azienda, spesso il proprietario, a volte addirittura l’enologo o una hostess nel caso delle realtà più grandi, disponibili a parlare del proprio vino
agli interessati. C’era quindi la possibilità di vedere fisicamente le bottiglie, per poi riconoscerle nei punti vendita di tutti i giorni. In sostanza, il “vecchio” Inycon era una buona
occasione per fare “amicizia” coi produttori, col vino e con le bottiglie.

Nella nuova edizione, l’unico contatto consentito con il vino è stato quello del banco dove venivano serviti i calici, dietro presentazione del canonico ticket si potevano così
assaggiare le etichette selezionate della 14 cantine partecipanti.

Sul fronte dei prodotti tipici del territorio, poi, c’è stata una drastica diminuizione delle aziende locali. Formaggi, miele, conserve e salumi, quest’anno erano ridotti ad una decina
di gazebi di cui, un paio di produttori di formaggio, uno di conserve, ben tre commercianti di salumi e formaggi e qualche venditore di prodotti non enogastronomici, gioielli, serramenta e
banca sponsor compresa.

Gli aspetti positivi, replicati dalle vecchie edizioni, sono stati quelli dei laboratori di avvicinamento all’olio d’oliva extra vergine e al vino, rispettivamente a cura della Soat di Menfi e
dell’AIS. Infine, ottime occasioni per approfondire profumi e sapori sono stati i laboratori del gusto con la partecipazione di alcuni Chef e le degustazioni dei vini del territorio con Marco
Sabellico e Veronica Crecelius. Esperienze sempre molto gradite dal pubblico e, secondo me, da estendere nel numero.

Devo precisare che, le vecchie edizioni, nonostante l’affollamento di gazebi e tavolini delle cantine, hanno dimostrato una certa eleganza della manifestazione, secondo me scongiurando
qualsiasi confusione con sagre o con eventi poco professionali.

E’ evidente che il territorio, con i suoi prodotti tipici caseari o altri, è stato trascurato, come anche le eccellenze costituite dal Carciofo Spinoso di Menfi, il Mellone Giallo, il
Ficodindia di Santa Margherita Bèlice, la Fragolina di Ribera, la Vastedda del Bèlice, neanche menzionati se non nel magazine della manifestazione. Inesistente l’eccellenza
dell’olio extravergine d’oliva, a parte i laboratori della Soat, occasione commerciale perduta per le aziende locali, olio che rappresenta il grimaldello dei mercati internazionali, grazie alla
sua qualità ed attualmente con ben poca concorrenza all’estero, a differenza del vino.

Naturalmente, com’è ormai d’obbligo in tali manifestazioni, non potevano mancare i Vip, nomi noti che, questa volta, sono stati rappresentati dal comico Sergio Friscia e dal gruppo
musicale Tinturia.

Cosa ricorderò di questo Inycon 2011? Durante il primo ed unico mio giorno di manifestazione ho scoperto due interessanti Pecorini, quello di Maurizio Di Bella di Bisaquino e
dell’Azienda Vetrano di Menfi, la marmellata di limoni ed il mosto cotto di Sapori Antichi di Salaparuta, il delizioso Nero d’Avola della Cantina Piana dei Cieli di Menfi, il profumato Grillo
Adamantis di Domina Miccina e infine, la mostra Vintage anni 70 voluta dalle Cantine Settesoli a Casa Planeta.

In conclusione, le mie aspettative personali sono rimaste parecchio deluse, anche se sembra che ad un primo bilancio l’ottimo afflusso di pubblico abbia legittimato la nuova formula, ma i
visitatori erano veramente tutti compiaciuti dal nuovo Inycon oppure ricordavano la vecchia edizione e l’anno prossimo diserteranno l’evento? Lo scopriremo solo… tra un anno.

Maurizio Artusi
per Newsfood.com

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