In viaggio coi gazzosai: storia della distribuzione bevande a domicilio

21 Maggio 2017
Milano, 19 maggio 2017
Di questi tempi, complimentarsi per la presenza di un buon pubblico alla presentazione di un libro, beh, è una constatazione da sottolineare. Anche perché la battuta non è di un manager impegnato nel settore editoriale, ma di Alfredo Pratolongo, direttore comunicazione e affari istituzionali di Heineken Italia, che ha voluto introdurre così la presentazione del libro “In viaggio con i gazzosai.

La distribuzione di bevande in Italia nel racconto di Partesa” (Cinquesensi Editore, €. 18) che racconta un po’ la storia dei gazzosai, i padri nobili della distribuzione di bevande in Italia. In sintesi, si tratta di un diario di viaggio con protagonista un camioncino (quello delle consegne) che, con un taglio narrativo coinvolgente e attraverso l’intreccio di testimonianze, approfondisce e racconta la passione per il proprio lavoro, rapporti di fiducia e professionalità, orizzonti e sfide economiche di questo comparto.
Il libro lo ha voluto Partesa, azienda del gruppo Heineken che dal 1989, data di acquisizione di centinaia dei concessionari dei birrifici, è uno dei principali player del settore, e ha l’obiettivo di analizzare un’industria ancora poco conosciuta pur essendo anello fondamentale di una filiera che, attraverso i punti di consumo, mette in contatto i produttori e i consumatori e rende possibile la convivialità”.
Alla conduzione del camioncino – in questo caso il libro, perché ne sono co-autori – l’amministratore delegato di Partesa, Riccardo Giuliani e il giornalista Carlo Cambi, che hanno fatto un lavoro importante nel tracciare il profilo di un settore in cui emerge un mondo vivo fatto di storie personali e collettive, di esperienze e di passioni. Perché distribuire bevande non significa solo organizzazione logistica nella consegna di un ordine, ma è creazione di valore e soddisfazione di bisogni che si trasformano in sogni, a seconda dell’occasione di consumo.

Ecco, quindi, che cultura di prodotto, formazione, innovazione insieme a sinergie di business e di persone emergono come parole chiave di questo libro. Perché il distributore di oggi e di domani, parafrasando la metafora del viaggio, non può prescindere dall’essere una guida esperta capace di portare valore e produrre ricchezza per il Paese.
Diciamo subito che è un libro per tutti, esperti e non, che offre differenti livelli di lettura e che permette a ciascuno di scegliere se concentrarsi sugli aspetti tecnico-economici o se lasciarsi appassionare dal racconto emozionale. Anche perché “è un viaggio nella memoria. Abbiamo immaginato di muoverci a bordo di un camioncino lungo l’autostrada dei ricordi per raccontare l’evoluzione di un settore strategico qual è quello della distribuzione – dice Giuliani -.
Lo abbiamo fatto osservando da vicino l’evoluzione di Partesa e – come capita in tutti i viaggi – abbiamo immaginato anche le tappe future. Per scoprire, per esempio, che molto è cambiato e che la tecnologia ha fatto irruzione anche tra i ‘gazzosai’, ma uno strumento come il carrellino per le consegne non ha ancora trovato un sostituto”.
Aggiunge Cambi “abbiamo anche compreso che il fattore umano, le relazioni, l’interpretazione dei bisogni, la qualificazione professionale sono i veri valori aggiunti di questo settore. È insieme un saggio e un diario di viaggio con l’intento – speriamo riuscito – di fondere l’osservazione di fatti economici con la leggerezza del racconto”.
Insomma, “In viaggio con i gazzosai” è frutto di “un intenso lavoro di ascolto e confronto. Un libro che parla d’impresa in modo coinvolgente e dei suoi protagonisti: uomini e donne che con competenza, efficienza e passione si impegnano per portare in tutti i punti di consumo d’Italia i prodotti che rendono possibile la convivialità e l’incontro tra le persone – commenta Giuliani -. Un valore importante ed espressione della rilevanza dell’industria che dimostra come anche un’azienda sulla carta solo votata al business si basi sulle relazioni tra le persone”.
Partesa ha voluto raccontare la storia dei Gazzosai, per consegnarla a chi vuole conoscere passati di vita e di fatica, affidandone la pubblicazione a Cinquesensi, “incarico che abbiamo accolto con entusiasmo – dice l’editore Sara Vitali – perché la sfida di un libro di racconto di impresa è quella di rendere uno spaccato italiano della storia di un settore, che noi editori piccoli artigiani seguiamo con passione. In questo caso la missione era trovare il tono narrativo e portarlo in fondo. Lo abbiamo fatto con Carlo Cambi che sa mantenere il filo della narrazione».
Il libro sarà disponibile in libreria a partire dal 25 maggio.
Perché si chiamano gazzosai i distributori di bevande? Una volta si utilizzava la neve per rinfrescare acqua e vino nel periodo estivo. E, c’erano uomini che di dedicavano a raccogliere la neve che ammucchiavano in locali che ne garantivano la conservazione sino all’estate. Con l’avvento del frigo, i venditori di ghiaccio si trasformarono in produttori di gazzosa (una bevanda semplice, preparata con acqua dolcificata e aromatizzata con alcune essenze) e, per ampliare il business, incominciarono a distribuire anche le bibite.
Michele Pizzillo
Newsfood.com