Il Retiko Grigoletti in Vallagarina… e che cantina!
28 Ottobre 2018
IL VINO DEL CONTADINO DIVENTA GRANDE, VERONELLI NE SAREBBE ENTUSIASTA
IL RETIKO DEI GRIGOLETTI IN VALLAGARINA
Ricordo, erano gli anni 1984-1987, quando frequentavo Arcigola nascente a Bra (mio ticket aderente nr 16, mi ricordo) ad assaggiare oppure quando ho frequentato il mio primo corso da sommelier con la Fisar a Piacenza sotto l’egida e la maestria del grande Bossalini, re dei panzerotti, oppure quando Veronelli mi permise di partecipare ad alcune degustazioni della sua prima opera di assaggio vini insieme a Arrigoni, Ziliani, Masnaghetti, Ghisalberti e altri, e soleva dirmi “Nino…cammina nelle vigne… cerca i vini del contadino per conoscere i veri sapori del vino…”.
A distanza di tanti anni, di tanta acqua sotto i ponti, neofiti e nuovi appassionati in tutti gli angoli, di esperti capitati per caso che si dilettano sul web a dare giudizi e pareri in troppa libertà, purtroppo visti in 35 anni di vita professionale in giro…ebbene il grande Gino aveva ragione.
Questo ricordo mi è venuto assaggiando i vini della azienda vitivinicola dei Grigoletti, Bruno e Marica e delle nuova generazione di Federico e Martina, perché credo che a Nomi in Vallagarina, all’inizio del Trentino, appena fuori il casello dell’autostrada a Rovereto nord, si sia avverato una delle prerogative e dei desideri del grande Gino. Una tradizione di vino del contadino fatto in casa con tutti i difetti (anche il vino di mio nonno Renato – io avevo 16 anni e stavo imparando sul serio e con le mani nella “navassa” – era un rischio ogni vendemmia, dai profumi strani) e con tutti i pregi che Veronelli decantava, cercava, voleva aiutare, stimolava a mantenere certi metodi, certi ritmi ma puntando a una crescita qualitativa, sana, dai vini nitidi, dai vitigni aziendali, dalla linea o filiera corta vigna-vino tutto nella stessa azienda.
Ebbene i Grigoletti www.grigoletti.com sono l’esempio perfetto.
Provare per credere. Azienda e cantina aperta sempre, da visitare anche per la “partecipazione” familiare completa all’ospitalità non solo formale ma con passione. “ Una famiglia del vino, appunto”.
Abbiamo assaggiato diversi vini, molti interessanti, tutti buoni ben fatti e con una certa linearità. Quello che ci ha affascinato è il Retiko. Sembra che sui colli della Vallagarina i Romani abbiano insegnato ai Retici a impiantare e coltivare la vite. Certo i Romani erano conquistatori, ma con la saggezza di lasciare, o far credere, che era la stessa popolazione del luogo, conquistata, a decidere la propria sorte, la propria vita, per cui una certa autonomia era logico lasciarla.
Qui fecero in modo, secoli fa, che la vite prosperasse e oggi, i Grigoletti, ne hanno ereditato la cultura, il clima, il terreno, la voglia. Certo i vitigni impiantati oggi sul colle di San Pietro non sono quelli dei Romani, ma una certa originalità storica c’è.
Magari le uve allora erano rosse, oggi sono bianche, ma poco importa. Retiko nasce da un uvaggio di Chardonnay, Sauvignon Blanc e Incrocio Manzoni sicuramente non proveniente dal territorio Laziale e Latino ma frutto di una selezione nelle prealpi dolomitiche.
Il vino matura bene dopo la prima vinificazione in botti piccole di legno di acacia, che è fresco e molto poroso a strati, che rilascia quella giusta misura di aromi floreali-morbidi giustamente ravvivati e ossigenati che immediatamente, versando nel calice, colpiscono e attirano l’attenzione.
Ho assaggiato la vendemmia 2015. Retiko, indicazione geografica tipica, Vigneti delle Dolomiti bianco, ha un bel colore giallo intenso carico che dà subito la sensazione dello spessore, della struttura. Il ventaglio aromatico è molto ampio, bisogna studiarlo bene per scoprire tutte le tonalità e i richiami che il il naso ci permette, dalla buccia di clementina matura alla leggera vaniglia secca matura, dai fiori di sorbolo alla menta sativa. In bocca esprime tutte le premesse sottolineando subito quel tono fresco di cedro e mango molto maturo, con eleganza e lunghezza, e un finale pulito teso ancora ben fruttato appagante. Direi una piccola nota di titolazione eccessiva, ma la voglia di un secondo e terzo sorso bel pieno c’è tutta e questo è un segnale non sensoriale ed organolettico, ma determinante nella scelta di un vino.
Azienda agricola Grigoletti
via Garibaldi 12, 38060 Nomi (TN)
tel 0464834215 – www.grigoletti.com
Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
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