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Il Parco Artistico “Orme su La Court” di Michele Chiarlo entra in Expo 2015

Il Parco Artistico “Orme su La Court” di Michele Chiarlo entra in Expo 2015

By Giuseppe

IDEE, LAVORO E CREATIVITÀ.

ENTRA IN EXPO IL PROGETTO SCUOLA DEL PARCO ARTISTICO LA COURT DI MICHELE CHIARLO: GLI STUDENTI VIVRANNO  IL PAESAGGIO COME OPERA D’ARTE COLLETTIVA.
Il lavoro e la creatività, grazie all’impegno, l’ingegno e l’entusiasmo di un pool di noti professionisti, fortemente motivati e uniti per l’obiettivo, gli itinerari culturali e didattici presentati per il “Progetto Scuola” di Expo e incentrati sul Parco Artistico Orme su La Court, tra le vigne della nota Barbera della Michele Chiarlo, entrano ufficialmente tra quelli comunicati e pubblicati sul sito -Vivaio Scuola-dall’Esposizione Internazionale del 2015.
Come ormai noto a tutti, il 2015, per Milano e l’Italia tutta, sarà un anno importante e fecondo, grazie all’Esposizione Internazionale che, facendo base nel capoluogo lombardo, coinvolgerà tutto il Paese.
In primis quei territori che da Milano non sono poi molto distanti e che sono senza dubbio tra i fiori all’occhiello che tutto il mondo ci invidia. Come Langhe, Roero e Monferrato, già nobilitate, recentemente, dall’essere stati dichiarati Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.
Forti di questo ulteriore, prestigioso, attestato, e sicuri di una tradizione e una ricchezza culturale che pochi altri luoghi al mondo possono vantare, un pool di noti professionisti, la famiglia Chiarlo e l’Associazione “Orme su La Court”, Parco Artistico nel Vigneto a Castelnuovo Calcea, hanno voluto progettare e proporre ai responsabili di Expo un progetto che potesse essere realmente utile a tutti i ragazzi delle scuole e puntasse a formare giovani che amino il territorio, lo sappiano apprezzare e conoscano il valore del suo patrimonio artistico e paesaggistico.

Il progetto risponde perfettamente alle linee tracciate da Expo a dal Padiglione Italia, che ha individuato nel concept del “Vivaio” il focus attraverso il quale declinare le tematiche generali dell’evento. In questo senso, l’Italia vuole dare il suo fondamentale contributo puntando sulle radici di quelle tradizioni millenarie che, da sempre, fanno del nostro Paese uno dei protagonisti mondiali rispetto ai temi della nutrizione e della sostenibilità. Il tutto, affidandosi a energie giovani e vitali che, oggi, di quel sapere millenario sono i figli e le figlie.

“Ecco, quindi, che il tema del Vivaio si fa metafora di un modo di concepire la propria missione e il destino della comunità internazionale tutta: vivaio come laboratorio di esperienze, come fucina di idee, proposte e soluzioni, come “culla” che forma e aiuta i talenti più giovani a germogliare.
In linea con queste guide generali, si pone anche il Vivaio Scuole che Padiglione Italia ha fortemente voluto, per coinvolgere in prima persona gli studenti di ogni ordine e grado in un cammino di crescita e consapevolezza, unica via attraverso la quale il messaggio lanciato da Expo non vada perso e sia diffuso alle generazioni future” spiega Laura Botto Chiarlo referente del progetto e responsabile della comunicazione alla Chiarlo

AMBIENTE, CULTURA E FUTURO
Nutrire il pianeta: cibo come sostentamento piacere e condivisione.
Patrimonio artistico culturale paesaggistico nutrimento per l’ anima.
La qualità del territorio per le generazioni future
Innanzitutto va detto che la nascita e la riuscita della proposta non sarebbero state possibili senza l’impegno, l’entusiasmo e la competenza di molte persone, che hanno saputo creare un pool di professionisti di altissimo livello, capaci di unire le proprie forze e le proprie esperienze per raggiungere, insieme, il miglior risultato possibile.
Durante tutto il percorso di ideazione e stesura del progetto, il gruppo si è via via sempre più unito, rafforzando uno spirito di collaborazione che è stato la vera chiave del successo delle proposte presentate.
Impossibile non nominare tutti i professionisti che hanno dato il loro contributo:
la dott.ssa Michela Scaglione, dottore di ricerca e cultore della materia presso il dipartimento di scienze per l’architettura della Scuola Politecnica di Genova
Prof. Giancarlo Ferraris direttore artistico del Parco.
Prof.ssa Giulia Pellegri, ricercatore strutturata presso il Dipartimento di Scienze per l’Architettura della Scuola Politecnica di Genova.
Arch. Gianni Cavallero, presidente dell’Ordine degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori della provincia di Asti.
Arch. Maria Cristina Reggio, studio di architettura Mind the Gap di Nizza Monferrato (AT).
Dott.ssa Annalisa Conti, vice presidente Associazione Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato, patrimonio Unesco (https://www.paesaggivitivinicoli.it/).
Dott. Roberto Cerrato, presidente dell’Associazione dei Paesaggi Vitivinicoli Langhe-Roero-Monferrato.
Prof.ssa Laurana Lajolo, ideatrice del Festival del paesaggio agrario e presidente dell’Associazione Davide Lajolo di Vinchio (AT) (www.davidelajolo.it/adl_laurana_curricolo.php).
Prof.ssa Laura Pesce, docente presso l’Agenzia di formazione professionale Colline Astigiane d’Agliano Terme –
Prof. Graziella Borgogno. Prof.Adele Ferraris.Arch. Matteo Pedaso, project manager gruppo Land (https://www.landsrl.com/).
Arch. Alessandra Aires, presidente dell’Associazione italiana di architettura del paesaggio, sezione Piemonte e Valle d’Aosta AIAPP.
Arch. Paolo Mighetto, architetto del paesaggio e membro della redazione di “Architettura del paesaggio”.
Aldo Buzio, vice-direttore centro studi Silvia Santagata CSS-EBLA.
Francesco Fassone, scenografo vice-presidente Craft (centro ricerca arte formazione teatro).
Valerio Oldano, Accademia Nazionale Cinema di Bologna, regista e videomaker.
Omar Pistamiglio, Accademia Albertina di belle arti di Torino, nuovi media per l’arte.
Un ringraziamento particolare va anche all’avvocato Massimo Caniggia, dirigente dell’Area Sviluppo Socio-Economico della Provincia di Asti; e al Museo Luzzati a Porta Siberia di Genova.
È stato grazie all’impegno di queste persone, insieme alla famiglia Chiarlo e l’Associazione Orme su La Court, che è stato possibile ideare un progetto che, una volta proposto, è stato ritenuto adeguato dal comitato di Expo 2015 che lo ha inserito tra gli itinerari didattici ufficiali della manifestazione presente sul sito del “Vivaio Scuole”.
Per quanto riguarda i percorsi didattici che si snoderanno tra Langhe-Roero e Monferrato, tutti molto “concreti” e legati al grande patrimonio artistico, paesaggistico ed enologico del territorio, il progetto è articolato in diverse proposte pensato ad hoc, per gli studenti di tutte le età, dalla Scuola Primaria all’Università. Progetto
SCUOLA PRIMARIA
“Viaggiando nel mondo delle fiabe di Lele Luzzati”.
24-25 settembre; 21 maggio
Il grande artista genovese, su cui è incentrato il percorso dedicato agli studenti più giovani, è uno dei “papà” del Parco Artistico Orme su La Court, avendo partecipato alla sua prima ideazione e avendo realizzato le prime, più importanti, opere che lo abitano. Tema del progetto sono i suoi disegni e le sue coloratissime idee, che fungeranno da base di partenza attraverso la quale i bambini costruiranno micro-scenografie ed elementi scenici che verranno utilizzati per la narrazione e la drammatizzazione delle fiabe da parte dei bambini stessi. 
Il Museo Luzzati fornirà strumenti e materiali per il laboratorio e la responsabile dell’Officina didattica del Museo, Elisa Pezzolla, guiderà i bambini in tutte le fasi della creazione scenica.

Sempre per i più piccoli è pensato il percorso “Le tradizioni enogastronomiche locali raccontate ai più piccoli” (date: 27-maggio; 21 settembre). In questo caso sarà la prof. Laura Pesce a guidare il progetto, condividendo con gli studenti i racconti e i ricordi del padre Italo Pesce, puntando a far conoscere dal punto di vista storico, sociale, ambientale e organolettico le ricette tradizionali e le tipicità locali.

SCUOLA SECONDARIA
“Vedere per capire, capire per conoscere”. L’arte pop di Ugo Nespolo.
22 maggio; 29 maggio
L’artista Giancarlo Ferraris e Stefano Chiarlo, enologo della Michele Chiarlo e Presidente de “Le Strade del Vino Astesana”, accompagneranno gli studenti tra i filari del Parco “Orme su La Court”.
Tra viti e opere d’arte, l’attenzione si concentrerà sul concetto di arte pop e, in particolare, sulla “Porta sul Vigneto” realizzata dal grande artista piemontese Ugo Nespolo a suggellare i dieci anni di attività del Parco Artistico. Gli studenti saranno chiamati, poi, a realizzare dei disegni dal vero che richiamino il tema.

SCUOLA SUPERIORE
“Dialoghi coi Piemontesi che hanno lasciato un’impronta”.
20 maggio; 23 settembre
In questo caso il “cuore” del progetto è l’Archivio Visuale dei Piemontesi Illustri, luogo all’interno del Parco dedicato alle personalità piemontesi che hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia. Qui, la professoressa Graziella Borgogno e la prof.ssa Laurana Lajolo, figlia del celebre scrittore Davide Lajolo, leggeranno e interpreteranno per gli studenti alcuni brani delle opere dei grandi scrittori piemontesi del Novecento (da Gozzano a Pavese, dallo stesso Lajolo a Fenoglio) coinvolgendo i giovani in un dialogo diretto con i protagonisti dei libri. Al percorso parteciperà Michele Chiarlo, produttore vinicolo che presenterà la sua esperienza personale e professionale raccontata nel libro Michele racconta, dalla Collana Semi di Vite – Storia di una Famiglia del vino in Piemonte.

UNIVERSITÀ 
Workshop di rappresentazione del paesaggio e incontro sul tema: “Il paesaggio rurale, gli uomini e la terra”.
3 giugno -4 giugno-5 giugno
È la proposta più articolata: 3 giorni di workshop per gli studenti di architettura, per approfondire, nell’ambito privilegiato del Parco d’Arte Orme su la Court, i temi della rappresentazione del paesaggio. 
Si tratta di un vero e proprio strumento di arricchimento professionale, impreziosito dalla partecipazione di professionisti con alle spalle esperienze pratiche diverse. Obiettivo è fornire agli studenti degli strumenti essenziali per dei futuri professionisti che siano in grado di operare scelte progettuali coerenti per la tutela del paesaggio locale nel rispetto della sua storia, della sua tradizione ed evoluzione enogastronomica.
Parte del lavoro sarà dedicato alla realizzazione (grazie alla collaborazione con Craft e lo scenografo Francesco Fassone e Aldo Buzio) di un allestimento scenografico che permetta di sperimentare alcuni rudimenti di scenografia teatrale applicata a un lavoro paesaggistico in vigna.
All’interno del Workshop si realizzeranno anche due incontri, moderati dalla Prof.ssa Laura Pesce, sul tema del paesaggio rurale e sul rapporto arte e paesaggio (curato da AIAPP/Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio Sezione Piemonte e Valle d’Aosta).
Gli elaborati prodotti dagli studenti a conclusione del Workshop verranno espostiti grazie alla gentile collaborazione della gallerista prof. ANNA VIRANDO presso il Museo Musarmo
(www.musarmo.comune.mombercelli.at.it/).
MOSTRE D’ARTE
In questo contesto generale, a completamento della proposta per Expo, saranno allestite due ulteriori mostre.
All’interno del Museo Musarmo, di Mombercelli, verrà allestita la mostra “Il paesaggio collinare”, a cura della gallerista Prof.ssa Anna Virando e del Prof. Giancarlo Ferraris, che presenterà una serie di pittori, piemontesi di Ottocento e Novecento (tra cui Antonio Ligabue, Felice Casorati e la collezione d’arte Davide Lajolo) che hanno dedicato la loro attenzione al paesaggio delle campagne collinari e, in particolare, al paesaggio vitato collinare sia come puro risultato figurativo sia come momento emozionale, carico di interpretazioni personali e visioni soggettive
Presso la Cascina La Court di Castelnuovo Calcea, infine, per tutta la durata dell’Expo, sarà allestita la mostra “Il Convivio”: un’ampia esposizione di tavole originali, sagome teatrali e libri del maestro Emanuele Luzzati, gentilmente concesse dal Museo Luzzati di Genova, a testimonianza dell’incontro dell’artista con alcuni protagonisti della cultura del ‘900 sotto il segno del convivio.

 

Redazione Newsfood.com

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