Il mercato europeo in controtendenza, si vivacizzano gli acquisti dei derivati del latte
11 Novembre 2009
Roma – In Italia l’andamento delle quotazioni dei prodotti lattiero-caseari “continua a segnare il passo”. Dopo il latte e i formaggi, tocca ora anche al prezzo del burro, che fino alla
settimana passata aveva registrato significativi incrementi, sia rispetto al mese precedente (29%), sia rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso (12,5%). Lo segnala Confagricoltura, nel
sottolineare che di contro i mercati europei, sostenuti in modo più diretto dalle prime misure adottate dalla Commissione, relativamente agli acquisti di polvere di latte e burro,
“mostrano una ritrovata vivacità”.
In Germania il prezzo del burro ha superato i 3 euro al chilo (10,7% rispetto alla settimana precedente) e in Olanda si attesta introno ai 2 euro e 70 centesimi. Sul mercato internazionale
“significativi” appaiono gli incrementi sulla piazza neozelandese, che ha registrato un 7%, sicuramente favorito dall’andamento quantitativamente positivo delle esportazioni delle produzioni
lattiero-casearie che, negli ultimi mesi, sono cresciute del 32%.
Questa situazione, a parere della Confagricoltura, rende evidente la “necessità di immediate iniziative finalizzate a favorire un’economica collocazione mercantile del prodotto nazionale”.
Peraltro, a livello continentale, malgrado il largo accordo raggiunto da 20 ministri all’Agricoltura sulla necessità di adottare misure più incisive a sostegno del settore
lattiero-caseario, anche nell’ambito di un nuovo quadro normativo, “sembra tuttora latitare la volontà di trasferire in concreti interventi le espressioni di volontà
politica”.
Ansa.it per NEWSFOOD.com