Il CSO si aggiudica il nuovo progetto europeo per promuovere l’ortofrutta nel mondo

27 Gennaio 2011
Il Progetto, dal valore complessivo di quasi 4,7 milioni di euro è co-finanziato dalla Commissione Europea, dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali e dal CSO.
Le attività vedranno coinvolte 14 imprese del calibro di Apo Conerpo, Apofruit, AFE, Mazzoni, Pempa Corer, Orogel Fresco, Granfrutta Zani, OPO Veneto, Lagnasco, Conserve Italia, Oranfrizer
e prevede la realizzazione di iniziative promozionali sull’ortofrutta fresca e trasformata.
I Paesi coinvolti saranno: Russia, Stati Uniti, Canada e Giappone.
“Si tratta di un risultato importante , dichiara Paolo Bruni – Presidente del CSO – abbiamo la possibilità con questo progetto di proseguire le attività messe in campo in questi tre
anni e che hanno portato risultati molto positivi per la produzione italiana. Basti pensare che – continua Paolo Bruni – in questi tre anni l’export ortofrutticolo ha segnato una crescita
importante, in Russia ad esempio, siamo a 50% nel triennio”.
Il Progetto Sapori d’Europa si propone, attraverso diverse azioni promozionali e pubblicitarie di far conoscere ed apprezzare ai consumatori internazionali la qualità e il valore
dell’offerta italiana facendo leva sugli aspetti della dieta mediterranea, con una particolare attenzione ai prodotti che più ci rappresentano come pere, pesche e nettarine, agrumi,
susine, kiwi e radicchi. Non mancheranno naturalmente i trasformati, dalla passata di pomodoro alle verdure in scatola che rappresentano ingredienti di qualità per la cucina mediterranea
ed i succhi di frutta e spremute.
” Il nostro Progetto – dichiara Luciano Trentini – direttore di CSO presenta delle novità nella riedizione appena approvata che riguardano l’ampliamento dei Paesi destinatari con
l’ingresso del Canada e la possibilità di realizzare in Giappone azioni promozionali su tutti i prodotti e non solo sull’arancia rossa. Ritengo – conclude Trentini – che le imprese
associate al CSO che sostengono il progetto avranno una grande opportunità in questi tre anni per poter consolidare la loro presenza in paesi terzi , sempre più interessati al
nostro modello di produzione.”
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