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Il Consiglio dei Ministri dice sì al nuovo «decreto sicurezza»

By Redazione

Il Consiglio dei Ministri ha approvato all’unanimità il nuovo decreto sulla sicurezza, il provvedimento disciplina tra l’altro l’espulsione dei cittadini dell’Unione europea per motivi
gravi, non solo legati all’ordine pubblico, ma anche all’attività di terrorismo, definiti con precisione i «motivi imperativi di pubblica sicurezza» per cui scatteranno le
misure, che dovranno comunque essere convalidate dal giudice monocratico del tribunale.

Soddisfatto il Ministro degli Interni, Giuliano Amato, che ha sottolineato anche la necessità di ridefinire quanto prima le misure riguardanti il tema dell’immigrazione, con una rapida
approvazione della legge Amato-Ferrero.

Nel corso della conferenza stampa il Ministro ha anche evidenziato il sensibile calo di reati registrato negli ultimi mesi, «una riduzione complessiva, più sottolineata nel secondo
semestre 2007». Notevoli risultati, in particolare, dal cosiddetto «decreto Raciti» contro la violenza negli stadi: 30% di feriti in meno tra forze dell’ordine e civili, con
un significativo aumento degli arresti.

«Oso pensare che nei confronti della criminalità in genere abbiano funzionato i patti per la sicurezza – ha spiegato Amato – . E comunque, per ciò che riguarda alcuni
delitti, come le rapine in villa, in cui c’è la criminalità straniera, il lavoro comune con la polizia romena è stato di grande efficacia»

Il responsabile dell’Interno, infine, ha annunciato la convocazione a breve di una conferenza europea sui rom, in collaborazione con il Ministero della Solidarietà sociale: «Il
fenomeno – ha spiegato – non può essere affrontato soltanto in termini di sicurezza:per questo, a fine gennaio, terremo una conferenza europea anche sui loro diritti».

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