Il cibo come fonte di benessere
3 Maggio 2007
Alimentazione come salute e benessere. Il nuovo orientamento “salutista” verso il cibo si spiega, secondo Andrea Semprini, presidente di Arkena, società di ricerche di mercato,
intervenuto ad un incontro organizzato a Parma da Barilla, anche con l’invecchiamento dei Paesi Occidentali: una società più anziana cerca nell’alimentazione un rinforzo delle
difese naturali e un aiuto nel rallentare gli effetti degli anni che passano. Il cibo sano è visto anche come alleato contro lo stress. Oggi stiamo attenti a come mangiamo (cotture,
alimenti, condimenti), ma anche alle minacce di mucche pazze, aviarie, OGM. Riempiamo la dispensa di cereali, legumi, e altri alimenti ricchi di fibre e preziosi elementi.
C’è poi, nota Semprini, una specificità tutta italiana: per noi il cibo è fonte di gioia. “È oggetto di un vero rapporto d’amore. Si ama parlarne, gustarlo in
compagnia, si insegna ad apprezzarlo”. Gli italiani quindi sono attenti alle proprietà nutrizionali del cibo, ma non per questo intendono rinunciare al sapore e al piacere.
Contrariamente ad altre culture, dove i piatti “buoni” sono considerati i meno “sani”, in Italia grazie alla dieta mediterranea i piatti gustosi sono anche fonte di salute e benessere. Tendenza
confermata da studi scientifici, che sottolineano le proprietà benefiche di pasta, legumi, cereali, olio d’oliva, verdura e frutta fresca. Ma il cibo sano è indispensabile per una
lunga vita: lo conferma Gabriele Riccardi, direttore Clinica di Endocrinologia dell’università Federico II di Napoli. “Oggi l’alimentazione deve essere ottimale, soprattutto quando non
si è più giovani o se si è a rischio obesità”.
(a. margreth)