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Il bonus per gli incapienti torna a 150 euro

By Redazione

Mentre prosegue la discussione della Finanziaria in Senato, il Governo ha presentato alla Camera un emendamento al collegato per ripristinare l’importo originariamente previsto per il bonus
destinato alle famiglie incapienti: dai 300 euro approvati dal Senato, si tornerà dunque ai 150 previsti dal testo iniziale.

L’assemblea di Palazzo Madama, intanto, ha approvato l’emendamento presentato dalla Costituente Socialista per introdurre sconti fiscali destinati alle imprese del sud che investono in
innovazione. In realtà inizialmente i socialisti di Angius avevano chiesto agevolazioni per tutte le imprese impegnate nell’innovazione, ma l’emendamento è risultato troppo
dispendioso e, dopo aver limitato il suo raggio d’azione, il governo ed il relatore hanno espresso parere favorevole.

A breve, inoltre, la maggioranza proporrà l’emendamento che introduce “Mr Prezzi”, ovvero un’autorità cui sarà affidato il compito di monitorare il livello delle tariffe
delle utilities e vigilare sul corretto comportamento degli operatori.
Come ha spiegato il sottosegretario all’economia, Marco Lettieri, questa figura consentirà di “dare un segnale forte al Paese e agli operatori economici sulla necessità di
contenere i prezzi per non incidere sul costo della vita delle famiglie” e funzionerà ad un doppio livello: le camere di commercio istituiranno gli “uffici prezzi” (che raccoglieranno le
segnalazioni dei cittadini), mentre il ministero dello sviluppo economico darà vita al Garante dei prezzi (che riceverà le informazioni dalle camere di commercio, dall’Istat e dal
ministero delle politiche agricole per poi riferire all’Antitrust).

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