Fuoriporta: Gastronomia veronese e castagnata protagonisti l’8 e 9 novembre

6 Novembre 2014
Tutto il meglio della gastronomia e dell’enologia dell’Est Veronese in mostra tra storia, leggenda e tradizioni. Sono questi gli ingredienti della Fiera Nazionale di San Martino ed Arcole DOC, un appuntamento che torna quest’anno nel fine settimana dell’8 e 9 novembre con il consueto, ricchissimo programma che “fonde” le rievocazioni storiche alla gastronomia di grande qualità.
Qui dove, nel 1796, Napoleone Bonaparte superò le truppe austriache in un’epica battaglia sulle rive del torrente Alpone, oggi tremilacinquecento ettari di vigneti ricoprono le dolci colline della zona, nella quale si produce l’Arcole doc nelle sue differenti espressioni enologiche: il Merlot, il Pinot Grigio, lo Chardonnay ed il Nero d’Arcole. E così, fra una spettacolare rievocazione storica e l’altra, si potrà curiosare fra i banchi di più di cento espositori di prodotti tipici e artigianali, mentre in tavola verranno serviti i piatti migliori della cucina locale: risotto all’isolana e polenta con il mulo oppure con il baccalà, il tutto annaffiato dall’immancabile Arcole DOC.
Spostandosi più a Sud e precisamene nel Lazio, ecco un altro piatto tipico della tradizione, fra i più amati di tutto lo Stivale. In un borgo circondato da castagneti secolari di rara bellezza, d’altronde, non potevano che organizzare una festa dedicata alla “ghianda di Giove”.
Domenica 9 novembre a Paganico Sabino, uno dei paesi più antichi e suggestivi dell’intera Valle del Turano (Rieti), torna l’appuntamento con la tradizionale “Castagnata”, giunta ormai alla 15esima edizione. Ad accogliere i visitatori sarà il grande braciere con le caldarroste che verranno servite nel classico cartoccio insieme alla pasta fatta in casa, alle salsicce, alle bruschette e all’immancabile vino rosso. Ma il ricco programma prevede anche visite guidate all’interno del piccolo borgo medievale e nel territorio circostante, oltre a mostre e intrattenimenti musicali all’insegna del folclore e del divertimento. La manifestazione si svolgerà presso il Centro Diurno con posti coperti da capienti tensostrutture, mentre le caratteristiche viuzze del borgo saranno impreziosite dagli stand dei prodotti tipici della Sabina.
Ma se è facile associare il Pinot Grigio al Veronese e le castagne al Reatino, è più difficile pensare che in un angolo della Sardegna vadano pazzi per lo zafferano. E invece nel paese di San Gavino Monreale, nella provincia del Medio Campidano, la coltivazione di questa famosa spezia è talmente diffusa e radicata da caratterizzare da tanti secoli l’economia della zona. E così, alcuni anni fa, si decise di dare vita a una sagra che è diventata col passare degli anni il più importante evento di tutta l’isola dedicato a questa delizia.
Dal 9 al 16 novembre, tra musiche e balli della tradizione popolare, sarà possibile gustare il pregiato zafferano della zona in molteplici ricette. E tra una portata e l’altra, scoprire questo paese arrampicato sotto il castello del Monreale che ospita il museo “Sa Moba Sarda”, con una serie di foto, oggetti e strumenti che raccontano la cultura agricola che ha caratterizzato il centro sino agli anni venti, quando prese il via il processo di industrializzazione.
Redazione Newsfood.com