Fondi UE: Bruxelles approva il programma FSE della Campania
8 Novembre 2007
La Commissione Europea ha approvato il Programma Operativo della Regione Campania per la gestione Fondo Sociale Europeo (FSE).
La Campania è la prima in assoluto tra le regioni dell’obiettivo convergenza e tra le prime regioni italiane, insieme all’Emilia – Romagna, ad aver ottenuto il via definitivo da
Bruxelles. Il programma prevede risorse per 1,118 miliardi di euro, da spendere nel periodo 2007/2013.
L’approvazione del FSE segue quella del FESR (11 settembre 2007) e del Programma di sviluppo rurale (24 ottobre 2007). Dunque, la nostra è tra le prime regioni italiane a poter
utilizzare subito tutti e tre i fondi.
“Con il via libera di Bruxelles abbiamo superato un’altra verifica importante della coerenza dei nostri programmi di utilizzo dei fondi comunitari” ha dichiarato il Presidente della Regione
Campania Antonio Bassolino. Ora – ha continuato Bassolino – possiamo partire nella realizzazione di tutti i programmi di investimenti per il periodo 2007/2013, che sono basati su una scelta
strategica innovativa, cioè quella di riservare il 40% delle risorse disponibili a grandi progetti.
Diversamente da quanto accaduto nel periodo 2000/2006, anticipiamo di un anno l’entrata in vigore dei programmi operativi. Questo risultato positivo viene dai passi avanti che abbiamo fatto nel
dotare la struttura regionale di nuove e più adeguate competenze, così come è stato riconosciuto dai rappresentanti della Commissione Europea.
La Campania dimostra di essere una regione che rispetta le scadenze, che rendiconta la spesa nei tempi previsti, che non perde risorse, che riceve tutte le premialità, che si vede
approvare i nuovi programmi in anticipo sui tempi. Vogliamo ora mettere con forza l’accento sulla qualità della elaborazione e realizzazione dei progetti di sviluppo” ha concluso
Bassolino.
Il programma FSE approvato è articolato nella seguente struttura per Assi, di cui si indicano le azioni più significative:
● Adattabilità (ad esempio meccanismi automatici e cioè “procedure a sportello” per la concessione di agevolazioni per la
formazione continua);
● Occupazione (ad es. costituzione di partnership con il sistema creditizio per predisporre ed erogare pacchetti di agevolazioni finanziarie
tesi ad incrementare l’efficienza, l’efficacia e la qualità delle aziende e l’occupazione);
● Inclusione sociale (ad es. promozione di un sistema di aiuti alle imprese sociali con particolare riguardo alle categorie a rischio di
esclusione);
● Capitale umano (ad es. selezione dei master universitari campani strettamente connessi ai target di Lisbona ed erogazione di borse di studio
per i giovani universitari meritevoli);
● Transnazionalità ed interregionalità (ad es. creazione di reti parternariali con gli Stati Membri per la definizione di percorsi
di apprendimento specialistico in contesti extra – nazionali anche allo scopo di sviluppare opportunità reciproche d’investimento);
● Assistenza tecnica (aiuto e supporto alla realizzazione dei programmi);
● Capacità istituzionale (ad es. azioni a supporto della riorganizzazione dell’Amministrazioni Pubbliche per lo sviluppo
dell’e-democracy).
Nelle prossime settimane l’intero programma sarà presentato alle forze politiche, sociali ed economiche della regione.