Economia Veneta: presentato piano per fondi UE 2007-2013
3 Ottobre 2007
Venezia, 2 Ottobre 2007 – Innovazione tecnica ed economia della conoscenza; energia; ambiente e valorizzazione del territorio; servizi di trasporto e telecomunicazioni di interesse
economico generale; cooperazione in ambito europeo e nazionale. Sono questi i principali «Assi» sui quali si svilupperanno in Veneto i progetti per l’utilizzo dei Fondi Europei
2007-2013 a sostegno dell’economia. Il relativo piano Operativo regionale (POR) è stato infatti ufficialmente approvato dalla Commissione Europea il 7 settembre scorso, ed è stato
presentato oggi a Venezia dall’Assessore alle Politiche Economiche Fabio Gava e dal Segretario Generale della Programmazione Adriano Rasi Caldogno. «La massa di finanziamenti – ha
sottolineato Gava – è notevole: 452 milioni di euro di contributi che attiveranno investimenti per circa 1 miliardo attraverso il sistema del cofinanziamento privato previsto dall’Unione
Europea.
Rispetto alla precedente programmazione comunitaria 2000-2006 abbiamo subito una decurtazione di solo il 10%, ma a fronte dell’ingresso in Europa di numerosi altri Paesi, e questo costituisce
un successo ed anche un riconoscimento dell’ottimo lavoro fatto nel periodo precedente, quando abbiamo saputo utilizzare pressoché l’intero budget a noi assegnato, a differenza di un
gran numero di Regioni italiane ed europee. Siamo convinti – ha aggiunto – di poter confermare e anche migliorare le performance sinora ottenute». «Queste nuove annualità –
ha aggiunto Gava – presentano anche una novità fondamentale: i progetti potranno infatti riguardare l’intero territorio regionale e non dovranno più essere concentrati sulle
cosiddette «aree sottoutilizzate» (il bellunese, il Polesine e poco altro). Questo ci costringerà ad un grande lavoro per costruire bandi e progetti ad ampio respiro, con una
valenza territoriale ben più ampia che in precedenza, ma porterà importanti ricadute su tutto il tessuto economico veneto».
L’«Asse» più importante (il n° 1) riguarda l’innovazione e l’economia della conoscenza ed è dotato di contributi per 190 milioni 129 mila euro: le sue linee
d’intervento saranno incentrate sui sostegni alla ricerca scientifica e innovazione tecnologica; sull’ingegneria finanziaria con la creazione di un sistema di garanzia per investimenti
nell’innovazione, con il finanziamento di partecipazioni temporanee al capitale di rischio di imprese innovative, con la costituzione di un fondo di rotazione per gli investimenti innovativi
delle Piccole e Medie Imprese; sulle politiche di sostegno alla promozione e allo sviluppo dell’imprenditorialità, con aiuti agli investimenti delle nuove PMI a prevalente partecipazione
femminile e giovanile, all’artigianato artistico e tradizionale. Le politiche energetiche verranno sostenute attraverso l’«Asse» 2, dotato di contributi per 67 milioni 903 mila
euro, e si concentreranno sulle energie rinnovabili e sul risparmio energetico, con una linea d’intervento interamente dedicata alla produzione di energia da fonti rinnovabili e all’efficienza
energetica.
«Importante e apprezzata dall’Ue – ha tenuto a precisare Gava – è stata la decisione di attivare anche in questo settore uno specifico fondo di rotazione, che permetterà di
mantenere in circolo le risorse dedicate, come nel caso di quello che nascerà per l’innovazione e l’economia della conoscenza». L’«Asse» 3, dotato di contributi per 69
milioni 990 mila euro, riguarderà l’ambiente e la valorizzazione del territorio e si muoverà su due linee d’intervento: lo stimolo agli investimenti per il recupero dell’ambiente
e sviluppo di piani e misure per prevenire e gestire rischi naturali e tecnologici; e la valorizzazione e promozione del patrimonio culturale e naturale. L’«Asse» 4, dedicato a
favorire l’accesso ai servizi di trasporto e di telecomunicazioni di interesse economico generale, è finanziato con 94 milioni 801 mila euro ed è dotato di tre linee d’intervento:
sviluppo e offerta di servizi e applicazioni per le Pmi e gli Enti Locali, potenziamento delle reti di trasporto con il miglioramento degli snodi e delle piattaforme intermodali, promozione
della mobilità pulita e sostenibile in particolare nelle zone urbane.
«In questo Asse – ha detto Gava – daremo molta importanza alla diffusione della banda larga, con l’obbiettivo della copertura totale del Veneto in un paio d’anni». Alla cooperazione
internazionale e nazionale è dedicato l’«Asse» 5, con 20 milioni 634 mila euro di finanziamenti. «In questo caso – ha precisato Gava – si tratta di sostenere il cammino
dell’Euroregione alla quale il Veneto punta con convinzione, ma anche la cooperazione con altre Regioni italiane». L’«Asse» 6, infine, sarà dedicato all’assistenza
tecnica (progettazione, valutazione, studi, ricerche) per favorire la miglior definizione e realizzazione dei vari progetti.