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Fallimento Qui!Group: Fida a fianco degli esercenti

Fallimento Qui!Group: Fida a fianco degli esercenti

By Giuseppe

Fida-Confcommercio ha attivato un servizio per presentare le domande d’insinuazione al passivo fallimentare di Qui!Group, a disposizione degli esercenti

di Maurizio Ceccaioni

Fallimento ‘Qui! Ticket’, Donatella Prampolini Manzini annuncia l’attivazione presso Fida, di un servizio per presentare le domande d’insinuazione al passivo fallimentare, per il buco di 200 milioni di euro in buoni pasto non risarciti.

Uno dei messaggi tutt’ora presenti sul sito internet della società che offriva servizi per i buoni pasto è: «Hai un pubblico esercizio di ristorazione? Dimentica conteggi, spedizioni e consegne con Qui! Ticket. Scopri».

Ma oggi migliaia di esercenti hanno scoperto di stare in mezzo a una strada, pur vantando crediti, per ora inesigibili. Perché come in questo caso, quei ticket restaurant che abbiamo usato in tanti e che avrebbero dovuto favorire i dipendenti di società come Enel, Poste Italiane e addirittura la Pubblica amministrazione, dopo il mandato di Consip (la centrale acquisti della Pa), invece di incrementare il fatturato, si sono trasformati in tanti pezzi di “carta straccia”.

 

Una delle pagine accattivanti del sito di QuiTicket ancora visibili

LA RAGIONE È SEMPLICE NELLA SUA DRAMMATICITÀ

Gregorio Fogliani

Il 7 settembre 2018, dopo una lunga serie di denunce per insolvenza, il Tribunale di Genova ha dichiarato il fallimento della società Qui! Group Spa di Gregorio Fogliani. Non una qualsiasi, ma una società leader del settore, che con un’accattivante campagna pubblicitaria tutt’ora visibile sul web (vedi) aveva ammaliato coi suoi messaggi centinaia di migliaia di esercenti.

Perché, come veniva spiegato, per loro ci sarebbero stati solo vantaggi a convenzionare il proprio esercizio e senza rischi, perché i buoni erano dotati dei più avanzati sistemi antifalsificazione. Ma non tanto da tutelarli in quello che sarebbe poi successo.

UN GRUPPO IN APPARENZA MOLTO AFFIDABILE

e, come dichiarato, «Una delle prime società italiane del settore ad aver acquisito la Certificazione SA8000:2008 (Social Accountability 8000)», che attesta l’impegno dell’azienda nel campo della responsabilità sociale.

Nessuno avrebbe potuto avere dubbi con garanzie del genere, anche se più di qualcosa si sapeva da tempo, come poi risultò in un articolo de ‘Il Fatto Quotidiano’ del 23 luglio 2018 a firma Luisiana Gaita dal titolo: «Qui Ticket! Debiti per 150 milioni. Dalla gara Consip all’inchiesta: 100mila lavoratori rischiano 140 euro al mese»(vedi).

 

La presidente nazionale Fida-Confcommercio Donatella Prampolini Manzini

La storia non è nota a tutti, «Ma a Fida-Confcommercio, purtroppo sì», dice Donatella Prampolini Manzini, presidente della Federazione Italiana Dettaglianti dell’Alimentazione di Confcommercio-Imprese per l’Italia, che ricorda come questo fallimento abbia lasciato in rosso gli esercenti per circa 200 milioni di euro di buoni pasto non pagati.

CAMBIARE LE REGOLE PER EVITARE MOSTRI COME QUI!GROUP

«La normativa va cambiata per evitare in futuro casi analoghi – spiega Donatella Prampolini Manzini -, perché con le norme oggi in vigore si creano mostri come Qui!Group. Confcommercio sta tentando di lavorare perché venga modificata la normativa – continua -, cercando con altre parti coinvolte di trovare una soluzione con Consip per questo fallimento, il cui danno è per la maggior parte in pancia agli esercenti».

URGENTE CHE I CREDITORI SI INSERISCANO NELLA PROCEDURA PER EVITARE OLTRE AL DANNO, ANCHE LA BEFFA

L’invito che fa la presidente di Fida-Confcommercio agli associati creditori, è di inserirsi nella procedura fallimentare e fino al 21 dicembre 2018, è stato attivato presso Fida un servizio in convenzione, per presentare domanda d’insinuazione al passivo fallimentare di Qui!Group.

«Come in ogni fallimento – sottolinea Donatella Prampolini Manzini – non possiamo garantire la percentuale di recupero del credito che dipende dalla capienza del fallimento stesso, ma siamo certi che i creditori troveranno utile la calmierazione dei costi legali che abbiamo concordato. Peraltro, la partecipazione al tentativo di recupero del credito è necessaria per poter eventualmente imputare a costo le cifre non incassate.»
Il servizio è offerto a costo convenzionato, a tutti i soci Fida e ai soci delle Centrali D.It e Crai.

Per informazioni: www.fidaonline.it

 

di Maurizio Ceccaioni
Corrispondente da Roma
Newsfood.com

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