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Dopo le feste panettoni e zamponi costano la metà: è boom di consumi

By Redazione

 

Concluse le festività di fine anno è boom per gli acquisti dei prodotti tipici di Natale venduti a prezzi scontatissimi esclusivamente per ragioni commerciali che non
influiscono in alcun modo sulle caratteristiche qualitative dei prodotti. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che si tratta di occasioni che riguardano molti alimenti
tipicamente natalizi che non possono essere conservati per il prossimo anno.

Si tratta – sottolinea la Coldiretti – di veri e propri saldi alimentari che riguardano soprattutto pandori, panettoni, torroni, cotechini, zamponi, ma anche la frutta secca o gli
spumanti secondo formule diverse che vanno dal uno per due al due per tre ma possono essere offerti anche sconti rilevanti arrivano al dimezzamento dei prezzi.

Una opportunità per quanti non sono ancora completamente appagati dai menu’ delle feste di fine anno durante le quali – stima la Coldiretti – sono stati portati in tavola
oltre cento milioni di chili tra pandori e panettoni, sessanta milioni di bottiglie di spumante, ventimila tonnellate di pasta, 8 milioni di chili di cotechino e frutta secca, pane,
carne, salumi, formaggi e dolci per un valore complessivo di oltre cinque miliardi di euro, solamente tra il pranzo di Natale e i cenoni della Vigilia e di Capodanno.

E’ necessario tuttavia – consiglia la Coldiretti – fare attenzione alle data di scadenza obbligatoriamente indicate nelle confezioni per evitare di consumare prodotti scaduti.

Per quanto riguarda in particolare lo zampone e il cotechino, che per il 95% vengono consumati nel corso delle festività di fine anno, anche se la scadenza del prodotto
sottovuoto è generalmente di due anni, sono iniziate presso supermercati e negozi di alimentari – informa la Coldiretti – interessanti offerte con sensibili sconti sul
prodotto offerto alla vigilia di Natale. C’è quindi l’opportunità di allungare il periodo di consumo di questi alimenti a base di carne di maiale che possono
essere serviti accompagnati in gustose preparazioni da legumi e purea di patate.

Ma anche per lo spumante italiano che ha accompagnato i consumatori italiani ed esteri nel nuovo anno – sono state stappate nel mondo oltre 120 milioni di bottiglie, pari ad
oltre il 40 per cento dell’intera produzione nazionale stimata di poco superiore a 300 milioni di bottiglie – vi sono interessanti occasioni per continuare a brindare. Gli
spumanti italiani, infatti – conclude la Coldiretti – preferiti nei cin cin nazionali per il 98 per cento rispetto allo Champagne (2 per cento) hanno un prezzo contenuto, in
alcuni casi ridotto dopo l’Epifania, e possono essere gustati, soprattutto quelli secchi o semi secchi, come vini da tavola a tutto pasto, sempre ovviamente in quantità
moderate, garantendo benefici nella funzione digestiva. 

 

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