Dismissioni Immobili Pubblici – Rapporto Politecnico Milano – Oppal. Convegno

11 Novembre 2013
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Date: Sun, 10 Nov 2013 09:51:43
Subject: Dismissioni Immobili Pubblici – Rapporto Politecnico Milano – Oppal. Convegno
ASSOEDILIZIA
Rapporto Politecnico di Milano-Oppal martedì 27 novembre
COME DISMETTERE AL MEGLIO IL PATRIMONIO IMMOBILIARE PUBBLICO
Il tema delle dismissioni per recuperare risorse è di grande attualità e ad esso si connette il convegno “Valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico: le procedure
competitive della pubblica amministrazione organizzato dal Politecnico di Milano e da Oppal- Osservatorio permanente pubblica amministrazione locale martedì 27 novembre 2013, ore 15,
all’aula E.Rogers del Politecnico, via Ampere
2, Milano.
I relatori:
-Stefano Della Torre, direttore dip. Abc Politecnico di Milano;
-Oliviero Tronconi, direttore Osservatorio Oppal- Dip. Abc, Politecnico Milano;
-Stefano Mantella, Agenda del Demanio;
-Roberto Reggi, Fondazione patrimonio comune Associazione nazionale Comuni italiani;
-Paolo Crisafi, Assoimmobiliare.
Seguiranno:
-presentazione dell’Osservatorio a cura del Comitato scientifico Oppal,
-confronto con la pubblica amministrazione e dibattito.
Il Rapporto 2013 costituisce il risultato dell’attività di ricerca svolta da Oppal dedicato al tema della efficienza dei processi concessori che quest’anno è giunto alla sua
sesta edizione.
Il Rapporto costituisce un valido strumento informativo per la community del Real Estate ed al tempo stesso un mezzo per avvicinare gli operatori al mondo della Pubblica amministrazione
nell’obiettivo di sviluppare un dialogo ed un confronto che risulta propedeutico per la possibilità di sviluppo del nostro territorio e, quindi, del sistema-paese nel suo complesso.
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia Achille Colombo Clerici:
« Nella dismissione dei beni pubblici ( immobili e partecipazioni ) Stato ed enti locali non devono comportarsi come un qualunque privato cittadino, disponendo la cessione materiale del
bene ad un acquirente terzo.
Con la conseguenza che, se debbono dismettere in tempi brevissimi e gli immobili non si trovano nelle condizioni ottimali per la vendita, alla fine essi son costretti a “svendere”( la
rivalutazione del bene finisce per farla l’acquirente e non il venditore ).
Ma dovrebbero conferire i beni stessi in fondi affidati alla gestione di appositi soggetti creati sempre dall’ente pubblico, finalizzando la stessa alla loro rivalutazione: una sorta di processo
di finanziarizzazione degli immobili pubblici.
I titoli rappresentativi dei fondi andrebbero collocati sul mercato della libera sottoscrizione da parte dei risparmiatori privati.
E’ chiaro che , ove la redditivita’ dei beni non bastasse a rendere competitivo questo investimento rispetto ad altre forme di investimento, il prezzo di collocamento dovra’ tener conto
dell’esigenza di rendere lo stesso remunerativo: in altri termini il prezzo sara’ adeguatamente ridotto rispetto a quello di mercato.
In tal modo potranno esser conferiti utilmente nel fondo anche immobili dalla scarsa o nulla redditivita’ diretta, come ad esempio quelli destinati all’attivita’ istituzionale degli enti
pubblici.
Verra’ a crearsi un mercato di tali titoli, in cui i valori potranno apprezzarsi man mano che la gestione dei beni portera’ gli stessi ad una valorizzazione economica.
Lo Stato e gli enti pubblici conferenti, ove mantenessero in portafoglio una quota dei titoli emessi, con la rivalutazione degli stessi nel tempo, potrebbero anch’essi beneficiare di un vantaggio
patrimoniale.
E’ opportuno aggiungere che tale forma di dismissione, a differenza della cessione materiale dei beni, non avrebbe interferenze negative sul mercato immobiliare, in quanto non produrrebbe un
repentino accrescimento dell’offerta immobiliare.»
Redazione Newsfood.com