Crisi: meno frutta esotica, più km 0

28 Settembre 2012
Abbasso papaia e mango, viva mela e pere.
Con l’avanzare della crisi, calano fortemente i consumi di frutta esotica, mentre aumentano quelle di frutta nostrana.
Lo dice uno studio di Coldiretti, che fa il punto su come la congiuntura economica influenza la tavola.
Allora, sono più che diminuite le importazioni di prodotti stranieri: dai datteri agli ananas ai manghi, fino a -25%. Limitano i danni solo le banane, che calano solo del 6%. In
generale, gli acquisti di frutta esotica sono crollati del’11% in media.
Al contrario, aumentano quella di frutta nostrana, con un podio formato da prugne (+14%), pesche nettarine (+13%) ed angurie (+6%). In generale, vi è dunque “Una positiva tendenza
a seguire la stagionalità ed a preferire i prodotti locali”.
Crisi a parte, tale scelta è favorita dalla creazione di una rete di venditori dei prodotti del territorio. Questa struttura può vantare 1.105 mercati degli agricoltori, 5.616
aziende agricole, 877 agriturismi e 178 botteghe: in totale, circa 7000 punti vendita di Campagna Amica. Tale rete può offrire vantaggi economici ma anche tutela di salute ed ambiente:
scegliere frutta a KM 0 vuol dire ridurre il consumo di petrolio e le emissioni.
Spiega Coldiretti: “Un chilo di cocco proveniente dal Ghana viaggia per 4.300 km, mentre un chilo di banane dal Perù deve percorrere ben 13.500 km in nave. Prodotti peraltro spesso poco
gustosi e saporiti, essendo stati raccolti ad un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri, secondo lo studio presentato dalla Coldiretti al Macfrut
di Cesena”.
Infine, va ricordato come venerdì 28 settembre Roma ospiterà il primo Festival nazionale all’aperto dei cibi, delle tradizioni, dell’innovazione, della cultura e del valore dello
star bene insieme, organizzato da Campagna amica e Coldiretti. Nella Vallata del Circo Massimo coltivatori, allevatori e pastori provenienti dalle campagne di tutte le regioni italiane
esporranno i propri prodotti.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI:
Matteo Clerici