FREE REAL TIME DAILY NEWS

Crisi: la finanziaria va modificata, subito interventi per l’agricoltura

Crisi: la finanziaria va modificata, subito interventi per l’agricoltura

By Redazione

Durante i sit-in a Roma promossi dalla Cia, i produttori hanno denunciato pesanti difficoltà. Sollecitate misure per dare ossigeno alle imprese. Occorre un adeguato finanziamento del Fondo
di solidarietà nazionale per le calamità naturali e la fiscalizzazione degli oneri sociali per le aziende che operano nelle zone svantaggiate e in quelle di montagna.
 
La legge finanziaria 2010 non può ignorare i gravi problemi dell’agricoltura italiana. Quindi, vanno previsti alcuni interventi che permettano al settore di fronteggiare una gravissima
crisi che rischia di gettare sul lastrico migliaia di imprese. A lanciare l’allarme è stata ancora una volta la Cia-Confederazione italiana agricoltori nel corso dei due grandi sit-in a
Roma, uno davanti alla Camera dei deputati (dove è cominciato l’iter della manovra economica per il prossimo anno) e l’altro di fronte ai ministeri delle Politiche agricole, alimentari e
forestali e dell’Economia e delle Finanze. Iniziative che hanno visto confluire nella Capitale migliaia di produttori agricoli provenienti da tutta Italia.

La grave emergenza che sta vivendo oggi il settore agricolo – sottolinea la Cia – impone, tuttavia, interventi immediati, a cominciare dalla dichiarazione, da parte del governo, dello stato di
crisi del settore. Una misura fondamentale – richiesta dal presidente della Confederazione Giuseppe Politi direttamente al premier Silvio Berlusconi e al ministro delle Politiche agricole,
alimentari e forestali Luca Zaia – per sospendere i pagamenti sia dei contributi previdenziali che delle tasse. Sarebbe una boccata d’ossigeno per tutti i comparti dell’agricoltura che corrono il
rischio di naufragare, con danni non solo sotto il profilo economico, ma anche sotto quello sociale e ambientale.

A questa, tuttavia, dovranno aggiungersi, nella discussione parlamentare della finanziaria, altre misure realmente propulsive che permettano all’intero settore di tornare ad operare con valenza
sul mercato. L’attuale delicata fase va affrontata in modo concreto. Bisogna sgombrare il campo dai troppi ostacoli che – è stato denunciato durante i sit-in romani – mettono a repentaglio
la sopravvivenza di tante realtà produttive agricole che sono un patrimonio di tutto il Paese.

Tra i provvedimenti che si sollecitano per la manovra economica – rileva la Cia – ci sono soprattutto il finanziamento del Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali e
la proroga della riduzione dei contributi previdenziali e assistenziali nelle zone svantaggiate e montane con l’allargamento delle agevolazioni ai settori in crisi.

Nel corso delle manifestazioni Cia nella Capitale, che si svolgono nell’ambito della mobilitazione che si sta svolgendo in tutto il Paese, è stata evidenziata anche l’esigenza di estendere
a tutte le attività agricole e zootecniche l’accisa zero per il gasolio e la riduzione al 4 per cento dell’aliquota Iva sui carburanti utilizzati nelle attività agricole per
l’intero 2010. E’ stato, inoltre, richiesto di ridurre del 50 per cento le aliquote Iva relative all’acquisto dei beni e servizi necessari allo svolgimento dell’attività agricola e la
fissazione al 4 per cento dell’Iva sulle nuove strutture realizzate nell’ambito del Piani di sviluppo rurale.

Gli agricoltori della Cia hanno anche chiesto che venga esteso il credito d’imposta per nuovi investimenti produttivi in agricoltura a tutto il territorio nazionale, con priorità agli
investimenti che mirano all’aggregazione dell’offerta ed alla stipula di accordi interprofessionali. Va anche favorito l’accesso al credito e la ristrutturazione finanziaria delle imprese
agricole con la trasformazione del debito con gli istituti bancari dal breve a medio e lungo termine e con agevolazioni sui finanziamenti destinati alla trasformazione di esposizioni debitorie
contratte con istituti di credito con l’assistenza del fondo riassicurativo presso l’Ismea.

Per la Cia è anche indispensabile aumentare la dotazione finanziaria per il credito d’imposta per l’imprenditoria giovanile. Agea, Organismi pagatori regionali e Regioni devono inoltre
velocizzare e anticipare i pagamenti dei Fondi Ue (Pac, Psr, ecc.) e occorre attivare immediatamente tutti i bandi previsti dai Piani di sviluppo rurale.
Infine, durante i sit-in è stata richiesta sia la convocazione dei Tavoli di filiera, sia per interventi urgenti che di rilancio dei settori e delle imprese, che la programmazione al
più presto della Conferenza nazionale sull’agricoltura per discutere e approvare una rinnovata politica agraria.

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: