Crisi del latte: Il Governo non è nelle condizioni di varare misure anticrisi

26 Novembre 2009
Roma – Non ha prodotto alcun risultato politico l’ennesimo incontro della filiera lattiera-casearia che si è svolto al Mipaaf. Lo denuncia il sindacato Flai-Cgil, sottolineando che
la riunione ha dimostrato che “il governo non è ancora nelle condizioni di dare vita a quel patto di filiera in grado di rilanciare le produzioni presenti nel nostro paese e di mettere
d’accordo tutti i soggetti che compongono il settore”.
Il patto di filiera, precisa la Flai, “avrebbe il compito di arginare la profonda crisi strutturale che si è abbattuta sul lattiero-caseario e che rischia di coinvolgere i circa 50.000
lavoratori che sono occupati tra le aziende di trasformazione e gli allevamenti. Il settore sta scontando, infatti, il prevalere di interessi corporativi, la ‘guerra sull’etichettà e il
mancato accordo sul prezzo della materia prima. Di conseguenza molti stabilimenti stanno chiudendo, come nel caso di alcuni che fanno capo alla Granarolo e alla Coperlat”.
“Il tavolo convocato oggi non ha portato ad alcun risultato – ha dichiarato il Segretario nazionale della Flai-Cgil – perché il governo non vuole stroncare sul nascere la crisi del
lattiero caseario, prendendo ancora una volta i lavoratori per i fondelli, compiacendosi dei risultati ottenuti solo ed esclusivamente sull’etichettatura”.
Da parte sua il segretario nazionale della Uila-Uil, Tiziana Bocchi, definisce “sorprendente e inaccettabile che, a cinque mesi di distanza dall’ultimo incontro e di fronte al perdurare dello
stato di profonda crisi del settore, il governo proponga ancora una discussione che sembra completamente ignorare la realtà del progressivo restringimento della base produttiva e
occupazionale in atto nel paese”.
Ansa.it per NEWSFOOD.com