Master per Direttori di Consorzi di Tutela del cibo e del vino promosso da Origin Italia e Accademia Qualivita – Commento di Giampietro Comolli

14 Novembre 2023
Al via il primo Master per Direttori di Consorzi di Tutela del cibo e del vino
Master promosso da Origin Italia e Accademia Qualivita.
Commento di Giampietro Comolli
Newsfood.com, 14 novembre 2023
Giampietro Comolli:-“Complimenti a Baldrighi e a Rosati, finalmente… forse…. ni…. ottimo!
(In calce il comunicato stampa originale di Accademia Qualità e a Origin Italia)
Parte il “primo” master per direttori di consorzi di tutela grazie all’Accademia Qualivita e a Origin Italia.
Sottolineo l’importante iniziativa perchè molto utile in un sistema e modello “consortile” generale – oggi – molto dinamico. E lo dico da fautore, costitutore, fondatore e supporter esterno di consorzi di tutela di vino e cibo italiani dal 1983 al al 2012. Addirittura intervallando anche direzioni di imprese private più o meno aderenti a consorzi e/o istituti del vino.
Il mio dubbio – già sorto nel 2009 quando lanciai la stessa idea progettuale con il “primo” corso di alta formazione svolto a Valdobbiadene e a Udine – è quello della consistenza didattica formativa che ne può emergere, al di la della istruzione magistrale per un settore ( e più comparti) che devono assumere prima possibile connotazioni, forme, sostanza molto simili.
Nel 2009 il corso per direttori (un solo anno per mancanza di adesioni da parte dei consorzi e istituzioni stesse) vide la copartecipazione nel progetto di docenti del calibro di Scienza, Fregoni, Boatto, Amati, Zironi e tanti altri con il sottoscritto a fare da coordinatore. L’esigenza era forte già allora, ma non ebbe successo. Ci fermammo subito.
Per questo che vedo molto-molto bene l’iniziativa Baldrighi-Rosati, soltanto chiederei di coinvolgere anche il settore enologico.
Come Federdoc già al tempo della ri-fondazione nel 1998 si valutò l’importanza di creare – da parte di noi già vecchietti come i colleghi Pelisetti, Piazza, Liberatore… e dei più giovani Lorenzoni, Campatelli e altri – un corso per formare direttori e dirigenti di consorzi poiché – allora – la figura del direttore era quella di governance, di guida strategica, di ideatore di progetti e di raccoglitore di fondi esterni pubblici e privati. Non c’era evento o progetto che non fosse almeno per il 50-70% coperto da fondi esterni. Il direttore era responsabile anche della “coesione” di imprese diverse, di formazioni interne, di progetti che aggregassero e non dividessero, di assunzione di scelta spesso non condivise da tutti i membri del consiglio di amministrazione. Ma si galoppava e si prendevano rischi!!
Oggi, dopo la perdita dell’erga omnes e negli ultimi 10 anni, la figura del direttore è stata sostituita nella maggior parte di consorzi italiani, soprattutto del vino (170 in Italia), ma anche in molti consorzi del cibo, dalla figura del Presidente-Direttore. Questo non va bene per gli equilibri superpartes, per la vera tutela, per il rispetto del socio piccolo e grande nella stessa maniera e modalità.
Non va bene neanche per le riscritture dei disciplinari… spesso ad immagine e somiglianza. Per questo che un “master per i direttori” è finalmente uno spiraglio importante, un recupero – credo – di una figura indispensabile e soprattutto con una mentalità moderna e attiva che non dorma sugli allori del passato e della denominazione e rischi “il posto” per idee progettuali giuste. Direttori succubi sono figure inutili: allora meglio un Direttore-Presidente o un presidente fuori dal comparto e di alta misura istituzionale e/o professionale ma esterna all’ambito distrettuale.
Spero, e mi auguro, che il master forgi e stimoli nuovi contenuti e nuove forme formativa non tanto sulle “tecniche” produttive che dovrebbero essere assodate (non solo da laureati in agraria) e certe alla base, quanto figure in grado di prendere responsabilità, di accettare che dopo 5-6 anni si debba cambiare luogo di lavoro, che la conoscenza delle lingue e dei mercati sia fondamentale, che il modello distrettuale integrato e multilaterale deve essere il DNA dei consorziati e soprattutto che i “nuovi direttori” siano anche dei preparati conoscitori di leggi e norme giuridiche e abbiano una capacità diplomatica sociale e civile molto alta. Spero che anche queste siano materie del corso per formare nuovi direttori di consorzi… del cibo e del vino.
Auspico la creazione di un albo nazionale, come i segretari generali dei comuni, secondo però una graduatoria di merito e competenze, che consenta ai “presidenti” come tali di poter scegliere un direttore valido e non legato a formule di “vicinanza” territoriale o no”:
Giampietro Comolli
Già direttore di consorzi, fondatore Federdoc 1998 e primo direttore
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Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici
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Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà
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comunicato stampa originale di Accademia Qualità e a Origin Italia)
Roma, 13 novembre 2023
Al via il primo Master per Direttori di Consorzi di Tutela
Cesare Baldrighi (Presidente Origin Italia) “Crescita professionale necessaria per sviluppare al meglio il valore del sistema DOP IGP, apice del made in Italy agroalimentare”
Mauro Rosati (Accademia Qualivita): “Abbiamo tantissime eccellenze, ma ancora solo una piccola parte di queste crea valore sostenibile; dobbiamo aiutare il sistema delle IG a crescere”
Ha preso il via a Roma il ciclo di lezioni del primo Executive Master per Direttore di Consorzio di tutela, promosso da Origin Italia con Accademia Qualivita, la realtà formativa della omonima Fondazione. Il Master è nato e progettato per formare una figura professionale che, dotata di una solida preparazione tecnica riferita al panorama normativo ed economico di riferimento, sia in grado di affrontare la gestione delle molteplici attività di un Consorzio quali la tutela internazionale, la promozione del prodotto, le relazioni con i soci e gli enti istituzionali, la programmazione produttiva e la cura generale di un prodotto DOP IGP, ecc. Normativa e istituzioni, marketing e comunicazione, management, progetti e finanziamenti, certificazione, mercati e distribuzione, sostenibilità, nutrizione e turismo. Questi i sette moduli per un totale di 144 ore di formazione.
“All’indomani dell’approvazione della Riforma IG a livello europeo, parte ufficialmente un percorso mai affrontato prima in Italia e che, come mondo dei Consorzi di tutela, abbiamo pensato per migliorare il livello di governance per quelle realtà italiane del mondo agroalimentare che ancora necessitano di una adeguata preparazione sulle principali tematiche di gestione – commenta Cesare Baldrighi, presidente di Origin Italia – il sistema delle Indicazioni Geografiche, apice del made Italy agroalimentare, ha vissuto un’importante evoluzione che ha alzato il livello di complessità nella gestione e nel coordinamento delle filiere DOP IGP ed è necessario per i Consorzi poter attingere, da un bacino molto più ampio, risorse ben formate nei vari ambiti che interessano la cura e lo sviluppo strategico di una filiera di qualità certificata”.
“Delle 887 Indicazioni Geografiche italiane solo le prime 40 rappresentano l’80% del valore ed è per questo motivo che abbiamo sentito la necessità di formare nuove professionalità utili alla crescita anche delle altre filiere DOP IGP che oggi hanno un potenziale ancora inespresso” – afferma Mauro Rosati, direttore di Fondazione Qualivita – per questo abbiamo voluto dare vita a un master di livello elevato durante il quale i partecipanti potranno beneficiare dell’incontro con alcuni dei massimi esperti del settore”.
L’Executive Master – che nel suo percorso didattico e formativo si avvarrà delle collaborazioni di docenti universitari per la parte teorica e di figure professionali del comparto come direttori di Consorzi, funzionari pubblici e consulenti specializzati per la parte esperienziale – è destinato ai giovani under 40 che hanno già un’esperienza maturata nel settore e una collaborazione in essere con un Consorzio di tutela, giovani interessati a diventare dei veri “professionisti del made in Italy” e a ricoprire un ruolo centrale, come quello del direttore di un Consorzio, nel processo di promozione, difesa e sviluppo delle filiere DOP IGP del cibo e del vino italiano. La sede delle lezioni varierà e toccherà alcuni territori simbolo dell’agroalimentare italiano.
L’Accademia Qualivita è il nuovo progetto della Fondazione ideato per fornire supporto nell’ambito della formazione e della crescita professionale al sistema delle filiere agroalimentari e vitivinicole italiane DOP IGP. Un’iniziativa nata dalle necessità del settore, raccogliendo le istanze dei Consorzi di tutela aderenti ad Origin Italia con la collaborazione del Comitato Scientifico della Fondazione Qualivita.
Redazione Newsfood.com
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