Confagricoltura Veneto: E’ nata la nuova Sezione Regionale di prodotto olio d’oliva

22 Giugno 2015
La produzione olivicola nel Veneto, pur non essendo molto diffusa, è di alta qualità. I produttori, presenti principalmente nelle province di Treviso, Padova, Vicenza e Verona, coltivano un’olivicoltura di pregio che vanta alcune eccellenze come l’olio extravergine del Garda DOP, il Veneto DOP e il Tergeste DOP.
La cultivar più diffusa è la “Frantoio” coltivata su una superficie di circa 1800 ettari segue la ‘Grignan’ (oltre 1000 ettari), ‘Casaliva’, ‘Favarol’ e ‘Leccino’.
Considerata la varietà climatica ed orografica del territorio varie sono le combinazioni varietali come il. “Tergeste”, l’autoctona “Biancheria” la Carbona, il “Pendolino”, il “Leccio del “Corno” e il “Maurino”.
Per difendere la produzione e valorizzarne la qualità, è nata in seno a Confagricoltura Veneto la nuova Sezione Regionale di prodotto olio d’oliva.
Presidente è stato eletto Leonardo Granata, imprenditore agricolo di Padova titolare dell’azienda agricola Monte Sereo, azienda specializzata nell’olivicoltura per la produzione di olio extravergine con connessa attività di agriturismo. Vicepresidenti sono stati eletti Laura Turri, contitolare del frantoio Turri sul Garda e vicepresidente del consorzio DOP Garda, e Guidalberto di Canossa.
Il Presidente Leonardo Granata così ha dichiarato: “La nostra produzione olivicola finora non è riuscita a costruire una rete che consentisse di presentarsi sia sul mercato che agli enti ed istituzioni in maniera unitaria. La sezione regionale di prodotto può fornire lo strumento per compensare questa divisione. La Sezione regionale di prodotto si raccorderà con la Federazione Nazionale Olivicola di Confagricoltura per portare anche a livello nazionale le istanze dei produttori del nord Italia. Riteniamo inoltre importante attivare collaborazioni con Enti di ricerca e università per dare risposta e cercare soluzioni alla diverse problematiche dei nostri produttori sia per quanto riguarda le malattie specifiche che colpiscono l’ulivo sia per cercare soluzioni ad hoc per incrementare nel nostro territorio la coltivazione della pianta”.
Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com