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Come organizzare al meglio i viaggi di istruzione?

Come organizzare al meglio i viaggi di istruzione?

By Redazione

Cosa cercano i giovani nei viaggi di istruzione? Esiste una normativa che regolamenta il turismo scolastico? Quali accorgimenti adottare in presenza di un alunno con esigenze particolari? Questi
i principali temi di approfondimento contenuti nel Capitolato, un vademecum per aiutare insegnanti e agenti di viaggi ad organizzare al meglio i viaggi di
istruzione
, spesso ritenuti un’incombenza da molti docenti, che non trovano un’adeguata ricompensa a fronte del loro impegno.

Premesso che il viaggio di istruzione va inteso come momento formativo, inserito all’interno di un percorso didattico, occorre coinvolgere attivamente gli insegnanti e gratificarli anche a
livello economico: scegliere docenti di discipline curricullari permette, infatti di motivare congrue indennità di missione da far ricadere direttamente sul bilancio dell’istituzione
scolastica.

Anche gli alunni devono essere attivamente coinvolti, ad esempio proponendo loro attività laboratoriali nel corso dell’anno scolastico, in maniera tale che vivano il viaggio non solo
come momento di svago, ma anche come opportunità formativa.

Per motivarli, occorre che la proposta di viaggio sia in linea con i trend di consumo dei ragazzi come il protagonismo che si traduce nell’apprezzamento degli scambi culturali,
l’esperienzialità che porta ad apprezzare la partecipazione a grandi eventi come appuntamenti sportivi o musicali. Ma anche life-catching, alla ricerca di emozioni rapide e intense,
urbanità (apprezzamento per musei e biblioteche high tech, dove il contenitore è più importante del contenuto) e ri-creazione inteso come ricostruzione di spazi, stili e
culture diverse, che si traduce in apprezzamento per le visite ai pachi artificiali e tematici e ai musei interattivi.

Sia gli insegnanti che le agenzie di viaggi alle prese con l’organizzazione di un viaggio di istruzione devono, inoltre, tenere in considerazione l’eventuale presenza di alunni con esigenze
particolari, in modo tale che la trasferta sia fruibile da tutti nella stessa misura. In fase di preparazione occorre, dunque, capire innanzitutto quali sono le esigenze e le necessità,
anche di chi ha affezioni meno evidenti della carrozzina (es. intolleranze alimentari, insufficienze cardiache, difficoltà respiratorie…).

Allestire un programma di visita in presenza di alunni con esigenze particolari significa, infine, tenere conto delle tempistiche personali durante gli spostamenti e le visite – privilegiando
ad esempio musei che offrono servizi per una migliore fruizione da parte di persone con esigenze particolari – e informarsi preventivamente presso quelle associazioni che forniscono servizi di
trasporto attrezzato e assistenza a tariffe solidali.

Redazione Newsfood.com +WebTv

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