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Ciclo di Doha, accordi di libero scambio e competitività della Svizzera

By Redazione

Berna – Il 16 gennaio 2008 il Consiglio federale ha approvato il rapporto sulla politica economica esterna 2007, anche nel passato anno la sua politica economica estera è stata
improntata ai principi di base della strategia formulata nel rapporto di politica economica esterna 2004.

L’attività è stata soprattutto caratterizzata dai colloqui nell’ambito del ciclo di Doha, dalla prosecuzione delle trattative per gli accordi di libero scambio e
dall’approfondimento della collaborazione con l’UE. Il capitolo introduttivo intende illustrare la competitività della Svizzera. Oltre alla presentazione generale dell’operato durante
l’anno in rassegna, il rapporto fa posto anche a brevi considerazioni sull’anno a venire.
Continuazione del ciclo di Doha
La Svizzera ha profuso notevoli sforzi a più livelli allo scopo di far progredire i negoziati in seno al ciclo di Doha. Anche se l’anno in rassegna non è stato coronato da un
pieno successo, l’OMC e la sua normativa rimangono determinanti nelle relazioni della Svizzera con molti Stati. Le norme dell’OMC costituiscono oltretutto la base di altri accordi economici, in
particolare degli accordi di libero scambio. Logicamente per la Svizzera è molto importante, oltre al ciclo di Doha, l’applicazione degli accordi OMC già esistenti. I negoziati
del ciclo di Doha e i lavori a favore della normativa OMC costituiscono, per l’anno trascorso, il nocciolo della politica economica esterna della Svizzera.

Relazioni con l’UE – Le linee guida del rapporto sull’Europa del Consiglio federale, presentato nel 2006, sono state determinanti per le relazioni con l’UE durante l’anno in rassegna.
L’attuazione degli accordi bilaterali e la loro estensione ai due nuovi Stati membri dell’UE, Bulgaria e Romania, hanno occupato un posto preminente. I preparativi dell’attuazione del
contributo svizzero alla riduzione delle disparità economiche e sociali nell’UE ampliata sono stati terminati con successo. D’ora in poi sarà possibile accogliere le prime
proposte di progetto dai dieci nuovi Stati UE. Con la Commissione europea sono stati presi in esame altri possibili settori di collaborazione, in particolare la sanità pubblica e il
libero scambio nel campo dell’agricoltura e delle derrate alimentari. Hanno in seguito avuto luogo i primi negoziati sul mercato dell’elettricità e sulle formalità doganali
(regola delle 24 ore). Durante un primo colloquio sono state discusse le divergenze riguardanti la fiscalità cantonale; in tale sede il Consiglio federale ha respinto l’accusa di
violazione dell’accordo di libero scambio. I colloqui continueranno quest’anno.

Integrazione economica internazionale – A livello mondiale si continuano a concludere accordi di libero scambio. La Svizzera cerca principalmente di non discriminare importanti mercati
esteri. Nel corso dell’anno preso in considerazione è entrato in vigore l’accordo con l’Egitto e sono state concluse le trattative per un accordo con il Canada. È inoltre stato
dato il via a trattative bilaterali con il Giappone, terzo partner commerciale del nostro Paese, trattative che dovrebbero concludersi già nel corso del 2008. Anche nel quadro dell’AELS
sono stati avviati – o saranno avviati a breve, ad esempio con l’India – negoziati con altri Paesi (Consiglio di cooperazione del Golfo, Colombia, Perù).

Nel rapporto compaiono per la prima volta temi trasversali (ad esempio circolazione di servizi, investimenti, proprietà intellettuale): la discussione di tali temi in sede di trattativa
e presso le organizzazioni internazionali costituisce la premessa per una coerente politica economica esterna. Ulteriori importanti attività per la politica settoriale sono state la
consultazione in merito alla revisione parziale della legge federale sugli ostacoli tecnici al commercio (LOTC) in vista dell’introduzione del principio Cassis de Dijon in Svizzera, e la
verifica a 360 gradi delle prescrizioni sui prodotti svizzere in merito alle divergenze dal diritto europeo. Fra le attività del 2007 in materia di politica economica esterna rientrano
anche l’approvazione da parte del Parlamento di cinque accordi di protezione degli investimenti e la conclusione di accordi bilaterali con la Cina e l’India per l’intensificazione della
collaborazione nel settore della proprietà intellettuale.

Parola chiave: competitività – Il capitolo introduttivo è dedicato all’apertura internazionale e alla competitività: si desidera chiarire il significato del concetto
«competitività», illustrare la posizione della Svizzera nel confronto internazionale e presentare le conclusioni alle quali si è giunti per la politica economica
esterna. In particolare, quale conclusione, viene specificato che la Svizzera deve proseguire nello sforzo di apertura internazionale dei propri settori economici. Grazie ai vantaggi presentati
dal commercio internazionale il nostro Paese può rendere più produttivo il suo sistema economico aumentando la propria competitività per il benessere di cittadini e
imprese. Affinché anche in futuro la Svizzera possa essere annoverata fra le nazioni più competitive, devono essere costantemente attuate le riforme necessarie.

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