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Cibo vs DNA. Il verdetto di The China Study

Cibo vs DNA. Il verdetto di The China Study

By Redazione

Nel DNA di ognuno ci sono geni che possono favorire alcune malattie. Tuttavia, è possibile difendere la propria salute con una dieta mirata.

Questo il messaggio ultimo di The China Study, opera omnia del dottor Colin Campbell, professore di biochimica nutrizionale alla Cornell University di New York.

Nonostante la complessità del libro, il dottor Campbell sintetizza la propria filosofia medica-scientifica in 10 punti

  • Il tavolo conta più dei geni

Nel corredo genetico vi sono sempre geni potenzialmente difettosi o pericolosi. Un’alimentazione corretta può bloccare tali geni, impedendo la concretizzazione del danno.

  • No integratori

Non vi sono evidenze scientifiche sul loro effetto positivo, ma ci sono ricerche che evidenziano possibili effetti negativi. Spesso poi vengono consigliati da medici poco esperti di nutrizione.

  • Salute, la zona grigia

Integratori e farmaci generano un business dalle dimensioni economiche ingenti. Per questo, gli addetti ai lavori tendono a prescrivere sempre più farmaci, senza dimenticare poi i
prodotti da banco. Nonostante una giusta alimentazione possa fare stare meglio e ridurre le malattia (e le spese collegate) è difficile cambiare corso d’azione.

  • Dire basta: carne, latte e uova

Secondo il dottor Campbell, tali prodotti vanno eliminati dalla dieta. Più in generale, vanno cancellate gli alimenti a proteine animali e sostituiti con fornitori vegetali, come i
legumi.

  • Dire basta 2: cibi con grassi e zuccheri

Grazie al benessere tali alimenti, una volta riservati ai giorni di festa, sono diventati più che comuni. Risultato, si è sviluppata una vera e propria dipendenza, simile a quella
per alcol e droghe, e danni all’organismo. Perciò, bisogna cambiare, eliminando (o riducendo nettamente) tali cibi: non è facile, ma i benefici sono assicurati.

  • Si grazie: Verdure, legumi, cereali integrali

Tali alimenti verdi sono ricchi di antiossidanti, risultando preziosi per diverse persone e diversi stati di salute. Semaforo verde anche per pane e pasta integrali.

  • Si grazie 2: qualità è meglio di quantità

E’ inutile correggere una dieta sbagliata in corso con una valanga di verdura. E’ altrettanto sbagliato impuntarsi troppo su calorie e quantità degli alimenti. La via migliore è
cercare fin da subito una buona dieta: la salute cresce, ci si sente saziati.

  • Si grazie 3: anche per i bambini

Secondo Campbell, le sue regole alimentari valgono anche per i minori: anche loro possono evitare l’alimentazione moderna, scegliendo una dieta vegetariana, eliminando la carne, ottenendo
diversi vantaggi.

  • La buona dieta funziona velocemente

In base al lavoro dell’autore del libro, anche solo 14 giorni di dieta corretta portano dei benefici. Il corpo si cura da solo, riducendo quantità e frequenza del dolore.

  • La buona dieta 2: un vasto campo d’azione

In base a The China Study, una giusta alimentazione cura e previene diverse malattie. In primis, obesità, ma anche malattie cardiovascolari. Nonostante i meccanismi non siano del tutto
chiariti, l’alimentazione come medicina.

  • La buona dieta 3: non solo prevenzione, ma anche cura

    Una dieta corretta non agisce solo come scudo, ma anche come toppa: scegliendo vegetali e cereali integrali si possono far regredire alcune malattie, riducendo nettamente sintomi ed impatto
    sul paziente

PER ULTERIORI INFORMAZIONI:

Colin Campbell, Thomas Campbell II “The China study. Lo studio più completo sull’alimentazione mai condotto finora”, Macro Edizioni 2011, 400 p., 20 Euro

Matteo Clerici

ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
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