Celle a combustibile e dell'idrogeno
17 Ottobre 2007
La Commissione europea ha presentato la sua proposta per un’iniziativa tecnologica congiunta (ITC) nel campo delle celle a combustibile e dell’idrogeno, la Commissione spera che il nuovo
partenariato pubblico-privato possa promuovere lo sviluppo delle tecnologie all’idrogeno fino a un loro lancio sul mercato tra il 2010 e il 2020.
«L’Europa deve far fronte all’importante sfida dell’approvvigionamento energetico, cercando al contempo di contrastare il cambiamento climatico, proteggere l’ambiente e mantenere
un’economia competitiva. Le tecnologie basate sulle celle a combustibile e sull’idrogeno possono aiutarci a raggiungere tutti questi obiettivi», ha dichiarato il commissario europeo per
la Scienza e la ricerca Janez Potocnik. «L’iniziativa tecnologica congiunta per le celle a combustibile e l’idrogeno rappresenta un importante passo verso la definizione di un programma
di ricerca, sviluppo e attuazione, necessario all’Europa per portare queste tecnologie sul mercato.»
La Commissione europea stanzierà fino a 470 Mio EUR a favore del progetto nei prossimi sei anni e a tale importo dovranno aggiungersi investimenti privati di pari entità.
Le celle a combustibile convertono combustibile e ossigeno in elettricità, calore ed acqua in maniera efficiente. Possono essere utilizzate in numerosi dispositivi, quali telefoni
cellulari e laptop, nonché automobili, autobus, navi, aeroplani e generatori di corrente. Esistono tuttavia vari ostacoli al loro ulteriore sviluppo e impiego.
Fra le questioni ancora da risolvere figurano il costo e la durata delle celle a combustibile, la produzione sostenibile dell’idrogeno, nonché il suo stoccaggio e la sua distribuzione in
maniera sicura ed efficiente.
Il superamento delle barriere tecniche che ostacolano l’ulteriore sviluppo di queste tecnologie richiederà complesse ricerche che nessuna organizzazione è in grado di svolgere da
sola. Mancano inoltre un piano di bilancio concordato a lungo termine e una strategia tesa a incoraggiare l’industria a investire più risorse in questo campo. Nell’ambito del programma
di ricerca dell’UE sono inoltre insufficienti i legami tra la ricerca di base e i progetti dimostrativi europei.
Unendo in un’unica iniziativa attori pubblici e privati, la Commissione spera di risolvere questi problemi e intende garantire che l’UE non perda terreno rispetto alla concorrenza
internazionale in questo settore. Stati Uniti e Giappone vantano programmi di ricerca sull’idrogeno e sulle celle a combustibile nell’ambito dei quali governo e industria collaborano a stretto
contatto.
L’iniziativa tecnologica congiunta sulle celle a combustibile e l’idrogeno è la quinta iniziativa proposta dalla Commissione. I ministri della Ricerca dell’UE hanno discusso su quattro
altre ITC in occasione della recente riunione del Consiglio. Una decisione finale su tali iniziative è prevista per novembre. È anche in programma una sesta ITC sul monitoraggio
globale per l’ambiente e la sicurezza (GMES).
La Commissione ha inoltre avviato misure per semplificare l’omologazione delle auto a idrogeno. Attualmente i veicoli a idrogeno non sono contemplati dal sistema di omologazione CEE del veicolo
completo, grazie al quale un veicolo omologato in uno Stato membro può essere venduto in tutta l’UE. Ciò significa che se un veicolo ottiene l’omologazione in uno Stato membro,
questa omologazione può non essere riconosciuta altrove.
La nuova proposta consentirà ai veicoli a idrogeno di essere trattati come i veicoli convenzionali, facendo risparmiare ai produttori fino a 124 Mio EUR in spese di omologazione nel
periodo 2017-2025. Nell’ottica di garantire la sicurezza dei veicoli a idrogeno, la proposta della Commissione definisce i requisiti tecnici dei componenti dei veicoli basati su tale
tecnologia.
«L’introduzione dei veicoli a idrogeno può rendere l’aria dell’UE più pulita e ridurre la sua dipendenza dai combustibili fossili», ha affermato Günter Verheugen,
commissario dell’UE per le Imprese e l’industria. «La definizione di norme comuni sosterrà l’introduzione di questi veicoli e garantirà ai cittadini un’elevata sicurezza.
Rafforzerà inoltre la competitività dei produttori europei.»
L’eurodeputato dei Verdi, Claude Turmes, ha tuttavia sollevato critiche, mettendo in dubbio l’attuabilità delle tecnologie all’idrogeno. «Esistono soluzioni chiare al danno
ambientale provocato dalle emissioni dei veicoli, che sono in grado di fornire risultati tangibili a breve termine, quali ad esempio l’applicazione di norme di efficienza ambiziose o la
promozione dei veicoli ibridi. La Commissione dovrebbe avere il coraggio di promuovere queste soluzioni nell’ambito di una politica dei trasporti sostenibile, evitando di ricorrere alla cortina
fumogena dei veicoli a idrogeno», ha dichiarato il deputato.