Birra Collesi: L’artigianale di Apecchio trionfa in Germania, Australia, Usa e Spagna

26 Maggio 2017
Apecchio (PU, Marche) – È ancora emozionato mentre sfoglia le mail in arrivo e controlla i risultati che lo vedono primeggiare, categoria dopo categoria, competitor dopo competitor, nei concorsi internazionali che attestano le migliori birre del mondo.
Siamo a quota 76, ma i premi, per Giuseppe Collesi, patron dell’omonima Fabbrica della Birra – Tenute Collesi di Apecchio, piccolo paese abbarbicato sul Monte Nerone, nel cuore dell’Appennino marchigiano, continuano a essere una sorpresa e un orgoglio.
Gli ultimi in ordine di tempo sono quelli arrivati dalla patria della birra, la Germania, che ha certificato che la Ubi di Collesi – la rossa non pastorizzata a rifermentazione naturale in bottiglia, di grande carattere e gusto dolce – meritasse il massimo riconoscimento, la medaglia “Platinum” all’ultimo “Meiningers International Craft Beer Awards” 2017, unica italiana ad ottenere il riconoscimento di platino, tra le quasi 1000 aziende partecipanti da 28 paesi del mondo.

Poco prima sono arrivate: la medaglia d’argento per la Blanche Collesi – coi suoi sentori di fiori e frutta esotica e da note di agrumi – che ha ricevuto gli encomi del “Tasting – World Beer Championships (USA) e i 3 premi, la medaglia d’oro per la Maior, d’argento per la Ipa, quella di bronzo per la Ubi, assegnati dal “2017 Australian International Beer Awards”. Premi che, a inizio 2017, sono stati assegnati anche alla Alter (medaglia d’oro) e ancora una volta alla Blanche (bronzo) dal “Barcelona Beer Challenge”.
“Il nostro impegno quotidiano – sottolinea Giuseppe Collesi – nella ricerca dell’eccellenza, nel rispetto delle materie prime che provengono dal nostro territorio, l’acqua che sgorga dal Nerone purissima e di pregio, e l’orzo che cresce nei terreni incontaminati di famiglia, è immutato sin da quando, poco più di 10 anni fa, abbiamo avviato il progetto di microbirrificio. Ricevere questi attestati di prestigio è per noi una gratificazione degli sforzi fatti ma soprattutto un omaggio al nostro territorio, a cui dobbiamo tanto”. Territorio che ha premiato, di recente, l’impegno profuso dal presidente a cui è stato consegnato, nell’aprile 2017, il Sigillo d’Ateneo dall’Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo” per “i suoi meriti imprenditoriali e per il costante legame con la terra delle sue radici”. Quel borgo, Apecchio, terra di confine tra Marche e Umbria, in cui Giuseppe Collesi ha trasformato una passione in un prodotto iconico del Made in Italy.
Un lavoro incessante che vede la Fabbrica della Birra – Tenute Collesi in prima linea sia nella produzione di una birra di qualità, sia nella valorizzazione e tutela delle materie prime del territorio, sia nella difesa di una categoria, quella dei produttori di birra artigianale. È infatti dello scorso anno l’approvazione della legge (collegato agricoltura contenuto nel DDL S 1328-B – Disposizioni in materia di semplificazione, razionalizzazione, competitività per l’agroalimentare), che regola la categoria con una definizione giuridica ad hoc. La birra artigianale viene oggi definita tale se prodotta da piccoli birrifici indipendenti e non sottoposta né a pastorizzazione né a microfiltrazione. Determinante è stata la spinta della Città della Birra, Apecchio, e quella di Giuseppe Collesi, che ha firmato la proposta depositata in Commissione Agricoltura della Camera.
http://www.collesi.com
Fb: Tenute Collesi
Chiara Danielli
Redazione Newsfood.com