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BIOFACH: L’edizione 2015 del salone si svolgerà dall’11 al 14 febbraio nel comprensorio fieristico di Norimberga

BIOFACH: L’edizione  2015 del salone si svolgerà dall’11 al 14 febbraio nel comprensorio fieristico di Norimberga

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Negli ultimi dieci anni il fatturato dell’intero settore biologico è triplicato fino a raggiungere i 7,55 mld di EUR, questi i dati rilevati dal Bund Ökologische Lebensmittelwirtschaft – BÖLW (Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare) di Berlino (D).

Secondo il barometro delle vendite del Bundesverband Naturkost Naturwaren – BNN (Federazione tedesca dell’alimentazione e dei prodotti naturali) di Berlino (D), nel 2013 sopra i banconi dei negozi biologici in Germania sono passati prodotti per circa 2,5 mld di EUR.

Il bio si mantiene inalterato sulla rotta del successo: nel primo semestre del 2014 i fatturati sono nuovamente aumentati con una percentuale che tocca quasi la doppia cifra. Ora si tratta di impostare le strutture in modo che reggano con sicurezza il futuro e di sfruttare i potenziali esistenti per profilarsi ulteriormente.

L’appuntamento annuale di settore per gli attori appartenenti a tutti i canali commerciali e di distribuzione biologici è, puntuale per l’avvio di stagione a febbraio, il BIOFACH: la prossima edizione del salone si svolgerà dall’11 al 14 febbraio nel comprensorio fieristico di Norimberga.

Nel 2015 al Salone leader mondiale degli alimenti biologici si attendono ancora una volta più di 42.000 visitatori professionali: figure che, insieme a esponenti del mondo pubblico-istituzionale, politico e dei mass media, daranno forma al futuro del settore. Le sfide poste al commercio sono molteplici. Nel competere per assicurarsi l’attenzione della clientela si devono studiare oggi nuove soluzioni, creare eventi di acquisto e presentare di continuo innovazioni. Il comparto troverà tutte le ispirazioni in merito al BIOFACH che, anche il prossimo febbraio, invita nuovamente i gestori di negozi biologici all’Incontro del commercio specializzato “Fachhandelstreff” con i suoi Forum e Club.

Sviluppo espansivo del commercio e crescente interesse dei consumatori

La base del costante aumento del commercio biologico è un significativo potenziamento della superficie di vendita a disposizione di tali prodotti. Nel 2013, con 105 mercati bio, il numero di negozi che ha aperto le sue porte in Germania non è mai stato tanto alto in precedenza: si è trattato infatti di un 30 percento in più di nuove aperture rispetto all’anno prima. Stando alle ricerche effettuate dalla piattaforma di informazioni Bio-Markt.info di Lauterbach (D), ciò corrisponde a un incremento della superficie di vendita pari a poco meno di 46.000 metri quadri. La stessa è quindi praticamente raddoppiata nel giro di un decennio. Lo sviluppo espansivo del commercio va di pari passo con il crescente interesse dei consumatori per gli alimenti biologici. Nell’attuale barometro ecologico della BMEL il 23 percento degli intervistati al di sotto dei 30 anni ha dichiarato di scegliere più spesso alimenti di provenienza ecologica, vale a dire il 9 percento in più dell’anno antecedente. A guadagnare punti tra le generazioni più giovani sono specialmente i prodotti convenience senza carne. Secondo il panel commerciale Biovista si sta evidenziando un forte trend verso l’alimentazione vegana. Nel primo semestre del 2014, ad esempio, le vendite di articoli come il tofu o le creme vegetali da spalmare sul pane sono salite rispettivamente del 20, ovvero di poco meno del 30 percento.

In pieno trend: grandi centri acquisti e filialisti

Dal lato commerciale ci si evolve verso centri acquisti di dimensione maggiore. La superficie di vendita media di un nuovo negozio si aggira tra i 450 e i 500 metri quadri. In questo modo si delinea un netto cambiamento strutturale in direzione del supermercato biologico. Negli scorsi dieci anni il numero degli stessi è sestuplicato. Pressoché la metà di tutti i mercati e supermercati bio è nelle mani di un filialista. Attualmente, ad esempio, esistono in Germania 22 imprese commerciali biologiche che gestiscono cinque o più punti vendita a livello locale, regionale o nazionale e, con la loro espansione, sviluppano ulteriormente il mercato in modo mirato. Agisce qui da leader l’area filiali del grossista biologico Dennree con un totale di 130 mercati bio Denn’s: nel solo 2013 l’azienda di Töpen ha aperto ben 23 nuove filiali. Al secondo posto si colloca la casa commerciale biologica Alnatura di Darmstädt che, lo scorso anno, ha ampliato ancora la sua rete di filiali aprendo 11 nuovi supermercati bio e portandosi così a un totale di 83 negozi Alnatura. Oltre a queste due aziende operanti su scala nazionale, Denn’s e Alnatura, stanno accelerando la velocità di espansione anche attori regionali come, ad esempio, la Biocompany di Berlino. Grazie ad altre nuove aperture nel 2014 l’ampliamento della superficie commerciale a disposizione degli alimenti biologici proseguirà quindi inalterato.

“Abbiamo deciso per tempo di velocizzare il tutto e gestiamo ormai 35 filiali. Negli ultimi anni siamo riusciti ad aprire da cinque a sette negozi nuovi all’anno e intendiamo continuare con questi ritmi di crescita”, spiega Georg Kaiser, amministratore delegato della Bio Company di Berlino. Riponendo il suo accento regionale nella capitale la Bio Company punta su un profilo ben definito. “Negli ultimi dodici anni la superficie occupata dai negozi a Berlino e nel Brandeburgo è aumentata del 750 percento”, continua Georg Kaiser.

Richiesti: spirito imprenditoriale e soluzioni individuali

Al momento, a fronte del trend di crescita positivo, non è comunque consigliabile riposarsi sugli allori, sostiene il consulente di comunicazione Klaus Braun di Speyer am Rhein (D). Tuttavia egli teme che, attualmente, troppi attori tendano ad adagiarsi sui profitti economici odierni. “Si preoccupano in prima linea di consolidare il momentaneo successo monetario e, così facendo, pongono i fondamenti per un imminente fallimento proprio nella loro fase più alta”, constata il consulente in tono provocante in un “intervento” pubblicato di recente.

Nel commercio al dettaglio la concorrenza slitta sempre più da un sistema composto da imprese di svariata impostazione gestite dai rispettivi titolari in gara tra loro a una competizione strutturale nella quale i sistemi organizzati in filiali occupano una quota di mercato che si sta ingrandendo a velocità vertiginosa. “Nonostante in molti luoghi i negozi al dettaglio gestiti dai titolari riescano ancora a tener testa a questa situazione, in alcune grandi città si può già constatare come l’ondata della filializzazione (con negozi ad alto livello) si accompagni a una crescente uniformità, anonimità e monotonia dell’offerta”, constata Braun. Armandosi di coraggio e di spirito imprenditoriale il settore deve elaborare soluzioni individuali non rivisitate e creare così eventi di acquisto per i consumatori, sollecita Braun. “Concetti come il gusto, il fair trade, la regionalità, le manufatture, lo slow food e il vegano stanno soppiantando il carattere di esclusività che, in origine, distingueva il bio dalla ‘massa grigia’ del dettaglio alimentare convenzionale”, teme Braun. “Il settore non può rischiare che il bio perda il suo ruolo di antesignano”.

Per Michael Radau, presidente del CdA della SuperBioMarkt AG di Münster (D), l’adagiarsi sul raggiunto non è di certo un’opzione percorribile. A suo parere il commercio biologico vive dell’input innovativo e ha il compito di essere sempre un passo più avanti degli altri canali di vendita. “Anche in futuro terremo d’occhio la situazione per capire quali sono i temi e le innovazioni che ci permettono di progredire”, sostiene convinto Michael Radau.

Il Biofach

Freschezza, internazionalità e forza innovativa sono gli elementi che contraddistinguono il BIOFACH e ne fanno il Salone Leader Mondiale degli Alimenti Biologici. In febbraio, assieme al VIVANESS (Salone Internazionale della Cosmesi Naturale), esso riunisce ogni anno a Norimberga circa 2.300 espositori, provenienti per più di due terzi dall’estero, e più di 40.000 visitatori professionali da circa 130 paesi. Con il patrocinio dell’IFOAM (Federazione mondiale dei movimenti dell’agricoltura biologica) e il BÖLW (Unione tedesca degli operatori economici del settore ecologico alimentare) come ente promotore nazionale, il BIOFACH garantisce un’alta qualità costante dei prodotti esposti grazie a severi criteri di ammissione. Il BIOFACH è presente in tutto il mondo con manifestazioni proprie in Giappone, negli Stati Uniti, nel Sudamerica, in Cina e in India.

Redazione Newsfood.com

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