Bambini: se mangiano frutta, mangiano meno snack

Frutta, un doppio vantaggio. Da un lato fa bene di per sé, dall’altro spinge bambini e ragazzi a consumare meno snack e cibo spazzatura in generale.

E’ la conclusione di una ricerca dell’Università di Oslo (sezione Facoltà di Medicina, Dipartimento di Nutrizione), diretta dalla dottoressa Nina Overby e pubblicata sul “American Journal of Clinical Nutrition”.

Gli scienziati sono partiti da un ipotesi precisa: frutta e verdura agiscono da scudo contro tumori e malattie cardiovascolari e, sopratutto, riducono la voglia di alimenti ricchi di grassi e
zuccheri.

Per verificare ciò, gli esperti hanno esaminato la situazione di 1500 bambini (6-7 anni), residenti in 27 scuole nazionali. Periodo preso in considerazione, 2001-2008: nel primo anno
nessuna scuola aveva programmi di gestione alimentare, nell’ultimo 15 istituti gestiva programmi di distribuzione di frutta.

Allora, la dottoressa e compagni hanno rilevato come gli istituti con programmi alimentari avevano visto ridotto il consumo di cibo spazzatura: da 6,9 a 4,6 occasioni di consumo alla settimana.
Inoltre, come prevedibile, era aumentato il consumo di frutta, fino a 4,1 occasioni di consumo..

Tuttavia, spiegano i ricercatori, gli effetti positivi più notevoli erano sui bimbi con genitori poco scolarizzati (niente diploma). In questi casi, il consumo di junk food era passato
da 7,8 alla settimana a 4, con una diminuzione pari a 3,8 (maggiore del valore medio di 2,8): interessante rete sociale, capace di ridurre i costi per la sanità pubblica.

Infine, Overby ritiene “Notevole” come sian bastati solo 7 anni per ridurre di 2,3 porzioni il consumo di snack, segno di sinergia positiva insegnanti-bimbi per l’alimentazione sana.

Matteo Clerici

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