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Baglio di Pianetto: il sogno realizzato del Conte Marzotto, protagonista del Made in Italy nella Moda e ora del Vino

Baglio di Pianetto: il sogno realizzato del Conte Marzotto, protagonista del Made in Italy nella Moda e ora del Vino

By Giuseppe

Intervista di Newsfood.com ad Alberto Buratto, CEO di Baglio di Pianetto,
un veneto rapito dalla Sicilia

Paolo Marzotto con la moglie Carolina: Amore, passione e Buon Vino - Vinitaly 2014

Dott. Buratto da dove nasce l’idea di Baglio di Pianetto?
Baglio di Pianetto è il progetto vitivinicolo del conte Paolo Marzotto (vedi video intervista fatta a Vinitaly) e la realizzazione del suo sogno di fondare uno chateau per la produzione di vini di alta qualità, che sappiano combinare l’unicità del terroir siciliano, e la tradizione delle sue uve autoctone, all’eleganza e alla raffinatezza dei vitigni francesi. L’azienda nasce nel 1997, quando il conte si trasferì dal suo Veneto in Sicilia. Oggi la seconda e terza generazione affiancano il fondatore in quest’impresa con la stessa devozione e lo stesso entusiasmo. Determinazione, passione e tradizione sono i valori portanti che hanno condotto Baglio di Pianetto a essere espressione dello storico impegno imprenditoriale della famiglia Marzotto.

Dove si trova l’azienda e com’è organizzata?
L’azienda è organizzata su due tenute: quella principale di Pianetto, situata nel comune di Santa Cristina Gela, nella zona della DOC Monreale, in provincia di Palermo, e la cantina di Baroni nel comune di Noto, in provincia di Siracusa, a pochi chilometri dal mare.

Quali sono le caratteristiche pedoclimatiche nelle due sedi aziendali e che vitigni vengono coltivati?
A Pianetto i vigneti si trovano ad un’altitudine di circa 650 metri e si estendono in una superficie di 88 ettari, 61 in produzione, 5 in fase di reimpianto, 3 ad uliveto. L’area è costantemente ventilata e sottoposta a elevate escursioni termiche fra giorno e notte e, trattandosi di una località montana, gli inverni sono rigidi e piovosi. I vitigni coltivati in quest’area sono: Insolia, Catarratto, Viognier per i bianchi e Merlot, Petit Verdot e Cabernet Sauvignon per i rossi. Baroni invece gode del solleone siciliano che impregna il terreno di calore, che viene poi rilasciato durante la notte e mitigato da frequenti brezze marine. I terreni, su una superficie di 70 ettari, sono magri e sassosi di natura calcarea. L’area vitata è di 39 ettari dove vengono coltivati Moscato, Nero d’Avola, Frappato e Syrah.

Quali sono i Vini firmati Baglio di Pianetto?
La Baglio di Pianetto ha tre linee di prodotti: Origins, Riserve e BDP Y.
I vini Orgins simboleggiano la volontà di produrre etichette che uniscano al carattere della Sicilia l’eleganza della Francia. Questi sono Il Ficiligno, lo Shymer e il Ramione, che sono blend di uve siciliane e francesi.
Le Riserve nascono dall’impegno di perseguire qualità, unicità e innovazione e sono rappresentate dai vini Il Ginolfo, il Salici, il Cembali, il Carduni e il Ra’is, che sono monovarietali autoctoni e alloctoni, espressione elegante del vitigno in purezza e del suo legame con il territorio.
B.D.P. Y è una linea caratterizzata da vini freschi e piacevoli, che esaltano il carattere dei vitigni che da secoli vengono allevati in Sicilia.

Qual è la posizione dell’azienda dal punto di vista dell’ecosostenibilità?
Baglio di Pianetto è impegnata su questo fronte attraverso diverse scelte agricole e produttive. Nel 2006 abbiamo avviato il progetto di recupero dell’acqua, nel 2010 abbiamo installato un impianto fotovoltaico di 256,6 Kwp con riduzione delle emissioni di C02 di 184.488 kg annui e con il 2015 avremo convertito tutti i vigneti ed uliveti ad agricoltura biologica. Dal 2013 infatti aderiamo al protocollo di agricoltura biologica sia per il processo di coltivazione che per quello di vinificazione.

Quali sono le principali novità di Baglio di Pianetto?
La novità più grande riguarda la presentazione di “Agnus”, Riserva 2010, che è avvenuta durante lo scorso Vinitaly. Si tratta di un vino che porta in etichetta solo la firma del conte Paolo Marzotto e l’annata sul tappo, senza alcuna indicazione della denominazione, a dimostrazione che le emozioni non si possono codificare. Agnus è il simbolo dell’amore del Conte Paolo Marzotto per la Sicilia.
Inoltre, il Cembali 2007, una delle migliori espressioni di Nero D’Avola, dopo essersi aggiudicato i 90 punti di Wine Spectator, è stato selezionato per fare parte della carta dei vini di Air Dolomiti, fino al prossimo 31 luglio 2014.
Infine, la cantina ha lanciato anche una nuova veste web, il sito www.bagliodipianetto.com ha un’immagine grafica rinnovata e nuovi contenuti multimediali. I visitatori possono così conoscere la storia e la filosofia aziendale, le caratteristiche del terroir, i luoghi di produzione e le etichette.
Baglio di Pianetto è sinonimo di vini bianchi e rossi, che sanno interpretare la tradizione dei vitigni siciliani e l’eleganza di quelli francesi.
Le etichette più rappresentative sono il Ficiligno, prodotto da Insolia e Viognier, lo Shymer, da uve Syrah e Merlot, il Ramione, unione di Nero D’Avola e Merlot, il Cembali, 100% Nero d’Avola e il Ginolfo, Viognier in purezza.

Redazione Newsfood.com

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