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Auricoloterapia, il benessere a partire dall’orecchio

Auricoloterapia, il benessere a partire dall’orecchio

By Redazione

L’Auricoloterapia è una pratica medica appartenente alle Medicine non convenzionali che, in virtù del
suo forte fondamento scientifico, è stata validata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità come disciplina terapeutica e diagnostica a tutti gli effetti. Principio cardine di
questa disciplina è l’esistenza di una stretta relazione tra orecchio e sistema nervoso centrale che rende possibile la cura e il benessere dell’individuo attraverso la stimolazione del
padiglione auricolare.

Questa disciplina, ancora poco conosciuta in occidente, ha una storia piuttosto recente, nasce dalla medicina ufficiale nel 1957 in Francia dagli studi di un medico di Lione, il dottor Paul
Nogier, unanimamente riconosciuto come il padre di questa disciplina.

Negli ultimi anni l’interesse di clinici e ricercatori per l’Auricoloterapia è andato crescendo: sono stati prodotti numerosi lavori scientifici che hanno permesso di studiarne le basi
neurobiologiche e di validare nuove applicazioni cliniche. I principali campi d’intervento di questa nuova pratica medica sono: il dolore, i disturbi d’ansia e patologie correlate, l’insonnia,
il tabagismo, le dipendenze da sostanze, lo stress, l’obesità e disturbi del comportamento alimentare.

Forme antiche e rudimentali di Auricoloterapia sono rintracciabili nelle tradizioni mediche delle civiltà del passato; nella storia della medicina egiziana, greca e romana ci sono delle
tracce di sistemi di cura legate soprattutto a patologie dolorose che interessavano il padiglione auricolare. Dalla medicina arabo-ottomana dell’XI secolo fino al Seicento si hanno numerose
testimonianze sulla cauterizzazione del padiglione auricolare nella cura del dolore.

Tra Settecento e Ottocento questo metodo ha continuato ad essere attivo, per essere poi alla fine del IX secolo dimenticato dalla medicina ufficiale, e preso in considerazione solo da guaritori
popolari legati spesso ad ordini religiosi. Arrivati alla storia moderna di queste tecniche di stimolazione del padiglione auricolare ci ricolleghiamo al francese Paul Nogier il quale
iniziò personalmente a praticare la tecnica di cauterizzare e poi a stimolare con aghi il padiglione auricolare dopo aver visto guarire pazienti affetti da sciatalgia con queste
tecniche.

Questa pratica medica oltre che in Francia ebbe una rapidissima diffusione anche in Cina dove venne ribattezzata come “Agopuntura Auricolare”. Queste due scuole hanno percorso strade
differenti, quella francese è sfociata nella Auricolomedicina, mentre quella cinese è rimasta legata agli aspetti della Medicina Tradizionale Cinese con annesso lo studio del
padiglione. Attualmente grazie alla tecnologia e alla comunicazione l’Auricoloterapia si sta divulgando come pratica medica in tutto il mondo.

Il Padiglione Auricolare costituisce dunque un microsistema sul quale è presente la rappresentazione di tutto l’organismo; infatti nello stesso si può riconoscere l’immagine di un
feto rovesciato. L’esame del Padiglione Auricolare fornisce delle informazioni non solo sulla localizzazione, ma anche sulla natura e sulla durata della patologia; la diagnosi auricolare offre
la possibilità di avere un quadro complessivo dei problemi del paziente, permettendo di affrontare, nella stessa seduta, un ampio campo di disturbi. (diagnosi ispettiva, palpatoria,
elettrica)

La ricerca scientifica alle spalle di queste autoterapie è oggi alla portata di tutti grazie al libro “Conoscere l’Auricoloterapia” realizzato dall’azienda e scritto dal dott. Giancarlo
Bazzoni a disposizione nelle farmacie e nelle librerie, è un volume di rapida consultazione per chi già conosce l’Auricoloterapia e un’opportunità, per chi non è
pratico della materia, di affacciarsi a questa meravigliosa disciplina scoprendone i benefici.

I prodotti che questa azienda propone sono delle Autoterapie Auricolari Magnetiche di Starbene, con le quali è possibile migliorare il proprio stato di benessere in maniera non invasiva,
senza controindicazioni ed in totale autonomia. Le autoterapie uniscono i principi dell’Auricolotarapia ad una nuova tecnologia brevettata: una coppia di biomagneti che senza forare l’orecchio
esercitano una pressione calibrata in specifici punti o zone del padiglione auricolare, portando benefici in maniera sana. Composti da terre rare e ricoperti in oro 24 carati, i biomagneti
delle sei autoterapie hanno tutti forme differenti per adattarsi sia alla funzione che devono svolgere, sia alla diversa zona da stimolare; sono pratici, sicuri, facili da applicare, efficaci e
soprattutto naturali.

Valentina Colapietro
Newsfood.com

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