Associazione Carlo Cattaneo Lugano: La crisi dell’identità dei popoli e delle persone

17 Giugno 2014
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Date: Tue, 17 Jun 2014 16:03:43
Subject: Associazione Carlo Cattaneo Lugano – Assemblea annuale sul tema: LA CRISI DELL’IDENTITA’ DEI POPOLI E DELLE PERSONE – Franco Zambelloni – Hotel Splendide Lugano – ASSOEDILIZIA – Istituto Europa Asia
Conferenza di Franco Zambelloni all’assemblea annuale della Carlo Cattaneo a Lugano
LA CRISI DELL’IDENTITA’ DEI POPOLI E DELLE PERSONE
Colombo Clerici: “L’ Associazione Carlo Cattaneo, per la difesa, la tutela e la promozione della lingua e della cultura italiane, come fattori di identita’, anche dei ticinesi.”
Benito Sicchiero
L’identità dei popoli è in crisi: per l’omologazione aodotti, per i mezzi di comunicazione di massa che diffondono i medesimi messaggi, la medesima cultura; e soprattutto per il cambiamento costante cui è naturalmente sottoposta. Il mondo occidentale trae il concetto di democrazia dall’antica Atene: ma sarebbero ammissibili oggi la schiavitù, l’emarginazione femminile, il voto per censo? Si aggiunga l’immigrazione di etnie che, forti di una “loro” identità, rifiutano l’integrazione. L’identità resiste solo nelle piccole comunità che pagano comunque lo scotto dell’intolleranza e del conformismo. E la crisi vissuta dai popoli vale anche per il singolo individuo.
Questa, in estrema sintesi, la risposta dal filosofo prof. Franco Zambelloni (lui preferisce definirsi insegnante di filosofia) a “L’identità: le radici del passato e l’incertezza del futuro”, tema della conferenza attualissima (basti pensare al referendum svizzero dello scorso 9 febbraio vinto dagli anti-immigrazione) organizzata a Lugano dell’Associazione Carlo Cattaneo con il centro culturale LAC Lugano Arte e Cultura, il Patrocinio del Municipio di Lugano e del Consolato Generale d’Italia a Lugano a conclusione dell’assemblea annuale dell’Associazione.
Il tema della conferenza nasceva dalla riflessione sul fatto che, come ogni persona, così anche ogni nazione ha bisogno di identità; come ciascuna persona, ogni nazione può sentirsi attaccata e vuole difendere la sua identità minacciata. L’identità, tuttavia, sia del singolo, sia della nazione, è un processo dialettico che richiede un costante rapporto con se stessi e con l’ ”altro” e non si conquista, ne’con la forza, ne’ con la ragione, ma con il sentimento e l’ affezione ..
Franco Zambelloni, lombardo di origine, è stato dapprima assistente ordinario di Storia della filosofia all’Università di Pavia, poi docente di pedagogia e filosofia alla Scuola Magistrale di Lugano e di filosofia al Liceo di Mendrisio. Nelle sue pubblicazioni si è occupato di filosofia, pedagogia e aspetti culturali del Ticino.
L’Associazione culturale presieduta da Paolo Grandi, che ne ha illustrato storia e obiettivi, è stata costituita nel 1992, su ispirazione di Giovanni Spadolini, per parte italiana dall’ambasciatore Salvatore Zotta e da Achille Colombo Clerici che ha guidato la compagine di fondatori italiani e, per parte svizzera, da Franco Masoni Fontana, che ne assunse la prima presidenza, Paolo Grandi, Riccardo Moscatelli ; al fine di promuovere le relazioni culturali fra Svizzera e Italia nell’ambito letterario, artistico, sociale, economico, commerciale e politico; offrendo ai soci e al pubblico conferenze, incontri, dibattiti, studi, ricerche, pubblicazioni e contribuendo all’organizzazione di premi, borse di studio e iniziative diverse, tra cui la pubblicazione di 70 quaderni sulle più diverse tematiche comuni ai due Paesi. “E per la difesa e la tutela – sottolinea il presidente di Assoedilizia e dell’Istituto Europa Asia Achille Colombo Clerici richiamandosi al tema della conferenza – della cultura e della lingua italiana, quali determinanti fattori di identità del popolo”.
Tra i soci fondatori nomi illustri del patriziato e dell’alta borghesia lombarda: oltre a Colombo Clerici, Gaetano Barbiano di Belgiojoso, Angelo Caloia, Alberto Falck, Bernardo Negri da Oleggio, Eugenio Radice Fossati, Salvatore Zotta (ambasciatore).
L’Ambasciatore d’Italia a Berna Cosimo Risi, presente con il Console generale a Lugano ministro Marcello Fondi ed altre personalità, ha portato il tema identità e integrazione all’attualità.
Per quanto riguarda la Svizzera e l’Unione Europea che la circonda, mentre cresce l’ostilità dei cittadini elvetici a una maggiore integrazione nella UE (solo il 17%, è stato detto, è favorevole), le istituzioni tentano di ricucire in maniera organizzata una serie di accordi bilaterali.
Una soluzione auspicabile per l’intero continente sarebbe una unione di Stati e di popoli, mantenendo le diversità.
foto:
– Achille Colombo Clerici con Franco Masoni Fontana
– con l’amb. Cosimo Risi
– con il ministro Marcello Fondi
– con Paolo Grandi
– Con Bossi Fedrigotti
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