Alzheimer, speranze dall’alimentazione

23 Novembre 2017
Un nuovo cocktail energetico per combattere la malattia

Usare l’alimentazione per aiutare i malati di Alzheimer.
Questo l’obiettivo di una ricerca del’Università di Homburg, diretta dal dottor Tobias Hartmann e pubblicata su “The Lancet Neurology”.
Il lavoro del team di Homburg, finanziato dall’Unione Europea, è iniziato con la selezione di 311 volontari, malati di Alzheimer in cura presso 11 centri di 4 nazioni diverse: Finlandia, Germania, Olanda e Svezia.
Tali persone sono state divise in due gruppi. Il primo ha ricevuto una bevanda energetica a base di acidi grassi omega 3, fosfolipidi, vitamine del gruppo B (B6, B12 e acido folico), vitamine C ed E, selenio, colina e uridina monofosfato. Al secondo una bevanda di controllo di pari contenuto energetico.
Una serie di esami, condotti nelle varie fasi del test, hanno mostrato come il primo gruppo avesse una ridotta ’atrofia cerebrale ed una maggiore funzionalità di ippocampo e dei ventricoli.
Gli scienziati si dicono soddisfatti, nonostante ad oggi il cocktail non possa essere considerata una cura. Conclude il dottor Hartmann: “L’intervento nutrizionale non rappresenta la soluzione alla malattia di Alzheimer. Ma adesso sappiamo che prima si interviene anche in questo modo, maggiori sono i vantaggi per i pazienti”.
Matteo Clerici
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