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AGRICOLTURA: MISURE PER 400 MILIONI DI EURO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2021

AGRICOLTURA: MISURE PER 400 MILIONI DI EURO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2021

By Giuseppe

 

AGRICOLTURA: MISURE PER 400 MILIONI DI EURO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2021

 

Fondi e azioni per l’agricoltura nella legge di bilancio del 2021 in discussione, già inserite.

Data: 21 dicembre 2020
Testo a commento di Giampietro Comolli
Leggiamo solo oggi come info-stampa (vedi in calce all’articolo) , ci permettiamo di esprimere un parere che va al di là delle logiche di bilancio dello Stato, della stessa contingente situazione pandemica, delle sollecitazioni sicuramente espresse dalle strutture più o meno rappresentative del mondo agricolo. 
Parlo e commento soprattutto da ex agricoltore e da operatore da 50 anni nel mondo rurale. Ricordo la famosa Vertenza-Europa del 1983 ad Atene sede della assemblea di sherpa e di ministri dell’Agricoltura (era ministro il liberale Pandolfi) quando il presidente Lo Bianco (Coldiretti) mi chiese di buttare giù qualche riga di visione per il mondo vitivinicolo italiano.
Fui onorato di vedere, io misero segretario di zona di una Coldiretti di provincia, arrivare a tanto. Altri colleghi scrissero di zucchero, pomodoro, olio, formaggi, frutta, ortaggi, salumi…purtroppo molte idee lasciate cadere dalle stessa Politica di allora.
Segnalai l’importanza di una visione del made in Italy più autorevole.
Ma veniamo alle misure per 400 mio/euro inserite nel bilancio 2021 dello Stato. Quindi spese/misure prettamente collegate al sostegno delle attività agricole-alimentari-forestali e non industriali e commerciali.  In primis avrei cercato di mobilitare ogni azione politica, con norme e supporti necessari economici, per non perdere i fondi Pac e Ocm non utilizzati negli anni 2019-2020 in scadenza e poi non più replicabili, visto che la UE ha mollato i cordoni dell’austerity sui diversi aiuti di Stato.
Nelle leggi recenti e nei vari Dpcm abbiamo visto inserire formule spesso ai margini dei limiti,  diritti e doveri uguali per tutti i cittadini, espressi con ristori e assistenzialismo differenziato da regione a regione, da problema a problema!!
Il 2021 dovrebbe realmente dare al “comparto primario”, nella forma e nella sostanza, quel ruolo anche di segnale e innovazione che la UE si attende con le diverse riforme in sospeso nel nostro paese. Penso al legame agricoltura-ambiente-sostenibilità-green-biologico-difesa colture-nospreco…
Mi sembra una scelta da perseguire l’esonero contributivo per le giovani imprese agricole ma avrei accentuato un peso ulteriore per i giovani e meno giovani che “restano” a presidiare con una attività agricola attiva in territori svantaggiati e difficili dando un valore maggiore alla multifunzionalità (servizi socio-agrari) e alla funzione vitale del territorio stesso attraverso colture che aiutino a regimare e governare le acque di superficie puntando sulla raccolta dell’acqua naturale.  Sulla esenzione Irpef per i redditi di proprietà e di lavoro derivanti, avrei fatto un distinguo di merito e di valore collegando la non esenzione a nuovi strumenti tecnologici, a altri vantaggi nell’accesso a pratiche Psr e Fears.
Caro Sottosegretario, avrei creato un fondo speciale per le attività di informazione e conoscenza della qualità dei prodotti alimentari a fondo perduto come c’è sempre stato al Mipaaf, proprio per aiutare a uscire dalla situazione pesante anno 2020 con un piano di pubblicità diretta in paesi Ue e terzi.
Non è chiaro, spero nei decreti attuativi,  cosa si intende per il “miglioramento delle funzioni” con le nuove assunzioni: bazzicando al Mipaaf da decenni ho sempre avuto modo di riscontrare dirigenti e funzionari di altissima capacità e competenza, migliori rispetto che in altri ministeri.
Trovo che 400 milioni siano pochi in assoluto. 
Soprattutto le filiere agricole hanno bisogno di essere accorciate e di avere “passi” diversi di intervento e di misure in funzione del posizionamento lungo la filiera produttiva: è diversa una filiera cooperativa di sola commercializzazione da quella della singola impresa o cooperativa di produzione originaria.
Plaudo al fondo a sostegno degli italiani che non riescono ad avere accesso ad una alimentazione corretta e coerente: semplicemente non assegnerei il fondo per la distribuzione (ci sono già onlus e soggetti che lo fanno molto bene) ma cercherei di aumentare il plafond del carico alimentare da distribuire.
Per la pesca, visto i fatti recenti di Mazara, credo che sia fondamentale disporre non solo un fondo di ammodernamento delle strutture, di fermo volontario e di sostegno al reddito anche attraverso sgravi fiscali e tributari,  ma anche un modello di sostegno della pesca in acque internazionali coinvolgendo altri Ministri.
Sulle aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche, credo che sia molto meglio una azione-misura integrata anche con strutture assicurative in forma preventiva piuttosto che rincorrere un danno avvenuto con il rischio di non coprire mai tutti i danni ed abbassare asticelle con facili intromissioni di furbetti del rimborso inesistente.
Ottimi gli interventi per le api. Introdurrei un capitolo pesante, non solo di fondi disponibili subito ma di interventi strutturali , strumentali, infrastrutturali e di valorizzazione per il VinoItalia, per Evoitalia, per SaleItalia sul mercato interno ed estero.
Ecco un ottimo intervento: abbassare temporaneamente l’Iva dei prodotti di alimentazione primaria soprattutto delle mense scolastiche, mense per sostegno sociale. Non sarebbe più opportuno ed efficace che il fondo “solidale per cibo, alimenti, piatti” del Mipaaf fosse a carico delle Regioni o InterRegioni per quanto concerne la conoscenza diretta-locale della destinazione operativa?
Le Strade del Vino hanno bisogno, se è questa la politica scelta, di un sostegno istituzionale-regionale molto più forte: 5 milioni di euro come credito d’imposta per il mondo vitivinicolo rischia di rimanere una bella idea sulla carta o incamerato da enti pubblici locali e poi distribuiti con atri scopi e diversi. Perché non disporre un fondo di 10-20 mio/euro per tutto il comparto diversificato dell’”enoturismo” da integrare con strade dei vini e dei sapori, associazioni di prodotto, consorzi di imprese in un sistema unico nazionale telematico di commercio e di attrazione turistica.

Come di un Granaio Italia, c’è bisogno di Vino Italia, di Sale Italia, di Evo Italia

Come di un Granaio Italia, c’è bisogno di Vino Italia, di Sale Italia, di Evo Italia. Tutti i fondi destinati alla sistemazione dei dipendenti precari, giustamente, non possono essere considerati fondi per le imprese agricole e il mondo agricolo. Mi fa piacere leggere che “tutti i decreti” che saranno emanati devono “concentrarsi nel creare valore aggiunto per le imprese…” che stride fortemente con il concetto  della ristorazione temporanea di breve periodo.
Ribadisco che manca un capitolo fondamentale di fondi da destinare a valorizzazione e pubblicità del made in Italy molto importante post Covid, come una piattaforma esclusiva e-commerce nazionale voluta dal Pubblico e gestita in forma privatistica con la creazione di un fondo aperto autoalimentato dagli atti di vendita, come un investimento in una catena promocommerciale unica nazionale in quei paesi ”distanti” come avamposto conoscitivo.                            
 

Data: 21 dicembre 2020 Comunicato Stampa

AGRICOLTURA: MISURE PER 400 MILIONI DI EURO DALLA LEGGE DI BILANCIO 2021

Con la conclusione dell’esame parlamentare degli emendamenti alla Legge di Bilancio 2021 in Commissione a Montecitorio, si arricchiscono le misure per il comparto primario italiano. Confermati l’esonero contributivo biennale per le nuove imprese agricole di giovani under40 (8,3 milioni di euro), l’esenzione Irpef per redditi dominicali e agrari, le assunzioni al Ministero delle Politiche Agricole e ad Agea, a cui vengono stanziati ulteriori 10 milioni per il miglioramento delle funzioni. Il Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura viene sostenuto con 150 milioni di euro mentre 40 milioni sono destinati al Fondo per la distribuzione di derrate alimentari alle persone indigenti. Per l’indennità onnicomprensiva per i lavoratori della pesca marittima per il fermo volontario e obbligatorio sono stanziati 12 milioni di euro a cui si aggiungono altri 31,1 milioni di euro per il sostegno al reddito dei lavoratori della pesca marittima, delle acque interne e lagunari decisi in sede parlamentare. Le altre novità che giungono da Montecitorio riguardano 70 milioni di euro per le aziende agricole danneggiate da avversità atmosferiche e fitosanitarie; 10 milioni di euro per il fondo per la tutela e il rilancio della filiera apistica, brassicola, della canapa e della frutta a guscio; 10 milioni di euro per il fondo suinicolo per contributi destinati alla realizzazione di progetti finalizzati a migliorare la misurabilità e l’accrescimento delle condizioni di sostenibilità nelle aziende zootecniche, di produzione e trasformazione della carne; 20 milioni di euro per la rideterminazione delle percentuali di compensazione IVA relativa alle cessioni di animali vivi, bovini e suini, e l’IVA al 10% per piatti pronti e pasti cotti. Interventi anche per il comparto vitivinicolo con 10 milioni di euro per lo stoccaggio privato di vini DOC, DOCG e IGT e 5 milioni di euro come credito di imposta per chi aderisce alle “Strade del Vino” per la realizzazione di infrastrutture informatiche per il commercio elettronico. Infine, con un milione di euro nasce “Granaio Italia” che ha lo scopo di monitorare le produzioni cerealicole sul territorio nazionale come già accade con olio e vino; 1,5 milioni di euro è dedicato a sostenere le spese degli atti di trasferimento di terreni e pertinenze sotto i 5.000 euro per la ricomposizione fondiaria mentre 6,5 milioni di euro vengono dedicati al rafforzamento del Mipaaf, sia per il piano di stabilizzazione precari del Crea che per indennità degli ispettori dell’Icqrf.

Giuseppe L’Abbate

“Ringrazio i parlamentari che, con i loro emendamenti, hanno perfezionato le proposte ministeriali – dichiara il Sottosegretario alle Politiche Agricole, Giuseppe L’Abbate – Ora è compito del Mipaaf predisporre, nel più breve tempo possibile, quei decreti attuativi necessari per sostenere gli investimenti delle imprese agricole, alimentari e della pesca affinché si possano rilanciare soprattutto i settori che maggiormente hanno patito le conseguenze delle restrizioni per fronteggiare la pandemia Covid-19. Sarà fondamentale – prosegue – concentrarsi su finanziamenti in grado di creare valore aggiunto per le nostre imprese, attraverso l’innovazione e l’ammodernamento, e non solo su misure ristorative di breve periodo. In definitiva, per il comparto primario – conclude il Sottosegretario Giuseppe L’Abbate – la Legge di Bilancio 2021 stanzia ulteriori somme per quasi 400 milioni di euro che dovremo spendere in maniera ottimale per programmare il rilancio dell’agroalimentare made in Italy”.

Foto cover: Giuseppe L’Abbate

Giampietro Comolli
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Giampietro Comolli

Giampietro Comolli
Economista Agronomo Enologo Giornalista
Libero Docente Distretti Produttivi-Turistici

Mob +393496575297

Editorialista Newsfood.com
Economia, Food&Beverage, Gusturismo
Curatore Rubrica Discovering in libertà
Curatore Rubrica Assaggi in libertà

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