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ADUC: Riscaldamento autonomo o centralizzato?

By Redazione

Roma – Inizia il freddo ed è il momento di pensare al riscaldamento e, come tutti gli anni, si ripropone la vessata questio: meglio un riscaldamento centralizzato o
individuale?

La risposta è semplice: dipende dalle esigenze del consumatore.

Non esiste una scelta di per sè migliore dell’altra.

E’ evidente che le grandi quantità, razionalmente impiegate, fanno risparmiare così i grandi impianti per il riscaldamento sono più convenienti.
Un riscaldamento centralizzato è più indicato se omogeneamente utilizzato, il che vale per gli uffici che hanno un orario standard, per esempio 9-17. In questo caso
l’impianto viene attivato e disattivato ad orari stabiliti, è spento il sabato e la domenica ed è prevista una sola caldaia con manutenzione unificata.

Diverso è il caso delle abitazioni private perchè ciascuna famiglia ha esigenze diverse.

C’è chi esce la mattina e rientra in serata o il fine settimana è fuori, chi è in casa solo per alcune ore della giornata, chi invece vi soggiorna per molte ore
(vedi anziani).

Nello stesso edificio inoltre vi possono essere uffici e abitazioni private, con esigenze del tutto opposte.

Le necessità del mondo condominiale sono insomma estremamente differenziate e accontentare tutti è praticamente impossibile. In questo caso la caldaia autonoma appare la
soluzione più razionale, perchè consente di adattare alle proprie esigenze giorni e orari di accensione, ottenendo un buon rapporto costi-benefici e consente di evitare
lunghe e accesissime discussioni condominiali sui termosifoni troppo o troppo poco accesi e sulle relative bollette.

E’ bene ricordare, per chi si vuole staccare dall’impianto centralizzato, che lo può fare semplicemente segnalando la propria decisione al condominio, a cui però
dovrà continuare a versare gli importi per la manutenzione della caldaia e per gli eventuali consumi negli spazi comuni.

Primo Mastrantoni, segretario dell’Aduc

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