Ad ogni vino, la sua canzone

Gusto e udito si legano. Ogni varietà di vino ha una canzone che si accoppia bene a lui, esaltandone qualità e sentore.

E’ quanto sostenuto da una ricerca della Herriot-Watt University, diretta dal dottor Adrian North e pubblicata sul “British Journal of Psychology”.

Gli studiosi hanno preso in esame 250 volontari (studenti universitari, maschi e femmine). Questi hanno assaggiato due vini (Cabernet Sauvignon e Chardonnay) con in sottofondo, quattro musiche
diverse: i “Potenti e pesanti” Carmina Burana, il “Sottile e raffinato” Schiaccianoci di Chaikovsky, la “Energica e rinfrescante” Just Can’t Get Enough dei Nouvelle Vague e la “Calda e soft”
Slow Breakdown di Michael Brook.

Prima, i volontari ascoltavano 5 minuti di musica: poi, potevano assaggiare il vino e cercare l’aggettivo migliore per descrivere la coppia vino-musica.

Il lavoro ha mostrato come tutti i volontari descrivessero allo stesso modo la canzone, a prescindere dal colore del drink.

Ad esempio, il brano dei Carmina Burana veniva definito “Potente” se il vino era rosso o bianco.

Per North e colleghi, “La funzione simbolica dello stimolo uditivo, in questo caso la musica, può influenzare la percezione anche in altre modalità, ad esempio nel gusto”.

Così, per gli esperti, la musica giusta, rende il vino “più” giusto. Il Merlot si lega bene alla voce dominante di Tom Jones. Invece, il Pinot grigio è destinato allo stile
irriverente di Lady Gaga.

FONTE: Adrian C. North, “The effect of background music on the taste of wine”,Article first published online : 7 SEP 2011, DOI: 10.1111/j.2044-8295.2011.02072.x

Matteo Clerici

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