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Welsh Lamb IGP: Il protagonista sulle tavole pasquali

Welsh Lamb IGP: Il protagonista sulle tavole pasquali

By Redazione

Uno dei must sulle tavole della domenica di Pasqua è senza dubbio l’agnello, una carne tenera e saporita che in Italia viene preparata, a seconda della tradizione regionale.
C’è chi lo cucina arrosto, chi lo accompagna ai carciofi, chi con le olive, chi preferisce il cosciotto, chi invece non sa rinunciare alle costolette: la cosa importante, però,
è che la carne sia di qualità e garantita.

Una valida offerta arriva proprio dal Galles, la verde regione della Gran Bretagna, popolata più da agnelli che da abitanti, che propone una carne ovina dalle indiscusse qualità.
Ciò che rende il Welsh Lamb unico è sicuramente il suo gusto: il sapore è naturale, dolce e per nulla forte, l’esito di un’alimentazione naturale composta
prevalentemente da erba verde alternata ad erica e a erbe autoctone profumate. L’agnello gallese è inoltre garantito IGP, il marchio di indicazione geografica protetta, che assicura la
provenienza da aziende agricole garantite e da macelli controllati.

Un’altra peculiarità di questa carne tanto apprezzata è sicuramente la sua versatilità e la varietà dei suoi tagli che possono essere preparati e adattati secondo la
stagione ed il gusto. Poiché è un prodotto facile da cucinare, il consumo della carne di agnello è progressivamente aumentato nei paesi europei, e in Italia in modo
particolare.

Presente da 10 anni sul mercato italiano l’Agnello Gallese IGP è una rinomata carne ovina che proviene da una delle regioni più verdi d’Europa dove vivono 3 milioni di abitanti e
11 milioni dipecore.

Era in fatti il 2003 quando il Welsh Lamb iniziò ad essere presente, seppur in quantità minima, nelle catene della grande distribuzione, nelle macellerie e nei punti vendita
specializzati d’Italia. Un sapore naturale e gustoso e la provenienza da una terra verde, pulita e incontaminata ne decretarono in breve tempo il successo, tanto da indurre il management di HCC
Meat Promotion Wales, l’Ente promotore di questi carni, ad avviare una campagna di comunicazione e informazione in Italia.

Una delle prime e più importanti operazioni ha riguardato la partnership con la Nazionale italiana di rugby. Dal 2005, per quattro stagioni, infatti, l’Agnello Gallese è stato un
marchio importante nella compagine delle aziende che fornivano prodotti e servizi alla nazionale maggiore di “palla ovale”. Questa sponsorship ha permesso al Welsh Lamb di farsi conoscere sia
dagli operatori del settore, sia da una buona parte dei consumatori italiani che hanno riscoperto la carne ovina quale alimento con un alto valore nutritivo, facilmente digeribile, con basso
contenuto calorico, ben tollerata da chi soffre di allergie alimentari e adatta nell’alimentazione dei più piccoli e degli sportivi.

Nel 2005, forte delle vendite in costante aumento, l’Agnello Gallese IGP ha coinvolto, in qualità di testimonial, il rinomato cuoco pluristllato Carlo Cracco. Con il contributo dello
chef vicentino, il Welsh Lamb IGP è entrato definitivamente nell’alta ristorazione italiana da protagonista, riscuotendo il gradimento di critici, gourmand e giornalisti.

Importanti eventi hanno infine suggellato il favore di pubblico che il Welsh Lamb merita. Nell’aprile del 2009 la carne ovina gallese è stata protagonista, insieme ad altre
specialità, dell’evento “Feeding the Planet”, un incontro sulla sostenibilità agro-alimentare, organizzato in occasione della visita ufficiale in Italia di S.A.R. il Principe
Carlo d’Inghilterra, che ha fatto guadagnare all’Agnello Gallese un’autorevole copertura mediatica. Oltre a ciò, a settembre 2012, in occasione della visita in Italia del Ministro
dell’Agricoltura gallese, è stata servita una cena a base di agnello preparata appositamente dallo chef Cracco.

I risultati di questa campagna così ricca ed articolata non si sono fatti attendere: oggi il Welsh Lamb è presente sia nei menù dei più rinomati ristoranti italiani,
sia nella grande distribuzione, dove il consumatore può acquistare i suoi tagli confezionati sottovuoto nei banchi di carne fresca “Nel 2012 molti grossisti italiani, fornitori di
ristoranti di fama e buyer della grande distribuzione, si sono recati in Galles per visitare gli allevamenti, proprio in risposta alla crescente domanda di agnello gallese in Italia”, afferma
Jeff Martin, responsabile dell’ufficio italiano di HCC. “Allo stesso tempo, anche i produttori gallesi si sono resi conto delle necessità dei ristoratori e delle esigenze dei consumatori
e hanno messo a punto tagli e pezzature specifiche per il mercato italiano”.

E per il futuro? Martin non ha dubbi: “Anche se il momento economico che stiamo attraversando non è facile, soprattutto per un alimento costoso come la carne, siamo convinti di poter far
bene perché siamo in grado di offrire al consumatore italiano quello che cerca, ovvero una carne buona, sicura perché garantita lungo tutta la filiera dal marchio IGP, e con un
giusto rapporto qualità-prezzo”.

Mascia Maluta

per Newsfood.com

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