Vasetti di pesto alla genovese, allarme del Ministero: “Può contenere botulino”

21 Luglio 2013
Confezioni di pesto alla genovese, con una sospetta contaminazione da botulino.
L‘allarme è stato lanciato dal
Ministero della salute, che spiega come l’attenzione si concentri sulla ditta Bruzzone e Ferrati, di Genova, in particolare su alcuni lotti di prodotto, destinato alla grande distribuzione e
transitato su una piattaforma di vendita della provincia di Alessandria.
E’ iniziato così un doppio sistema di controllo: l’azienda ha dato l’allarme e ritirato le confezioni sospette, mentre l’ASL ha iniziato una serie di controlli ha tappeto, per verificare
il grado di diffusione dei vasetti sospetti. Al momento, spiegano gli esperti, non si può escludere che qualche vasetto sia transitato dagli scaffali del supermercati al frigo (e poi la
tavola) di qualche consumatore.
Spiega allora il dottor Gianfranco Corgiat, responsabile del settore Prevenzione della Regione Piemonte: “Il clostridium botulinum può presentarsi in conserve e alimenti come il pesto
che non possono essere sterilizzati, può anche essere inerme quanto invece produrre una tossina molto potente che può anche causare la morte di chi lo ingerisce. Il fatto che il
prodotto abbia scadenza ad agosto potrebbe aggravare la situazione in quanto il microbo, fino ad allora avrebbe parecchio tempo a disposizione e potrebbe produrre la sostanza velenosa”.
Inoltre, le confezioni sequestrate stanno subendo controlli per verificare il grado di contaminazione.
Matteo Clerici