FREE REAL TIME DAILY NEWS

UE: disaccordo sulla tassa sul fast food

UE: disaccordo sulla tassa sul fast food

By Redazione

Tassare il cibo da fast food? Questo è l’interrogativo che la conferenza “Nutrizioni e stili di vita”, aperta oggi a Bruxelles, tenterà di risolvere.

Ad oggi, l’Unione Europea presenta due diverse opinioni.

Il partito del si ha come portabandiera Attila Czeke, ministro della sanità romeno, forte delle decisioni nazionali. La Romania ha infatti stilato un elenco di junk food: burger o
polpette, patatine, fiocchetti, bibite o beveroni gasati e colorati. Da marzo, tali cattivi della tavola verranno tassati, i ricavati usati per finanziare programmi di educazione
alimentare-sanitaria.

Allora, è la proposta degli interventisti, si usi l’esperienza romena come trampolino e si estenda il balzello sul fast food su tutto il territorio UE. Essi hanno già pronto lo
scheletro del provvedimento. In primis, le etichette degli alimenti conterranno “profili nutrizionali”, cioè informazioni igienico-alimentari molto più dettagliate. Poi, una serie
di misure suppletive, dalle informazioni sulle calorie a quelle sui possibili rischi, un po’ come avviene con le sigarette.

Il partito del no è rappresentato dal professor Claus Voegele, docente di psicologia della salute all’università del Lussemburgo, che non esistono cibi buoni o cibi cattivi. Ed
è proprio Vogel ha spiegare come “Per la scienza nutrizionale va respinta la valutazione isolata di un singolo cibo, e non c’è alcuna base per determinare i limiti di tolleranza
per singole sostanze nutritive in un certo alimento”; in altre parole, non esistono cibi cattivi di per sé.

Inoltre, i “seguaci” di tale filosofia ritengono che ogni provvedimento su hamburger, patatine e co. non migliorerà la salute pubblica, ma farà solo aumentare i prezzi.

Al momento, le parti sono distanti e la contesa aperta.

Matteo Clerici

VISITA LO SHOP ONLINE DI NEWSFOOD