Turismo ricettivo, il 2009 sarà un anno difficile

11 Marzo 2009
Il 2009 parte in affanno per il turismo ricettivo secondo Federviaggio-Confturismo.
Dalle principali provenienze europee – Germania, Austria, Olanda, Belgio, Svizzera, Inghilterra, Scandinavia e Russia – un calo del 18% delle disponibilità prenotate dai grandi tour
operator (dati Consorzio Incoming Italia).
Se confermato su tutte le tipologie di turismo anche non organizzate, il tendenziale sarebbe meno 4 milioni di stranieri a fine anno, dopo un calo del 20% dei pernottamenti e quasi 22% della
spesa già registrato a gennaio e febbraio.
Sulla domanda degli Italiani, Federviaggio-Confturismo evidenzia una riduzione di spesa dell’8% a gennaio 2009, con febbraio che consolida il trend. Cresce soprattutto in maniera preoccupante
l’indecisione dei clienti, che scelgono il viaggio solo dopo aver visionato molteplici preventivi e sotto data.
“Il 2009 si annuncia un anno difficile per il turismo italiano” dichiara il Presidente di Federviaggio-Confturismo Maria Concetta Patti.
“Le imprese non hanno paura e intendono rispondere anche a questa crisi in maniera propositiva ed efficace. Dobbiamo però prendere atto che confrontare i risultati della Pasqua 2008 –
caduta a marzo – con quella di quest’anno, che sarà a metà aprile, ha poco significato. Come non lo ha entusiasmarsi per un tutto esaurito di 2 o 3 giorni, soprattutto se
originato da flussi turistici di prossimità e ottenuti a costo di offerte che minacciano la marginalità. Il settore ha bisogno di programmi propositivi per il nostro paese – come
la promozione per il rilancio del brand Italia – affinché si possa lavorare per garantire continuità all’occupazione dei dipendenti e distribuire reddito al sistema economico
nazionale”.
La crisi è globale ma se è vero che il turismo è un driver per la nostra economia è indispensabile che anche il sistema bancario agisca di conseguenza.
Precisa il Presidente Patti “Ogni giorno ci giungono segnalazioni di aziende che si vedono ridurre drasticamente gli affidamenti concessi dalle banche anche a fronte di bilanci in linea con gli
anni passati. Siamo uno dei settori con la più bassa sinistrosità e ritengo importante che venga mantenuta una positiva politica del credito. L’attività turistica in Italia
è ancora stagionale e in vista dell’apertura della periodo estivo, dove il settore normalmente registra più del doppio dei ricavi rispetto all’inverno, è indispensabile che
il sistema di governo e quello finanziario supportino il turismo. Un segnale concreto verso alberghi, tour operator, trasporti, distribuzione e tutti i componenti della filiera produttiva che
contribuiscono in maniera decisiva alla produzione e al mantenimento del Pil nazionale”.
“Ottime le linee di intervento tracciate dal sottosegretario Brambilla e dal suo Dipartimento, che con Enit sta potenziando le iniziative di promozione e riposizionamento dell’immagine Italia
all’estero” prosegue Maria Concetta Patti “ma a fronte di queste non deve mancare la fiducia bancaria, altrimenti si rischia di avere meno prodotto da offrire”.
La proposta del presidente Federviaggio-Confturismo è lineare: “un tavolo tecnico sul credito tra le imprese del settore e le principali banche nazionali”.