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Tramontana, torna a Mazara il peschereccio sequestrato in Libia

Tramontana, torna a Mazara il peschereccio sequestrato in Libia

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Liberato il motopesca Tramontana. Plauso del presidente Nino Carlino alla Diplomazia italiana e all’impegno di tutte le Autorità civili e militari  

Mazara, 24 luglio 2019 – Il motopesca mazarese ‘Tramontana’ fermato ieri da una motovedetta libica e trasferito nel porto di Misurata, è stato liberato questa sera e sta lasciando la Libia.
Grande soddisfazione per l’esito positivo della vicenda – che ha tenuto in apprensione la comunità siciliana ed in particolare quella di Mazara del Vallo – è stata espressa dal presidente del Distretto della Pesca e Crescita Blu, Nino Carlino, che è stato in costante contatto con le autorità Diplomatiche italiane e con l’armatore Pipitone.

Nel dare la del rilascio del peschereccio Tramontana e dei sette membri di equipaggio, Carlino ha ricordato che «Un grande plauso va all’incessante attività messa in campo dalla Farnesina e dalle Autorità Militari e Civili impegnate nella soluzione della vicenda».

«In queste ultime 24 ore – ha sottolineato Nino Carlino –  sono stato in contatto con le massime Autorità Diplomatiche, con il Sindaco di Mazara del Vallo, il dott. Salvatore Quinci, e con gli Assessori Regionali Edy Bandiera e Mimmo Turano, e con i rappresentanti delle Forze militari. Infine  – ha poi precisato – sottolineo come questo pomeriggio, il tempestivo intervento della Marina Militare Italiana abbia scongiurato un altro sequestro di un peschereccio mazarese nello stesso areale. Pertanto va un ulteriore ringraziamento alla Marina Militare Italiana e all’azione diplomatica messa in campo dal Ministero Affari Esteri».

Comunicato a cura di Francesco Mezzapelle, Responsabile Comunicazione Distretto Pesca e Crescita Blu-Cosvap

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