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Sport, un progetto contro violenza e doping nel Veneto

By Redazione

Verona, 3 Dicembre 2007 – Nascerà in Veneto, con sede a Verona, il primo Istituto di Certificazione Etica nello Sport, fulcro di un progetto complessivo denominato EISE (Excellent
In Sport End Education), che porterà associazioni e società sportive del Veneto ad ottenere un vero e proprio «bollino blu» di qualità sportiva come garanzia
dell’insegnamento e del rispetto, tra istruttori, allenatori, atleti e tifoserie collegate, dei valori più veri dello sport, a cominciare dal rifiuto della violenza, dentro e fuori i
campi da gioco, e del doping.

Il progetto è frutto della collaborazione tra la Regione del Veneto e la Fondazione Petrarca di Padova; vede tra i partners la Gazzetta dello Sport, la Fondazione Lanza, il Banco
Popolare, la Cattolica Assicurazioni, la Cariparo di Padova e l’Unione Cristiana Imprenditori Dirigenti, ed è stato presentato oggi in un convegno tenutosi a Verona, alla presenza del
ministro dello Sport Giovanna Meandri, dell’assessore regionale allo Sport del Veneto Massimo Giorgetti e del direttore della Gazzetta dello Sport Carlo Verdelli. Il nascente Istituto di
certificazione definirà uno standard di etica sportiva, composto da elementi culturali e da regole comportamentali. Successivamente dei gruppi di valutatori li proporranno alle
società interessate (inizialmente un gruppo «pilota») che, una volta superata la verifica, riceveranno il «bollino blu», che non sarà soltanto un pur
importante marchio di qualità, ma darà anche diritto ad agevolazioni di varia natura, ivi compresi degli sgravi fiscali.

«L’abbiamo chiamato Un Progetto Veneto per l’Italia – ha detto l’assessore Giorgetti – perché siamo convinti che si tratti di una risposta seria ed originale alle storture che
caratterizzano lo sport italiano di questi tempi. E siccome la valenza sociale dello sport è fuori dubbio, come Regione abbiamo voluto affiancare e finanziare il Progetto della
Fondazione Petrarca, considerandolo anche una certificazione di qualità di un servizio fondamentale per la cittadinanza». Gli ha fatto eco il ministro Meandri, che ha definito EISE
«un prototipo e un punto di riferimento nazionale» ed ha espresso l’opinione che «il bollino blu che verrà dato in Veneto possa facilmente diffondersi nel Paese,
risultando utile anche per l’assegnazione di eventuali benefici fiscali nazionali». «Questa iniziativa alla quale la Gazzetta dello Sport aderisce con entusiasmo – ha detto il
direttore della Rosea Carlo Verdelli – nasce sotto buoni auspici: il terzo tempo di Fiorentina-Inter di ieri, le scuse pubbliche degli ultras dell’Atalanta e la serena autocritica
dell’allenatore Reja dopo il tonfo del suo Napoli sono segnali beneaugurati che vanno nella direzione che oggi il Veneto indica. Mi auguro davvero che questo progetto riesca a contagiare tutta
Italia». Nell’ambito del Progetto EISE verranno anche realizzati corsi di formazione per insegnanti di educazione fisica, per allenatori e preparatori atletici, per managers e dirigenti
sportivi; convegni, dibattiti e seminari di studio; un sito web specifico per comunicare con i giovani, con gli sportivi, con il mondo dell’informazione e delle istituzioni.

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