Spesa al supermarket, i consigli del Ministero della salute

10 Giugno 2014
Scaffali, prodotti, offerte e varietà. Fare la spesa al supermarket non è sempre facile. In aiuto del consumatore, arriva “Etichettatura degli alimenti. Cosa dobbiamo sapere”: pubblicato sul sito del Ministero della Salute, offre 10 regole per orientarsi ed evitare problemi.
- Il primo passo è leggere bene l’etichetta. Questa rappresenta la carta d’identità del prodotto, e conoscerla diventa un atto di responsabilità verso benessere e sana alimentazione.
- Durante la lettura, prima informazione da reperire riguarda gli ingredienti. Conoscerli evita problemi legati, di salute e di gusto; inoltre, bisogna ricordare come gli ingredienti siano indicati in ordine decrescente. Il primo è perciò sempre più abbondanti.
- Al momento della spesa è poi essenziale tenere conto della scadenza. Allora, ci sono due istanze diverse: quando è scritto “Scadenza” il prodotto va consumato entro quella data, pena il deperimento rapido e danni per la salute.
- Quando invece è indicato il “termine minimo di conservazione” vuol dire che oltre la data scritta il prodotto vede peggiorare alcune caratteristiche, ad es: aspetto od odore, ma rimane commestibile.
- Discorso simile per il peso: da verificare la differenza tra lordo e netto.
- Controllo accurato sugli allergeni, il cui elenco viene aggiornato da esperti medici.
- Infine le illustrazioni: queste hanno solo lo scopo di attirare il consumatore e non devono essere considerate fonti valide d’informazione sul prodotto.
- Quando si fa la spesa, può essere necessaria una dose di attenzione in più. Come quando si acquista pesce: controllare bene i cartelli con le indicazioni, curando con attenzione le indicazioni sulla provenienza.
- Capitolo surgelati: vanno mantenuti refrigerati alla temperatura giusta e, dopo l’acquisto, vanno riposti in frigorifero e freezer
- Infine, il riciclaggio: oltre a qualità e prezzo, è bene valutare se la confezione dell’alimento è prodotta con materiale riciclato/riciclabile. Ridurre la quantità di rifiuti è un bene per l’uomo e per l’ambiente
Matteo Clerici