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Sicilia: La Lav diffida Prefettura, Procura della Repubblica e Asl di Modica dal sopprimere i cani randagi

Sicilia: La Lav diffida Prefettura, Procura della Repubblica e Asl di Modica dal sopprimere i cani randagi

By Redazione

Ragusa – L’Ufficio Legale della LAV ha formalmente diffidato Prefettura, Procura della Repubblica e Asl di Modica (Ragusa) dal sopprimere i randagi, ritenendo gravissima una eventuale
decisione in tal senso. Per evitare un’insensata carneficina, illegale e pericolosa per la sicurezza pubblica, la LAV sollecita l’intervento dei Ministri dell’Interno e della Giustizia, e del
Sottosegretario della Salute Francesca Martini.

Dopo la tragedia di Scicli (Ragusa) dove una vita umana è stata stroncata e altre tre sono state ferite, la LAV chiede – vista la straordinaria urgenza di provvedimenti necessari a
contrastare il randagismo – un’Ordinanza ai Sindaci, ai Presidenti di Regione e ai Prefetti, un Decreto Legge al Governo per il quale si appella al Presidente del Consiglio Berlusconi, ovvero
un atto che imponga d’urgenza la sterilizzazione obbligatoria di tutti i cani sul territorio nazionale e la moratoria delle vendite dei quattrozampe, in maniera da chiudere i “rubinetti”
dell’abbandono delle cucciolate che causano enormi problemi economici alle Amministrazioni pubbliche, morali e di sicurezza.

 

La LAV chiede inoltre ai Presidenti della Camera, Gianfranco Fini, del Senato Renato Schifani, dei gruppi parlamentari, di far calendarizzare subito nelle Commissioni Affari Sociali e
Sanità le oltre dieci proposte di legge già presentate da deputati di tutti i gruppi per ottenere il miglioramento della Legge 281 del 1991 sulla prevenzione del randagismo,
ridefinire le competenze dirette locali che vedono i Servizi Veterinari Asl in genere colpevolmente assenti, coinvolgere nelle attività di prevenzione le migliaia di studi veterinari dei
liberi professionisti sul territorio, stroncare il business dei canili-lager, educare e responsabilizzare i proprietari di cani. “Ogni indecisione a prendere provvedimenti che coniughino tutela
degli animali e sanità pubblica, sarebbe colpevole”, dichiara la LAV.

 

L’Associazione ricorda, inoltre, che la Legge Finanziaria per il 2008 (Legge 24 Dicembre 2007, n. 244, Art. 2, comma 370) ha così sostituito l’ articolo 4 della legge 14 agosto 1991, n.
281 in materia di tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo: “I comuni, singoli o associati, e le comunità montane provvedono prioritariamente ad attuare piani di
controllo delle nascite attraverso la sterilizzazione. A tali piani è destinata una quota non inferiore al 60 per cento delle risorse di cui all’articolo 3, comma 6. I comuni provvedono,
altresì, al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani, nel rispetto dei criteri stabiliti con legge regionale e avvalendosi delle risorse di cui
all’articolo 3, comma 6”. Tali Piani si devono aggiungere a quelli analoghi predisposti da ogni Servizio veterinario Asl di cui all’articolo 2 comma 1 della Legge 281-91, ciascuno dei quali
finanziato con proprie risorse.

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