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Show Cucching, l’amore è di casa in cucina

By Redazione

Sfruttare la cucina e la preparazione del cibo per accendere la passione con la propria compagna/o o dare una sferzata ad un rapporto troppo statico.

Questo l’obiettivo dello Show Cucching (misto maccheronico di Show Cooking e cuccaggio), terapia inventata da Simone Rugiati (chef spesso protagonista di trasmissioni TV) e Nicoletta Merlo (ad
della Emilio Mauri Spa e creatrice di “Wellness cucina”) e presentata a Cibus 2010, in corso a Parma.

Lo scopo della terapia è trasformare la creazione delle pietanze da gesto meccanico e noioso in un’esperienza di coppia, che accende l’amore, e può fare da anticamera al sesso.

Ecco allora le 10 regole base dello Show Chucching:

  • Il momento fa l’atmosfera. Luci, musica, profumi, anche la disposizione della tavola: tutto deve essere curato, per creare un clima piacevole,
    informale e rilassato.

  • Il buon cibo accende il desiderio. Bisogna scegliere materie prime di qualità, in grado di accendere i sensi e spianare la strada alla
    complicità

  • Bacco e Cupido. Il vino è elemento fondamentale: qualche bicchiere rompe il ghiaccio ed aiuta ad entrare in sintonia.

  • I piatti si lavano in due. Si deve riordinare insieme: in questo modo le faccende domestiche diventano una sorta di gioco e non una pesante palla al
    piede, in grado di sviare l’attenzione del partner.

  • Anche l’occhio vuole la sua parte. La ricercatezza, lo stile, i dettagli, diventano ancora più importanti nell’ottica della seduzione. No
    dunque a tutto ciò che è sciatto o eccessivo, si alla comodità con un tocco di ricercatezza.

  • Tecnologia? No, grazie. Ingresso vietato a TV, telefono e cellulare, in grado di rovinare il legame e rendere difficile la conversazione. Discorso
    diverso per la musica: la giusta colonna sonora può sempre aiutare.

  • La fretta è cattiva consigliera. L’incendio dei sensi richiede il suo tempo. Niente ansia, frenesia o corsa: il processo richiede i suoi tempi
    e la gestione dei suoi ingredienti.

  • A ciascuno il suo, ma il piacere è di tutti. Dividersi i compiti, ma darsi sempre una mano è un buon modo per “studiare” l’altro e
    conoscerlo meglio.

  • Sempre spiluccare. Assaggiare assieme le pietanze create cancella le inibizioni ed avvicina

  • E’ un gioco, divertiti! Tutte le fasi della preparazione vanno affrontate con la dovuta leggerezza, le gaffes e gli errori devono trasformarsi in un
    momento di risata e complicità.

Matteo Clerici

ATTENZIONE: l’articolo qui riportato è frutto di ricerca ed elaborazione di notizie pubblicate sul web e/o pervenute. L’autore, la redazione e la proprietà, non
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