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Settembre, si ricomincia ma gli studenti bocciano la sQuola: cosa c’è di vero?

Settembre, si ricomincia ma gli studenti bocciano la sQuola: cosa c’è di vero?

By Redazione

Il comunicato giunto in redazione ci fa pensare e, prima di dare un nostro giudizio, vorremmo che i lettori di Newsfood.com ci inviassero i loro commenti su un tema così importante.

E cosa ne pensa il Ministro Mariastella Gelmini?

Ecco il comunicato:

Inizio messaggio inoltrato:
Data: 11 settembre 2011 12:50:33 GMT+02:00
A:
Oggetto: scuola italiana bocciata da 2 studenti su 3
 
Buongiorno,
in allegato il comunicato relativo allo studio promosso dall’Associazione no-profit Comunicazione Perbene relativo al rapporto tra gli studenti italiani e la scuola nell’immediata vigilia del
nuovo anno scolastico.
A disposizione per ulteriori informazione
Alessandro xxxxxx
02-20404212
ALLARME, LA SCUOLA ITALIANA E’ BOCCIATA DA 2 STUDENTI SU 3

Iniziano (Inizia n.d.r.) l’anno scolastico e la maggior parte degli allievi italiani dicono (dice …n.d.r.) di odiare le materie che dovranno studiare per tutto l’anno e non
sopportano già più compiti in classe e interrogazioni che dovranno affrontare. Le loro proposte? Poter utilizzare le nuove tecnologie per rendere lo studio meno noioso e piu’
divertente, professori piu’ giovani e “moderni” e ambienti scolastici meno istituzionali

Il nuovo anno scolastico inizia con una sonora bocciatura della scuola italiana: ben 2 studenti italiani su 3 non le danno la sufficienza, considerandola vecchia e antiquata.
Oltre 7 ragazzi su 10 non si sentono a proprio agio tra i banchi di scuola. C’è chi la considera un luogo di “tortura” (21%), chi non ha un buon rapporto con il proprio insegnante e sogna
professori in stile Robin Williams nel film “L’attimo fuggente” (66%).

Inoltre c’è chi parla di programmi troppo “antichi” (56%) e di metodi di insegnamento “preistorici” (52%). Tuttavia chi giudica gli studenti di oggi solo disfattisti si sbaglia di grosso.
Dal web piovono proposte a raffica per cambiare ex novo la scuola italiana al fine di migliorarla.
Tra murales fatti per colorare le pareti (29%) e  professori più giovani (38%), la proposta  più “esplosiva” è  di utilizzare Smartphone, IPad e videogame di
gruppo (71%).
E se le  materie devono rimanere uguali per forza (26%), studiarle con i new media le renderebbe  quanto meno digeribili (73%), migliorando in tal modo anche il rapporto tra compagni di
classe e con l’insegnante (63%).
Un esempio in questo senso è rappresentato dal St’Colmans College di Cork, in Irlanda, dove da quest’anno sarà possibile decidere se continuare il proprio corso di studi con l’I Pad
o con i classici libri cartacei.

E’ quanto emerge da uno studio promosso da Comunicazione Perbene (www.comunicazioneperbene.com), associazione no profit  che  si  batte  per  l’ecologia  nella 
comunicazione  fondata  dal  Sociologo  Saro Trovato, condotto su circa 1.500 studenti (scuola media e superiore) e realizzato attraverso un monitoraggio  on line su
blog, forum, community specializzate sulla scuola e sui più importanti social network, tra cui Facebook e Twitter, per capire cosa pensano realmente gli studenti della scuola
italiana.

Professori poco competenti, metodi di apprendimento troppo classici, materie noiose ed edifici fatiscenti. I ragazzi presentano il conto salato su ciò che non va, mostrandosi nauseati
dalla scuola attuale.

Le campanelle delle scuole d’Italia tornano a suonare in questi giorni, ma molti ragazzi hanno già il morale sotto i tacchi in quanto considerano la scuola un posto noioso (63%) e dal
quale non traggono alcun beneficio  (44%). 

Cosa  criticano  maggiormente  gli  studenti  della  loro  scuola? Al primo posto ci sono i professori: da chi si lamenta perché hanno l’età dei
loro nonni (37%) a chi li considera poco preparati (29%) e li accusa di stare in classe solo per “torturarli”, incapaci di instaurare un rapporto che vada al di là della semplice ottica
professore-alunno (17%).

Non mancano stoccate anche più cattive come: quando parla gli si vede la dentiera (21%), veste come uno del medioevo (34%), ha un alito insopportabile (19%) e una cantilena quando spiega
che ti fa addormentare (51%). 
I ragazzi criticano inoltre anche i metodi di apprendimento che sono costretti ad utilizzare.  C’è  chi  brucerebbe  subito  quei  “libri-mattoni” che
spaccano la schiena (53%) e chi non sopporta più i soliti compiti in classe e le interrogazioni (54%). C’è chi si sente ridicolo ad imparare le cose a memoria (36%), e chi per 
finire  ha  già  la  nausea  a  pensare  di  dover  ricominciare  a  leggere, sottolineare e ripetere per tutto l’anno (49%).

Gli alunni, inoltre, puntano il dito verso i programmi didattici, che a loro dire sono noiosi e poco interessanti (67%). Non capiscono infatti perché devono essere costretti a
studiare  il  pensiero  di  uno  che  è  morto  500  anni  fa  (64%)  o  delle  formule matematiche 
incomprensibili e che non servono a nulla (53%).

Per altri è assurdo continuare a parlare di Fenici e Ittiti quando il mondo sta andando avanti (38%). I ragazzi non risparmiano critiche nemmeno alla struttura degli edifici. Classi
fatiscenti (62%), pareti sporche e con colori  deprimenti (41%), sedie scomode e banchi in stato pietoso (74%), dove a volte si leggono nomi di studenti di chissà quanti anni prima
(36%).

Infine c’è chi, con le inferriate alle finestre e le aule troppo buie, si sente chiuso in carcere (39%) e chi si lamenta perché non c’è un aula (…forse sarebbe meglio
scrivere un’aula n.d.r.) dove rilassarsi per la ricreazione (44%) e aule di informatica con computer inutilizzabili (72%).

Il 69% dei ragazzi vorrebbe una scuola più tecnologica e studiare su Smartphone, iPad e videogiochi. Murales fatti dagli studenti, docenti più giovani e sale ricreative gestite
dagli alunni le altre proposte.

Quali novita’ vorrebbero trovare i ragazzi a scuola per il nuovo anno?
Innanzitutto sognerebbero di poter utilizzare la tecnologia moderna per studiare da una parte (64%) e  rilassarsi e divertirsi con i compagni durante l’intervallo dall’altra (73%).
C’è infatti  chi  propone  internet  in  classe,  come  supporto  per  trovare  subito  ciò  che interessa (51%) e
chi  addirittura vorrebbe lasciare i libri a casa e studiare attraverso le applicazioni di IPad e  Smartphone, utilizzandoli come strumenti di apprendimento (71%). Molti ragazzi 
impazzirebbero, invece, all’idea di utilizzare videogiochi, come ad esempio quelli in grado di  riconoscere movimenti e voci degli individui permettendo di interagire fisicamente con il
gioco, durante l’ora di educazione fisica (68%) o durante l’intervallo  per  divertirsi  con  i  compagni  (66%). 
O  ancora  c’è  chi  dichiara  che studierebbe e imparerebbe  molto di più  se  si facessero delle  attività o dei giochi
interattivi in cui si sfiderebbero i compagni di classe sui programmi studiati (47%).

Oltre alla tecnologia, non mancano anche altri suggerimenti che riguardano i vari ambiti della  scuola.  Per  alcuni  basterebbe  avere  dei  professori 
più  giovani  (38%),  più “moderni” (45%), e studiare materie più attuali, che non parlino solo di cose accadute almeno secoli e secoli fa (28%).

C’è poi chi vorrebbe solamente abbellire la scuola con qualche murales fatto proprio dagli studenti (49%) o quantomeno trovare delle pareti colorate in modo più vivace  (29%).
Per altri sarebbe  bello avere  una mensa più fornita, che non proponesse sempre i soliti tramezzini, focacce e fritture varie (33%), e una sala ricreativa dove possono entrare
solo i ragazzi e fare ciò che vogliono (56%).

NOTA:
Che dire? 
Aspettiamo i vs commenti.

Redazione
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