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Sanità Veneto, Martini: investiti nell'ULSS 15, 22 milioni di euro

By Redazione

Padova – Sono qui per confermare che la Regione del Veneto manterrà entrambi gli ospedali per acuti dell’Ulss 15, sono qui anche per anticipare che la Regione del Veneto
stanzierà ulteriori 22 milioni di euro per investimenti strutturali a Cittadella e a Camposanpiero, infine, sono qui per ribadire che l’Ulss 15 conserverà i servizi per la
raccolta e per la distribuzione del sangue.” Così l’assessore alle Politiche sanitarie, Francesca Martini, ha commentato la visita di questa mattina agli ospedali di Camposanpiero e
Cittadella (Padova) e l’incontro con i dirigenti dell’Azienda sanitaria e con la Conferenza dei sindaci. Dice Martini: “percorro 10 mila chilometri al mese nel territorio regionale per
conoscere da vicino la sanità veneta e per ascoltare le richieste di salute dei cittadini. Sono felice di essere oggi in visita agli ospedali di Camposanpiero e Cittadella perché
voglio dare ancora una volta un segnale forte di attenzione alle specificità dei comuni e perché ritengo fondamentale incontrare chi lavora giorno per giorno nelle strutture
sanitarie e socio-sanitarie. Credo di poter affermare senza alcun dubbio che l’organizzazione e la gestione dell’Ulss 15 è di ottimo livello.”

Continua Martini: «ho apprezzato la capacità di dare risposte concrete ai cittadini, di ammodernare i reparti ospedalieri, di potenziare i servizi territoriali, di valorizzare le
risorse umane. Una nota di plauso va all’impegno assunto in questi anni per la presa in carico globale del paziente e per le attività svolte per quei pazienti che vivono condizioni di
grande fragilità sanitaria». Ancora Martini: «La Regione del Veneto investe in sanità i due terzi del bilancio. Nell’Ulss 15 sono stati finanziati 70 milioni di euro e
altri 22 milioni di euro saranno destinati a breve a Cittadella e Camposanpiero. I criteri di ripartizione del Fondo sanitario regionale 2007 sono stati modificati con sensibilità
maggiore per le aree di montagna e per le aree disagiate. Nel 2008 c’è la promessa di individuare, in dialogo e sinergia con la V° Commissione consiliare, nuovi parametri trasparenti
e condivisi. L’importante adesso è riuscire – domani sarò a Roma proprio per questo – a far valere le nostre istanze in Conferenza Stato-Regioni: la ripartizione del Fondo
sanitario nazionale non può infatti più penalizzarci. A proposito ricordo che avanziamo dallo Stato 1 miliardo e 800 milioni di euro».

Conclude Martini: «Voglio mantenere elevati i livelli di qualità della sanità veneta e naturalmente della sanità dell’Alta padovana. Per ciò sto lavorando.
Abbiamo introdotto per primi in Italia i codici di prioritarizzazione di tutte le prestazioni, stiamo mettendo in rete la medicina di famiglia con gli altri protagonisti del Servizio sanitario
regionale per stringere un patto di forte collaborazione; abbiamo aperto un tavolo per la qualità percepita con al centro le nuove modalità di prenotazione, la continuità
assistenziale, la locazione dei servizi, l’umanizzazione delle cure, la stabilizzazione del personale. Presto porterò in Giunta una delibera fondamentale: l’istituzione del Cup Manager
provinciale per orientare la domanda di salute del cittadino e per dare risposte veloci, certe, appropriate. Sempre a breve porterò in Giunta l’istituzione del Fondo regionale delle
attività trasfusionali».

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