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Salento, Tenute Rubino: vendemmia delle Donne e Master di comunicazione del Vino (prima parte: la ricetta base)

Salento, Tenute Rubino: vendemmia delle Donne e Master di comunicazione del Vino (prima parte: la ricetta base)

By Redazione

Brindisi, 9 -10 – 11 settembre 2011
Chissà cosa ha spinto Tommaso Rubino, a metà degli anni ’80,  a dedicarsi all’agricoltura, in particolare ad acquisire terreni con precise caratteristiche per la produzione di
eccellenze del territorio quali grano, olive e ortaggi, e andando alla scoperta di vitigni autoctoni del territorio, ed anche in estinzione. Con pazienza, una tessera dopo l’altra, ed ecco un
mosaico che oggi copre 500 ettari di vigneti, di cui 200 dedicati ad una viticoltura di eccellenze affermate e con prospettive eclatanti.

Senza preamboli sveliamo la ricetta segreta della famiglia Rubino, con qualche nota a commento:

– Non dare per scontato nulla e non seguire le orme degli altri.

– Credere nel progetto e non fermarsi alle prime difficoltà.

Nota:
I territori di eccellenze e le piccole realtà non potranno mai competere sul piano della quantità e del prezzo: l’unica via da percorrere, anche se impervia, è la
Qualità.
Il cliente non potrà mai dire che il mio prodotto è caro, se mai:-“Non me lo posso permettere!”

– Importante è sposare una donna friulana ed avere un figlio (Luigi) alto quasi due metri, con tanta capacità e voglia di fare (e lo dimostra lavorando in azienda e studiando
laureandosi a pieni voti) che ti possa permettere di passargli il testimone con la certezza che il tuo progetto avrà un’accelerazione ed un roseo futuro.

(Nota esplicativa di Tenute Rubino):
Luigi Rubino, figlio di Tommaso ha scelto di impegnarsi in prima persona fin da giovanissimo per coltivare il suo sogno produttivo nel vino di qualità.
“Lavoro in azienda dal 1992, ma già durante gli anni del liceo venivo coinvolto da mio padre in tutte le attività che riguardavano anche la produzione di ortaggi, olive e grano,
i programmi di valorizzazione delle colture tradizionali e l’ammodernamento delle tecnologie legate alla coltivazione. Dopo la maturità classica – racconta con entusiasmo – ho iniziato
subito ad accumulare le conoscenze e le esperienze fondamentali per fare bene in questo campo, alternando l’attività lavorativa con gli intensi studi economici universitari”.

Carriera brillante conclusa nell’ateneo di Lecce in soli quattro anni, subito dopo l’impegno costante per dar vita a un percorso di crescita continua, con progressivi reinvestimenti nelle
tenute agricole e nelle tecnologie in cantina. Tassello dopo tassello, l’azienda cresce e si sviluppa, affina i processi produttivi e avvia una strategia di distribuzione e commercializzazione
che ha sull’export l’elemento trainante.

“Dopo anni di esperienza nell’ambito della commercializzazione delle nostre uve – prosegue Luigi Rubino – abbiamo deciso di completare la filiera con la creazione della cantina, nata nel 1999
e che fino al 2005 ha subito interventi di ampliamento e razionalizzazione delle strutture. Oggi i nostri vini sono conosciuti ed apprezzati in tante parti del mondo, hanno la forza di raccontare
l’anima del Salento, di esprimere il territorio in cui nascono.  Abbiamo scommesso su questa terra, sulle sue varietà autoctone e – crediamo – fortemente in questo territorio
caratterizzato da suoli vocati, dalla vicinanza del mare e da una cultura del vino davvero millenaria. 

Il marchio Tenute Rubino è oggi una realtà dinamica, moderna, decisa a compiere sino in fondo quel percorso evolutivo che, con coerenza, noi stiamo portando avanti, nonostante
tutto”.

Altre condizioni essenziali per crescere, diventare grandi e in salute:
– Non credere di poter/saper fare tutto da sè ma affidarsi anche a chi ha e dimostra più capacità e competenze.

Nota:
E’ il caso di Luigi, il giovane imprenditore, che si è affidato ad una struttura di comunicazione del vino che ha ben pochi concorrenti al suo livello. Oggi comunicare è una vera e
propria impresa che deve coniugare le conoscenze e le esperienze di Marketing con le nuove camaleontiche esigenze del mercato, fatto da consumatori che non hanno più bisogno di nulla ma
acquistano  ciò di cui credono di non poter fare a meno.

– operare al meglio per ottenere la miglior qualità di ogni vino, curandolo come un figlio, esaltandone  le peculiarità positive “caratteriali” piuttosto che “appiattirne”
gusti e sapori come vorrebbe la globalizzazione. Il vino è una creatura viva ed ogni annata è diversa dall’altra.
– Saper prevedere e cercare di soddisfare i capricci del mercato mantenendo ben salda la barra del timone.
– Curare con attenzione tutte le fasi della filiera di produzione e commercializzazione, dalla vigna, alla cantina del cliente.
– Curare l’immagine, il packaging e “l’accoglienza della cantina”.

NOTA:
I giornalisti che hanno la fortuna di essere invitati agli incontri della Tenute Rubino, sono coccolati e godono di attenzioni particolari.

Giuseppe Danielli
Newsfood.com

(Fine prima parte: “Salento, Tenute Rubino: vendemmia delle Donne e Master di comunicazione del Vino) … continua

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