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Riforma del Catasto: Confedilizia a supporto di Parlamento e Governo per un’equa soluzione

Riforma del Catasto: Confedilizia a supporto di Parlamento e Governo per un’equa soluzione

By Giuseppe

—–Original Message—–
Date: Wed, 6 Aug 2014 07:10:45
Subject: Confedilizia pres. Sforza Fogliani Corrado in Assoedilizia ed in Federlombarda a Milano pres. Achille Colombo Clerici – 31 luglio 2014 –
A s s o e d i l i z i a     e   Federlombarda Edilizia

GLI IMPEGNI DI PARLAMENTO E GOVERNO PER UN’EQUA RIFORMA DEL CATASTO E L’ AZIONE DI CONFEDILIZIA

Obiettivi: sconto del 25% sulle rendite calcolate con gli algoritmi, pubblicazione degli stessi e loro impugnabilita’, rappresentanti dei proprietari di casa nelle Commissioni Censuarie, invarianza di gettito calcolata in ambito comunale, impugnazione
dell’accertamento delle rendite possibile nel merito da parte del singolo proprietario.

Benito Sicchiero

Per i proprietari di casa la riforma del Catasto è il fronte del Piave: di là l’esercito delle tasse nazionali e locali che ha già inferto durissimi colpi all’ investimento nel mattone; di qua milioni   di cittadini, la grande maggioranza dei quali non organizzati, che  tenta di opporsi a chi – dagli ambienti dell’Unione Europea a quelli del nostro Paese – maturano il progetto non confessato di costringere il risparmio diffuso ad utilizzare altre forme di investimento, borsa, fondi immobiliari e quant’altro.

Guida la resistenza Confedilizia il cui presidente, Corrado Sforza  Fogliani, ha incontrato a Milano i vertici di Assoedilizia e della Federazione Lombarda della Proprietà Edilizia, le più importanti  organizzazioni territoriali italiane presiedute da Achille Colombo Clerici, presenti nella quasi totalità dei componenti, nonostante la concomitanza dell’inizio delle ferie estive.

La riforma del Catasto all’esame del Parlamento, la prima del dopoguerra, era auspicata da tutti: essa proclama l’obiettivo di voler eliminare le storture verificatesi in decenni (un esempio per tutti,
ci sono appartamenti di pregio nel centro di una grande città che pagano tasse in misura minore di piu’ modesti alloggi in periferia), mantenendo l’invarianza del gettito complessivo.

Le principali novità:
si pagherà non solo calcolando la rendita dell’immobile, ma anche secondo il suo valore e non più sulla base dei vani catastali, ma anche calcolando la superficie.

Ricordando che quanto risulterà dai calcoli è fondamentale poiche’ da essi discenderà l’importo delle tasse che saremo chiamati a pagare,  citiamone alcuni:
valori e rendite verranno calcolati sulla base di un sistema di algoritmi (dai 700.000 al 1.200.000), diversi per  ambito territoriale, che possono presentare – come è avvenuto in Spagna  – errori anche del 20-30%.

La pubblicizzazione del sistema, prima avvolto nelle nebbie delle sue carenze, è un primo risultato importante conseguito da Confedilizia con l’appoggio delle organizzazioni territoriali, e potrebbe portare al risultato di uno sconto del 25% sui redditi calcolati con gli algoritmi.

Continui contatti con i decisori – dal presidente del Consiglio Matteo Renzi al ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan al consigliere economico Vieri Ceriani ed altri – durante questi mesi hanno inoltre indotto la Commissione Finanze e Tesoro del Senato, presieduta da Mauro Marino, ad appoggiare la richiesta dei proprietari immobiliari di essere rappresentati, con propri esponenti, nelle commissioni censuarie locali.

Inoltre, che l’invarianza di gettito non avvenga su base nazionale – con il rischio che ambiti territoriali paghino di più per supplire a quelli che pagano di meno – ma con riferimento al singolo comune.

Foto:
Convegno Confedilizia Roma. Al tavolo della presidenza da destra Achille Colombo Clerici, Giorgio Spaziani Testa, Corrado Sforza Fogliani.

 

Redazione Newsfood.com

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