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Rende di più una laurea in Tecnologia Alimentare o fare l’estetista?

Rende di più una laurea in Tecnologia Alimentare o fare l’estetista?

By Redazione

Roberta (nome volutamente di fantasia) lavora già presso un’azienda alimentare ma
non è contenta della sua condizione, vorrebbe fare di più, vorrebbe mettere a frutto la sua laurea e la sua professione di Tecnologo Alimentare.
 

Il giorno 25/ago/10, alle ore 08:46, XXXXX XXXXXXX ha scritto:
Gent.mo,
Le anticipo che mi ha fatto molto piacere ricevere la sua risposta,………… 
Ritornando alla questione…come le accennavo nella precedente mail sono un TA iscritto regolarmente da 2 anni all’OTA Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari ………………
Insomma non vorrei dilungarmi…
Purtroppo la nostra figura professionale, almeno dalle mie parti, non è molto gradita o addirittura è sconosciuta…
A volte mi sento domandare che cosa sono e cosa posso fare!!!!!!
Per non parlare del mio stato di donna…guardi lei non può capire quanti problemi io abbia con questo dato di fatto…sono nata donna che ci posso fare!
Purtroppo in certe realtà la nostra figura è sopperita da biologi, chimici o addirittura da “lestofanti” che si accingono, data la volontà di chi li assume, a
svolgere una delle tante funzioni che un TA può svolgere…”controllo di produzione” ponendosi anche in maniera boriosa.
Sa durante un colloquio in particolare, durato ben 2 ore, mi son sentita dire queste parole:-“Lei è molto intelligente, preparata, ma sa qual è il suo
problema!!??…quell’anello al dito.” Sisi sono purtroppo (per gli ignoranti) sposata…come se il mio cervello cambiasse!.
Ho investito molto nella mia cultura, mi sono laureata a 24 anni in VO ho 2 master, sono stata all’estero…poi mi ritrovo adesso a far la …………. in un’azienda conserviera che
all’occorrenza e per fregiarsi dell’avere assunto un TA mi xxxxx   …………. Per non parlare poi delle libere consulenze, che fatica farsi pagare una miseria altro che onorario
professionale non ti vogliono pagare nemmeno 30 euro per una scheda tecnica, si figuri se si possa esigere 3000 euro da un manuale HACCP!!!!
Ed ora termino…mi scuso per l’ingarbugliato discorso ma sono molto amareggiata, forse sarebbe stato meglio far l’estetista almeno ora a 30 anni sarei soddisfatta del mio lavoro, piuttosto che
esser sempre alla ricerca di qualcosa di “migliore”.
Purtroppo è una situazione generale, non solo la mia.
La ringrazio di cuore per l’interessamento, mi auguro di risentirla.
Buona giornata

 
D.ssa XXXXX XXXX  
buon giorno.

Lei merita tutta la nostra stima e, come lei, tutte le persone che credono in un ideale ed in un futuro migliore, che sicuramente ci sarà!
I nostri figli ed i nostri nipoti non meritano certo di ereditare una situazione di degrado come quella che stiamo vivendo.

Lei è giovane ed ha tutta la vita davanti. Non molli!

Vedrà che riuscirà ad avere le soddisfazioni ed i successi che si aspetta dal suo titolo professionale.

Tutti ormai parlano di QUALITA’: le aziende ed i consumatori ma in realtà ben pochi hanno le capacità di discernere tra la Qualità e la qualità percepita.
Come la maggior parte dei consumatori che non sono in grado di riconoscere un buon prodotto di Qualità, anche le aziende hanno difficoltà a selezionare persone capaci e
preparate.
Il problema è che l’offerta è molto vasta, sia di prodotti che di risorse umane, e pertanto entrambi non sono ritenuti bisogni primari.

Colga l’aspetto positivo della sua situazione. Ora se è stata assunta è perchè l’azienda la ritiene capace.
Continui il suo lavoro in azienda e non smetta mai studiare ed essere aggiornata sulla professione che ha scelto.

I consumatori sono sempre più attenti e sempre più vogliono sapere cosa comprano e cosa mangiano. Le aziende alimentari devono adeguarsi alle nuove normative e pertanto hanno
necessità di essere supportate da Professionisti preparati ed autorevoli.
Oggi il Tecnologo Alimentare è una figura importante nella filiera delle aziende alimentari e lo sarà sempre di più.
L’azienda in cui lavora saprà sicuramente apprezzare la fortuna di avere all’interno una figura preparata e capace con l’autorevolezza di appartenere all’Ordine (unico in Italia) e non ad
una qualsiasi associazione di Tecnologi Alimentari.

Giovanni Criscuoli, Presidente dell’Ordine Nazionale dei Tecnologi Alimentari,  e  Massimo Giubilesi, responsabile della comunicazione e  rapporti con il Ministero della
Salute  stanno facendo molto per dare maggiore risalto ed autorevolezza all’Ordine e sono attenti alle esigenze dei loro associati in tutta Italia.

Giuseppe Danielli
Newsfood.com

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