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“REINO”: La trasmissione d'impresa per il futuro delle PMI venete

By Redazione

Venezia – Aiutare le micro imprese nella fase di successione, sensibilizzando gli imprenditori ed individuando strumenti e procedure per sviluppare una maggiore consapevolezza sulla
necessità di accompagnare per tempo il passaggio generazionale d’impresa, questo lo scopo del progetto «REINO – Rinnovamento ed Innovazione: la trasmissione d’impresa nell’ambito
delle micro imprese», presentato presso Unioncamere del Veneto, unica tappa italiana dopo le conferenze in Finlandia e Danimarca.

Ai lavori, introdotti da Gian Angelo Bellati, direttore di Unioncamere – Eurosportello del Veneto, hanno partecipato Antonello Lapalorcia, dirigente del Ministero dello Sviluppo Economico,
Daniela Fiori, rappresentante permanente dell’Italia presso l’UE, Santo Romano, Direzione Formazione della Regione del Veneto, e Toni Brunello, StudioCentroVeneto e coordinatore italiano del
progetto REINO.

Lanciato nel 2006 e finanziato dall’Unione Europea, il progetto REINO coinvolge Finlandia, Danimarca, Grecia, Italia, Slovenia, Ungheria e, fra gli obiettivi finali, prevede l’avvio nei Paesi
partecipanti di un Centro Regionale Pilota di Rinnovazione d’Impresa che possa assistere, in maniera omogenea e coordinata, gli imprenditori durante la trasmissione, favorendo il buon esito dei
processi di riorganizzazione e salvaguardando posti di lavoro e aziende.

«REINO affronta una delle situazioni più critiche cui le imprese di piccole e piccolissime dimensioni vanno incontro almeno una volta nella vita – spiega Gian Angelo Bellati,
direttore Unioncamere – Eurosportello del Veneto -. Il business transfer è un evento pluriennale e riguarda una serie di difficoltà di carattere legislativo, fiscale, commerciale
e amministrativo, oltre che psicologiche ed emozionali.
Come è emerso dal confronto tra i partner del progetto, la trasmissione risulta ancora poco gestita. Le piccole imprese sono infatti quelle più esposte al rischio di chiudere o
addirittura fallire a seguito di un’operazione di trasmissione, quando l’evento non viene previsto come fase eventuale del ciclo di vita aziendale e l’imprenditore risulta impreparato ad
affrontarlo».
«Già nel 1994 l’Unione Europea invitava gli Stati Membri ad attivarsi per arginare i rischi del trasferimento d’impresa e nel 2000 ha costituito un Expert Group che ha realizzato
una serie di indicazioni operative. Dal canto suo il Governo italiano, nel 2003, tramite il Ministero per le Attività Produttive – ora Sviluppo Economico -, ha attivato un tavolo di
lavoro per promuovere la sensibilità sul tema ed elaborare delle misure che minimizzino l’impatto negativo del business transfer».

«Le 513mila imprese del Veneto, che producono il 9,5% della ricchezza italiana – conclude Gian Angelo Bellati -, non possono prescindere dall’affrontare tale problema, viste le dimensioni
ridotte e la struttura organizzativa di tipo familiare. E proprio la difficoltà di individuare successori esterni all’ambiente familiare, fa sì che in alcuni casi le imprese
venete siano costrette a chiudere».

Ad illustrare le dinamiche europee è stata Daniela Fiori, rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione Europea.
«Da 10 anni la Commissione Europea lavora alla trasmissione d’impresa e nei prossimi 10 anni un terzo delle imprese europee saranno coinvolte in questo processo. Si tratta di 700mila
imprese e 3 milioni di posti di lavoro all’anno. Non sarà un problema facile da affrontare ed è importante che gli imprenditori spingano i governi nazionali, perché la
Commissione Europea si aspetta proprio una spinta dal basso. E un progetto come REINO può essere l’occasione per rinnovare l’interesse su un argomento di vitale importanza».

Per promuovere la successione d’impresa, Unioncamere – Eurosportello del Veneto, partner di REINO con lo StudioCentroVeneto di Vicenza, ha elaborato due progetti pilota:
– la vaccinazione preventiva, che consiste nel preparare per tempo le micro imprese coinvolte nel processo di trasmissione fornendo informazioni e prima assistenza (168 le vaccinazioni
effettuate);
– la banca dei casi, che mira a codificare sistematicamente le diverse tipologie di trasmissione, abbinandole a diverse strategie di risposta.

Per REINO, Unioncamere – Eurosportello del Veneto e lo StudioCentroVeneto hanno inoltre realizzato il «Baseline Analyses», che riporta alcuni dati sulla trasmissione
d’impresa.
Stando ai dati del 2006, in Veneto, su 460.000 aziende, più di 110.000 superano i 18 anni di vita e dovranno gestire il passaggio generazionale, rientrando così fra i destinatari
di REINO. A livello europeo è infatti dimostrato che la vita media di un’impresa dura circa 28 anni, mentre il processo di trasmissione va dagli 8 ai 10 anni.
In Veneto la successione d’impresa per il 93% dei casi avverrà in ambito familiare e solo il 15% delle aziende la considera complicata. A livello direttivo lavorano circa 745.000
persone, il 42% delle quali – stessa percentuale dei manager a livello nazionale – con un’età superiore ai 50 anni. Le imprenditrici femminili rappresentano invece il 25% del totale –
poco meno della media nazionale pari al 26% – e quelle con più di 50 anni sono circa il 40%, media leggermente inferiore a quella degli imprenditori uomini over 50 che si attesta al 43%.

«L’obiettivo finale di REINO è la creazione di Centri Regionali per la Rinnovazione d’Impresa – spiega Toni Brunello dello StudioCentroVeneto -. Purtroppo le istituzioni locali non
sempre considerano prioritario il tema della trasmissione, anche se si tratta di un aspetto fondamentale nella vita di un’azienda. Va stimolata la consapevolezza degli imprenditori, come
testimonia un dato su tutti: in Veneto oltre il 90% individua la successione all’interno dell’ambito familiare, mentre nei Paesi del centro e nord Europa, ad esempio quelli Baltici e
Scandinavi, oltre il 60% delle successioni avviene a terzi attraverso la vendita o il trasferimento delle competenze a individui che vengono formati in seno all’azienda».

Sostenuto dal Ministero dell’Innovazione e dello Sviluppo Economico, REINO è la prima iniziativa armonizzata in Europa che ha come obiettivo la messa in rete delle competenze
pubblico-private a favore del trasferimento d’impresa. Le tendenze e gli scenari della trasmissione d’impresa in Italia sono stati illustrati da Antonello Lapalorcia, dirigente del Ministero
dello Sviluppo Economico.

«Le statistiche Eurostat parlano di quasi 20 milioni di imprese nell’Europa a 27 e 6 milioni di queste sono italiane – analizza Antonello Lapalorcia -. In Europa, quindi, un’impresa su
quattro è rappresentata dall’Italia. Il 99% di queste è di piccole o piccolissime dimensioni, ma non si può pensare che esista un’unica soluzione alla trasmissione. Le
soluzioni vanno sollevate a livello territoriale e successivamente portate a livello europeo. L’impresa è un organismo vivente: nasce, vive e muore. Il fatto è che bisogna
scindere il processo vitale dell’impresa da quello dell’imprenditore. Perché il ciclo dell’una non è il ciclo dell’altro».

La giornata dei lavori si è poi conclusa con la tavola rotonda «Innovare la Trasmissione d’Impresa: risposte e proposte del mondo imprenditoriale», moderata da Claudio
Pasqualetto, giornalista de «Il Sole 24 Ore», alla quale hanno preso parte Giuseppe Vivace, membro italiano Expert Group sul Family Business presso la Commissione Europea, Luca
Cielo, presidente Piccola Industria – Confindustria del Veneto, Monica Galvanin, presidente Confapi del Veneto, Andrea Nardello, presidente Gruppo Giovani Confartigianato Vicenza, Silvano
Scandian, presidente CNA provinciale, e Renato Fabbro, direttore CNA provinciale.

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